Continuano le manovre di Microsoft per cercare di invertire il blocco imposto all'acquisizione di Activision Blizzard, e si fanno sempre più politiche con il prossimo incontro fra il presidente Brad Smith e il Cancelliere UK Jeremy Hunt.
Secondo quanto riferito da Bloomberg, sembra che durante tale incontro Smith abbia intenzione di manifestare la frustrazione di Microsoft nei confronti del blocco imposto all'operazione, cercando forse una sponda o un qualche tipo di accordo direttamente con il governo britannico.
Da notare che Jeremy Hunt è stato colui che, nei giorni scorsi, ha richiesto una maggiore attenzione all'operato dell'organo antitrust, che rischia di danneggiare la crescita economica e gli investimenti nel paese con decisioni prese senza valutare attentamente le conseguenze.
Il Cancelliere ha ribadito l'importanza dell'indipendenza formale di tali organismi dal Governo ma ha fatto presente come il loro operato possa avere effetti importanti sull'andamento economico del paese, in quella che sembrava una sorta di critica anche sul blocco imposto all'acquisizione di Activision Blizzard, con la conseguente reazione negativa da parte di Microsoft.
D'altra parte, pur essendo indipendente, l'agenzia antitrust è guidata da membri che vengono comunque nominati dal Dipartimento degli Affari del governo, dunque un collegamento politico è ben presente.
L'articolo di Bloomberg riprende inoltre alcuni elementi emersi di recente su MLex, ribadendo come Microsoft starebbe considerando anche alcune scelte "estreme" come il fatto di bypassare il Regno Unito e portare avanti l'acquisizione di Activision Blizzard escludendo il mercato britannico in qualche modo. Nel frattempo, l'appello al CAT contro la decisione di blocco ha avuto la sua prima udienza.