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Microsoft e Sony, l'importante in questo momento è comprare qualcosa?

Grazie all'enorme liquidità guadagnata negli ultimi 12 mesi Microsoft e Sony sembrano impossessate da una irrefrenabile voglia di comprare qualcosa.

NOTIZIA di Luca Forte   —   24/03/2021

Grazie all'enorme liquidità guadagnata un po' a sorpresa negli ultimi 12 mesi, Microsoft e Sony, ma anche molte altre grandi società del mondo dei videogiochi, sembrano essere indemoniate. Nelle ultime settimane, infatti, si stanno sfidando a suon di acquisizioni. Se alcune sembrano degli affari irrinunciabili, altre sembrano denotare semplicemente la voglia di comprare qualcosa.

Gli ultimi mesi, infatti, sono stati incredibilmente ricchi di piccole e grandi acquisizioni. Se non c'è bisogno di un esperto per capire come mai Microsoft abbia comprato Bethesda, Obsidian o Ninja Theory, o cosa ha spinto Sony ad investire in Epic Games, Kadokawa o Insomniac, sono altre le mosse che lasciano maggiori dubbi.

È vero che ci troviamo di fronte ad un periodo nel quale l'industria dell'intrattenimento e dei videogiochi in particolare, non ha assolutamente problemi di liquidità, ma probabilmente sarebbe più assennato spendere i soldi in una maniera più proficua, anche se se ne hanno tanti come Amazon, Microsoft o Google

Dopo il fallimento di Mixer, per esempio, cosa porta Microsoft a voler investire in Discord? È vero che si tratta di uno strumento molto utilizzato dai videogiocatori e non, ma il colosso di Redmond ha già (rovinato) Skype, ha Teams, Xbox Live, etc... Davvero gli serve la chat dei videogiocatori? E a cosa potrebbe portare, invece, l'acquisizione di Smash.gg?

Shut up and take my money!
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Discorso similare per Sony: l'Evo è uno degli eventi esport più famosi, amati e riconoscibili. Ma è un evento di nicchia, quella dei picchiaduro: farlo diventare la nicchia della nicchia non potrebbe essere il colpo di grazia per il torneo? Da qui anche la battuta di Jeff Grubb: "Non importa cos'è, basta comprare qualcosa!".

A ciò aggiungiamo gli investimenti a tappeto di Google che non hanno portato Stadia da nessuna parte, il nuovo studio di Amazon, creato nonostante il gigante dell'e-commerce non sia ancora stato in grado di pubblicare un gioco di successo e così via. E nell'ombra Tencent compra e investe a più non posso.

Il settore dei videogiochi stia facendo gola a molti, sia dal punto di vista prettamente economico, sia come veicolo per arrivare a nuove fette di mercato che sarebbero precluse. L'impressione, però, è che a volte l'unica cosa che interessi sia comprare e far vedere che ci si espande. Poi non importa quello che si è comprato.