Nel corso dell'ID@Xbox di ieri sera abbiamo assistito a una lunga presentazione dedicata a Mouse: P.I. for Hire, lo sparatutto sviluppato da Fumi Games che si ispira allo stile e alle atmosfere dei cartoni animati degli anni '40.
Protagonista del gioco è Jack Pepper: detective privato, reduce di guerra, non si tira mai indietro di fronte a una scazzottata. Sullo sfondo della metropoli corrotta di Mouseberg, Pepper viene assoldato per indagare su tre diversi casi, storie noir che attingono a piene mani dall'immaginario di Chandler e Hammett.
L'ufficio di Jack costituisce un hub da cui è possibile partire per le varie missioni ma anche potenziare le armi che compongono il suo arsenale grazie a Tammy, oppure bere un bicchiere al Little Big Pub per ricaricare le batterie prima di lanciarsi ancora una volta in pista.
Gli sviluppatori hanno spiegato nel video che Mouse: P.I. for Hire è prima di tutto un'opera d'artigianato: ogni singolo movimento, ogni arma, ogni nemico è stato disegnato a mano, come si faceva un secolo fa. Niente modelli 3D che ruotano nello spazio, ma centinaia di pose realizzate frame dopo frame, per un effetto "rubber hose" assolutamente credibile.
Sempre più interessante
In arrivo il 19 marzo 2026 su PC, PlayStation, Xbox e Nintendo Switch, Mouse: P.I. for Hire utilizza il bianco e nero non solo come scelta estetica, ma anche tecnica: non ci sono colori a guidarci nell'avventura, dunque la luce diventa una sorta di bussola e ogni ombra può nascondere un indizio o un pericolo.
Naturalmente non c'è solo lo stile grafico: il titolo di Fumi Games è uno sparatutto vecchia scuola, in cui potremo utilizzare diverse armi, anche speciali, per affrontare un'ampia varietà di nemici e farci largo fra gli scenari.
"Volevamo creare qualcosa di fatto a mano, con amore, per persone reali", ha spiegato il producer Machik Shaming, ed è probabilmente questo tocco a rendere così interessante Mouse: P.I. for Hire.