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NVIDIA, la carenza di memorie fa nuove vittime: i partner dovranno procurarsi da soli la VRAM per le GPU

Alcune segnalazioni dalla Cina indicano che NVIDIA non fornirà più chip VRAM ai partner a causa della scarsa disponibilità di memoria.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   27/11/2025
GPU NVIDIA

Le difficoltà nella catena di fornitura della memoria stanno creando un nuovo fronte di tensione nel settore delle GPU. Secondo indiscrezioni diffuse da una fonte nota nell'ambiente, NVIDIA avrebbe comunicato ai produttori di schede video che non sarà più in grado di consegnare i chip di memoria insieme ai propri processori grafici.

Una decisione che rifletterebbe l'attuale carenza di componenti e la crescente domanda generata dal boom dell'IA, fattori che stanno mettendo sotto pressione le capacità produttive di Samsung, Micron e SK Hynix. Per NVIDIA, invece, sarebbe un modo per non doversi più preoccupare dell'approvvigionamento e non avere una marginalità ridotta a causa dei prezzi altalenanti della RAM.

Le difficoltà per i produttori di schede video

Fino ad oggi, NVIDIA ha gestito la distribuzione dei chip di memoria fornendo ai partner sia il die della GPU sia la VRAM necessaria alla realizzazione delle schede. La scelta di interrompere questo modello obbligherebbe invece i produttori a rifornirsi autonomamente, affrontando un mercato dove disponibilità e prezzi sono sempre più instabili. Le aziende più grandi potrebbero assorbire l'impatto grazie a contratti consolidati, mentre i marchi minori rischiano di trovarsi in seria difficoltà nel reperire quantitativi sufficienti di GDDR6 e GDDR7.

Una NVIDA GeForce RTX prodotta da MSI
Una NVIDA GeForce RTX prodotta da MSI

La carenza di memoria non riguarda solo la DRAM destinata ai PC, come DDR4 e DDR5 che hanno raggiunto prezzi sempre più alti e fuori controllo, ma coinvolge anche le soluzioni per GPU di nuova generazione. I chip GDDR utilizzati nelle linee Radeon RX 9000 e GeForce RTX 50 sono colpiti dalla stessa dinamica, con un incremento dei costi che riflette la pressione proveniente dal settore dei data center. L'impennata di domanda legata ai sistemi per IA ha assorbito gran parte della produzione disponibile, lasciando margini ridotti per il mercato consumer.

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Al momento non ci sono indicazioni analoghe da parte di AMD, che continua a seguire il proprio modello di distribuzione. Tuttavia le previsioni degli analisti non sono incoraggianti. Alcuni operatori del settore hanno segnalato che la disponibilità di memoria potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, con effetti diretti sui listini e sui piani di lancio delle nuove GPU. Anche l'introduzione dei moduli GDDR7 da 28 Gbps da parte di Samsung, avviata di recente su larga scala, non promette un sollievo immediato. I chip da 3 GB sarebbero destinati principalmente alla futura serie RTX 50 Super, che secondo alcune stime potrebbe debuttare solo nella seconda metà del 2026 proprio a causa della difficoltà nel reperire memoria a sufficienza.