La serie TV Netflix di One Piece prosegue il suo percorso, ma a quanto pare questo non è destinato ad essere una copia dell'anime, effettuando alcune modifiche alla narrazione e ad altri elementi della serie, secondo quanto riferito da alcuni degli addetti ai lavori.
Nicole Hirsch Whitaker, la regista incaricata di dirigere buona parte della serie e in particolare il primo arco narrativo, ha riferito che il suo One Piece "non sarà la copia carbone dell'anime", precisando che avrà caratteristiche proprie e specifiche.
Questo è anche piuttosto logico, se si pensa che si tratta di una serie live action e dunque necessariamente distante dall'originale animato.
Non che sia destinato a non essere fedele: la Whitaker sembra si sia studiata in maniera intensa l'intera serie animata in modo da poter avere una profonda conoscenza di One Piece, ma l'intenzione è di impartire anche uno stile proprio alla nuova produzione Netflix.
La storia iniziale, in ogni caso, dovrebbe coprire la prima parte dell'anime e concentrarsi sulla saga del Mare Orientale, anche se non è chiaro quanto di questa potrà rientrare in una produzione live action, vista la grande estensione della storia originale di Eiichiro Oda.
"Ci saranno sempre fan e critici, non si può soddisfare tutti ma alla fine, la cosa più importante rimane la storia", ha riferito la Whitaker. "Se non c'è la storia, o se questa non cattura gli spettatori, non c'è niente da fare. Possiamo solo sperare che quello che stiamo facendo sia in grado di catturare l'attenzione di un nuovo pubblico e che le persone possano trovarla affascinante e interessante".
Nel frattempo, abbiamo visto sei nuovi attori per il cast, oltre all'annuncio di colui che interpreta Shanks e l'attore scelto per il giovane Rufy.