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PS5, problemi di surriscaldamento? Mark Cerny ha smentito tempo fa

PS5 soffrirebbe di gravi problemi di surriscaldamento, secondo gli ultimi rumor, ma in realtà Mark Cerny ha smentito la cosa tempo fa, durante la presentazione pensata per la GDC 2020.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   06/04/2020

PS5 soffre di problemi di surriscaldamento? La questione è emersa di recente, riportata da fonti che dicono di aver sentito diversi sviluppatori lamentarsi della cosa, ma in verità è stato lo stesso Mark Cerny a smentirle. Quando? Durante la presentazione pensata per la GDC 2020.

È proprio vero che spesso la forma vale più della sostanza, e nel caso del soporifero, tecnicissimo intervento del lead system architect di PlayStation 5 si è appunto parlato anche di temperature e dissipazione, ma le poche informazioni che il pubblico ha recepito riguardavano i TFLOPS della console.

Dunque, in che modo le parole di Mark Cerny smentiscono le voci sui problemi di surriscaldamento di PS5? Nel corso della conferenza il system architect ha spiegato come sia nato il sistema di dissipazione di PS4 e di come PS5 tragga insegnamento da quell'esperienza.

"Il consumo di energia varia molto da gioco a gioco. Quando faccio girare God of War sulla mia PS4 Pro, mi rendo conto che il consumo è alto semplicemente ascoltando il rumore della ventola", ha detto Cerny.

"Sulle console precedenti a PS5 il nostro approccio è stato quello di cercare di indovinare quale sarebbe stato il consumo di potenza massimo nel corso dell'intera vita della console. Il che significa immaginare lo scenario peggiore con il gioco peggiore e preparare un sistema di raffreddamento che pensiamo posa risultare silenzioso in quella situazione."

"PlayStation 5 rappresenta una sfida in tal senso perché la CPU supporta istruzioni a 256 bit che consumano molta energia (...) e, quando utilizzate costantemente, richiedono che il clock del processore venga abbassato oppure che si aumenti la dimensione dell'alimentatore e della ventola."

"Dopo numerose discussioni, abbiamo deciso di intraprendere un percorso differente con PS5", ha continuato Cerny riferendosi alle frequenze variabili. "Significa dire che facciamo funzionare GPU e CPU sempre in boost mode: forniamo una generosa quantità di energia e aumentiamo la frequenza di processore e unità video finché non arrivano al limite del sistema di dissipazione."

È chiaro ed evidente che un una configurazione immaginata in questo modo, che adatta il carico di lavoro anche in relazione alla capacità di raffreddamento del sistema, prendendo così le distanze dalle stime ipotetiche messe in campo da PS4 e dalle precedenti console Sony, difficilmente potrà tradursi in una situazione disperata come quella descritta da alcuni rumor.

Secondo voi le spiegazioni fornite da Mark Cerny sono convincenti? PS5 sarà dotata non solo di un sistema di dissipazione efficace ma anche sostanzialmente più silenzioso rispetto all'attuale ammiraglia Sony? Se non c'è alcun problema, come mai la tabella di marcia della casa giapponese appare in netto ritardo rispetto a quella di Microsoft? Parliamone.