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PUBG Mobile, Krafton fa causa ad Apple, Google e Garena per i cloni del gioco

Krafton, il team di sviluppo di PUBG Mobile, ha fatto causa ad Apple, Google e Garena per la presenza dei cloni del suo battle royale sui rispettivi store.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   14/01/2022

Krafton, il team di sviluppo di PUBG Mobile, ha fatto causa ad Apple, Google e Garena per via della presenza sui rispettivi store di giochi ritenuti cloni del celebre battle royale.

Il gioco più popolare su smartphone nel 2021, PUBG Mobile è stato chiaramente preso come riferimento e molti ne hanno copiato la formula in maniera più o meno palese, come appunto accaduto con alcune produzioni di Garena.

Stando alle motivazioni di Krafton, l'azienda di Singapore avrebbe riprodotto numerosi aspetti di PUBG fra cui l'opening, la struttura e il gameplay, la combinazione e la selezione di armi, armature e oggetti, le mappe e finanche gli schemi cromatici e le texture.

Tutti questi elementi sarebbero stati riscontrati nel gioco che Garena ha lanciato nel 2017, intitolato non a caso Free Fire: Battlegrounds e successivamente rinominato Free Fire, distribuito appunto su App Store e Google Play. Una nuova versione, Free Fire MAX, è stata lanciata sugli stessi store nel 2021.

L'accusa di Krafton è che Garena non abbia mai raggiunto con loro un accordo sulla questione degli aspetti che ha copiato da PUBG, continuando a incassare milioni di dollari con un prodotto-clone e facendo guadagnare per questo anche Apple e Google. Garena sostiene invece che le accuse siano infondate.

La causa è stata intentata al fine di proteggere l'appena pubblicato PUBG: New State (qui la recensione) da nuovi, eventuali tentativi di clonazione. Per vincerla bisognerà però dimostrare che Garena si è effettivamente appropriata di asset anziché limitarsi a realizzare un battle royale simile a PUBG.