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Sony Japan Studio chiude i battenti, il Giappone conta meno per PlayStation?

Con l'ufficializzazione della chiusura di Sony Japan Studio, sembra confermata una strategia che vede la nuova divisione PlayStation meno attenta al Giappone.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   02/04/2021

Sony Japan Studio chiude i battenti: ciò che resta dello storico team nipponico, nell'ambito di una struttura fortemente ridimensionata, si focallizzerà sulla serie Astro Bot e smetterà dunque di dedicarsi a nuovi, originali progetti.

Nonostante le tante smentite, si tratta di una conferma abbastanza chiara del fatto che oggi il Giappone non conta più come una volta in casa PlayStation. Il che, è bene dirlo, dal punto di vista commerciale ha sicuramente senso.

Kaz Hirai, ex presidente di Sony Computer Entertainment.
Kaz Hirai, ex presidente di Sony Computer Entertainment.

La tendenza degli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti: Nintendo Switch ha spazzato via PS4 e PS5 e domina incontrastata le classifiche di vendita giapponesi, tanto sul fronte hardware quanto su quello software.

Se a questo aggiungiamo il fatto che il grosso del successo commerciale di PlayStation risiede nella sua straordinaria popolarità in Europa e negli Stati Uniti, è del tutto normale che l'azienda abbia quantomeno cominciato a riconsiderare il proprio impegno in patria.

Sony Japan Studio, il logo ufficiale del team.
Sony Japan Studio, il logo ufficiale del team.

La convenienza economica e le strategie commerciali rappresentano senza dubbio una parte fondamentale di qualsiasi business, ma è anche vero che nell'ambito di un medium come i videogame vanno considerati anche altri fattori, nello specifico la sfera emozionale e il rispetto delle tradizioni.

Ecco, proprio ragionando in questi termini la mossa di chiudere Sony Japan Studio appare abbastanza inspiegabile. Sul palco della sua ultima, grande conferenza all'E3, la casa giapponese dimostrò di avere ben chiara l'importanza delle emozioni, ma poi dietro le quinte è cambiato un po' tutto.

Shadow of the Colossus, uno dei capolavori di Sony Japan Studio.
Shadow of the Colossus, uno dei capolavori di Sony Japan Studio.

Quale che sia l'effettiva strategia di Sony per quanto concerne le produzioni nipponiche, con Japan Studio diciamo addio a un team che nel corso della sua lunga storia ha dato vita ad alcuni capolavori indiscussi, in particolare i titoli diretti da Fumito Ueda: ICO, Shadow of the Colossus, The Last Guardian.

Al di là di questo, c'è stato spazio anche per importantissime sperimentazioni: dalle piattaforme tridimensionali di Jumping Flash! alla musicalità di PaRappa the Rapper, dalle inquietanti atmosfere di Soul Sacrifice a quelle più allegre e cartoonesche di Gravity Rush, passando per tutta una serie di importanti ruoli di supporto.

Soul Sacrifice, un action RPG da incubo che avrebbe meritato miglior fortuna.
Soul Sacrifice, un action RPG da incubo che avrebbe meritato miglior fortuna.

Insomma, la chiusura del team così come l'abbiamo conosciuto finora e l'abbandono dei suoi tanti talenti non potrà che impoverire il mondo delle esclusive PlayStation, il tutto mentre dall'altra parte Xbox sembra procedere nella direzione opposta.
Voi che ne pensate? Parliamone.