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Starfield poteva essere più piccolo: un ex-Bethesda svela le discussioni sulle dimensioni del gioco

Secondo un ex-Bethesda, inizialmente ci sono state discussioni sulle dimensioni da prendere in considerazione per l'universo di Starfield.

Starfield poteva essere più piccolo: un ex-Bethesda svela le discussioni sulle dimensioni del gioco
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   24/10/2023

Sembra che, durante lo sviluppo di Starfield, in Bethesda ci siano state delle discussioni iniziali sulle dimensioni e la portata dell'universo del gioco, che avrebbe potuto essere più piccolo secondo alcune proposte, evidentemente poi scartate dal team.

A svelare questo particolare retroscena è stato Bruce Nesmith, che è stato lead designer di The Elder Scrolls V: Skyrim e ha partecipato allo sviluppo di Starfield prima di lasciare Bethesda nel 2021. In un'intervista a MiinMax, Nesmith ha spiegato che un'idea iniziale per Starfield era ambientarlo su una quantità molto più limitata di pianeti, ovvero circa "due dozzine" di sistemi.

Si tratta di una quantità di molto inferiore ai 120 sistemi che sono stati invece poi inseriti nel gioco, portando il totale a ben oltre 1000 pianeti, come è stato annunciato da Todd Howard nel periodo di avvicinamento al lancio del gioco.

Tutta una questione di organizzazione del lavoro

Starfield, la superficie di un pianeta
Starfield, la superficie di un pianeta

"Il punto che è stato portato avanti era, in maniera piuttosto lecita, che una volta costruito un sistema solare farne 100 non significava aggiungere moltissimo al lavoro svolto", ha spiegato Nesmith. Questo perché il processo creativo dei sistemi in Starfield è costruito mischiando elaborazione manuale dei contenuti e generazione procedurale, attraverso un sistema che può essere (relativamente) facilmente replicato in grandi quantità.

Il grosso del lavoro è stato fatto, insomma, in una fase di progettazione iniziale: "C'è da capire come costruire un pianeta in modo da renderlo percorribile completamente ed esplorabile, bisogna preparare vari oggetti, forme di vita con cui interagire, rocce, materiali e tutte queste cose", ha spiegato Nesmith. "C'è da impostare gli scenari per i mondi ghiacciati, quelli caratterizzati da crateri. Anche solo per quanto riguarda il nostro sistema solare, con tutta la varietà che è necessario inserire in quello, una volta fatto buona parte del lavoro è svolto".

Secondo quanto riferito, sembra che il numero "100" per i sistemi fosse stato tirato fuori un po' a caso da Todd Howard, inizialmente: "ma via via che andavamo avanti, ci rendevamo conto che era possibile, che potevamo concentrare la maggior parte delle attività su alcuni sistemi principali e lasciare molto spazio aperto da esplorare".

Considerando quanto gli utenti solitamente amino gli ampi spazi offerti dai giochi Bethesda, l'idea sembrava funzionare a dovere, nonostante l'esplorazione di Starfield sia stata anche soggetta a delle critiche. In ogni caso, il gioco ha raggiunto 10 milioni di giocatori già nei primi giorni ed è risultato il gioco più venduto a settembre 2023 in USA e secondo in Europa.