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State of Play, Sony ha presentato uno show raffazzonato per paura?

Priva di esclusive first party per il periodo natalizio, Sony ha presentato uno State of Play raffazzonato per paura di cedere terreno mediatico a Xbox e Nintendo?

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   28/10/2021

Lo State of Play a cui abbiamo assistito ieri sera non è stato il migliore di sempre, su questo probabilmente siamo tutti d'accordo. Pur nella sua brevità, lo show è sembrato raffazzonato, messo insieme alla bell'e meglio, tirando dentro produzioni francamente bruttine e che avrebbero trovato una migliore collocazione all'interno di un evento specificamente dedicato agli indie.

Il problema delle aspettative è che spesso, magari anche inconsapevolmente, le si applica in automatico a quei brand che storicamente hanno risposto meglio a questo tipo di pressione. Ebbene, da questo punto di vista Sony negli anni ha dato prova di essere davvero brillante e di poter insegnare parecchio ai suoi competitor.

Deathverse: Let It Die, la protagonista cyborg del gioco
Deathverse: Let It Die, la protagonista cyborg del gioco

Sembra assurdo, ma è proprio per questo che i giocatori sono furibondi con la casa giapponese per lo State of Play: abituati a presentazioni di qualità nettamente superiore, hanno dovuto fare i conti con una sequenza di titoli tutt'altro che memorabili, inseriti per far numero insieme al promettente Little Devil Inside, mostrato con un trailer.

Per carità, magari alla prova dei fatti i giochi in questione si riveleranno dei veri e propri gioielli, fatto sta che nell'ambito di showcase sempre più focalizzati sul mostrare le meraviglie della next-gen è dura giustificare la presenza di titoli che sembrano vecchi di due generazioni.

Allo stesso modo è terribilmente ingenuo, pur consapevoli della qualità dello show, andare poi a chiedere sui social quale sia stato il reveal migliore, mostrando il fianco a critiche più o meno spietate o a vere e proprie prese in giro, come quella pubblicata su Twitter da KFC Gaming sulla distanza fra realtà e aspettative.

Come scritto in apertura, siamo abituati a vedere Sony comunicare con grande attenzione ed efficacia, farsi beffe degli avversari con la forza dei suoi straordinari brand e di una posizione di leadership nel settore, ed è per questo che l'evento di ieri ci è sembrato così diverso dal solito, abbozzato e confuso.

Little Devil Inside, personaggi e scenari di gioco
Little Devil Inside, personaggi e scenari di gioco

È stata davvero la paura di concedere spazio a Xbox e Nintendo a spingere la casa di PlayStation a compiere un passo falso? Quanto peserà davvero l'assenza di esclusive first party nel periodo natalizio? Cosa si salva davvero dello State of Play di ieri sera, a mente fredda? Parliamone.