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The Last of Us Parte 1, sviluppatore difende il remake per PS5: non è un gioco "succhiasoldi"

Il cinematic animator Robert Morrison è intervenuto su Twitter per prendere le difese di The Last of Us Parte 1, accusato di essere un gioco succhiasoldi.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   10/07/2022

Robert Morrison, cinematic animator che ha lavorato a The Last of Us Parte 1, è intervenuto su Twitter per difendere il remake per PS5 dall'accusa di essere un gioco "succhiasoldi", affermando che in realtà è uno dei progetti più curati e meticolosi che abbia mai visto e realizzato.

L'annuncio di The Last of Us Parte 1 non è stato accolto positivamente da tutti i giocatori. Parte dell'utenza PlayStation ritiene infatti che la versione originale per PS3 e la successiva remaster per PS4 siano ancora piuttosto valide dal punto di vista grafico e che il remake per PS5 aggiunga poco o nulla in tal senso, bollandolo come un gioco "succhiasoldi", ovvero un'operazione da parte di Sony per ottenere facili guadagni (come sappiamo verrà venduto a prezzo pieno, ovvero 80 euro in Italia) con un progetto a basso costo.

Morrison, che in passato ha lavorato anche a God of War (2018), Injustice 2 e Resident Evil 7, ha deciso di intervenire sulla questione con un post su Twitter.

"In verità è uno dei progetti più meticolosamente concepiti e realizzati che abbia mai visto o preso parte nella mia vita", ha detto Morrison. "C'è il più alto livello di cura e attenzione dei dettagli possibile."

Stando ai dettagli ufficiali condivisi da Sony, The Last of Us Part 1 sarà "una revisione totale dell'esperienza originale" e avrà un "gameplay modernizzato, controlli migliorati e opzioni di accessibilità ampliate" e includerà il DLC Left Behind. Sarà disponibile su PS5 a partire dal 2 settembre 2022.