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Ubisoft presenta Teammates, uno sparatutto basato sull'intelligenza artificiale

Ubisoft ha annunciato Teammates, un progetto giocabile che si presenta nella forma di uno sparatutto con compagni controllati dall'intelligenza artificiale generativa.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   21/11/2025
Un artwork per il progetto Teammates di Ubisoft

Ubisoft ha presentato Teammates, uno sparatutto basato sull'intelligenza artificiale che si pone come un progetto di ricerca giocabile, il primo in assoluto per l'azienda francese. L'obiettivo del gioco è quello di esplorare come la tecnologia possa trasformare l'esperienza utente attraverso comandi vocali in tempo reale, PNG dinamici e un'assistenza contestuale capace di adattarsi dinamicamente.

Il fulcro di Teammates è rappresentato da Jaspar, un'intelligenza artificiale che funge sia da assistente vocale sia da personaggio in-game, che viene affiancata da due compagni di squadra controllati dall'IA, Pablo e Sofia, che reagiscono ai comandi vocali del giocatore con comportamenti credibili e contestualizzati.

Ambientato in un futuro distopico, in cui il giocatore veste i panni di un membro della resistenza incaricato di infiltrarsi in una base nemica alla ricerca di cinque agenti scomparsi, Teammates ci mette alle prese con una missione breve ma complessa, in cui dovremo esplorare, recuperare i ricordi residui dei compagni caduti e respingere squadre di soldati ostili, il tutto mentre interagiamo con un trio di PNG dotati di capacità avanzate.

Ubisoft non è stata acquisita, i risultati finanziari sono infine stati pubblicati Ubisoft non è stata acquisita, i risultati finanziari sono infine stati pubblicati

Jaspar non si limita a fornire informazioni basilari: è in grado di evidenziare oggetti, raccontare dettagli legati alla lore, modificare impostazioni di gioco o addirittura mettere in pausa la partita, interpretando comandi impartiti con linguaggio naturale. Il sistema analizza l'ambiente e le azioni del giocatore, reagendo in modo coerente al contesto.

Controllare il gameplay con la voce

Evoluzione della tecnologia NEO NPC di Ubisoft, presentata lo scorso anno, Teammates gestisce i personaggi sullo schermo in maniera peculiare: mentre Jaspar funge da assistente, Pablo e Sofia esistono fisicamente nel mondo di gioco e possono essere diretti con istruzioni specifiche.

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Ad esempio, in uno dei primi scenari il giocatore si ritrova disarmato e deve affidarsi interamente ai due alleati, andando a impartire comandi come "raggiungi quella copertura" o "attacca il nemico a destra" per determinare l'andamento dello scontro. La voce diventa così parte integrante del sistema di controllo.

Xavier Manzanares, direttore del Gameplay Gen AI, ha detto che i primi test hanno rivelato un forte legame emotivo dei giocatori con PNG e assistente vocale. Jaspar, in particolare, ha iniziato a emergere come un vero personaggio, utile tanto nella navigazione quanto nella narrazione, suggerendo applicazioni che potrebbero andare ben oltre questo esperimento.

Secondo la narrative director Virginie Mosser, la vera rivoluzione non consiste nel sostituire autori umani, ma nel permettere ai giocatori di plasmare direttamente la storia. Possiamo parlare con Sofia come parleremmo a un compagno reale, e le sue risposte influenzano percezioni e sviluppo degli eventi. Per Mosser, la tecnologia non cancella il ruolo degli autori: i creativi definiscono toni, personalità e limiti entro cui l'IA può improvvisare.

Rémi Labory, Data & AI Director, ha evidenziato un altro obiettivo: quello di creare un'esperienza completa, dall'onboarding al debriefing finale, che mostri come l'intelligenza artificiale possa generare interazioni impossibili con i sistemi tradizionali. Si punta a esperienze personalizzate, dove le reazioni dei personaggi cambiano in tempo reale sulla base delle intenzioni del giocatore.

Teammates è stato già provato da centinaia di giocatori nell'ambito di un playtest chiuso, raccogliendo feedback fondamentali per i passi successivi. Il team è consapevole delle controversie che circondano l'IA, ma insiste sulla filosofia della collaborazione uomo-macchina, non sulla sostituzione.