The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è un grande gioco e in media non ha enormi problemi prestazionali. Soprattutto, non ci sono bug maggiori. In un periodo nel quale sembra che la maggior parte dei AAA non riesce a essere perfetto al D1 (The Last of Us Parte 1, Star Wars Jedi Survivor, Redfall), come è possibile che Tears of the Kingdom ce l'abbia fatta? Semplicemente il team si è preso il tempo necessario e ha lavorato sull'ottimizzazione.
L'informazione arriva da Eiji Aonuma, produttore della serie, che ha annunciato che, quando nel marzo 2022 venne svelato che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom era stato rimandato, in realtà il gioco era praticamente già completo. L'ultimo anno è stato speso ottimizzando il videogioco così da assicurarsi che il sistema di simulazione delle fisica funzionasse a dovere.
Ricordiamo che The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom permette di sfruttare una serie di oggetti per creare mezzi di spostamento, ma anche solo strutture fisse, con grande libertà. Le possibilità sono molte e le interazioni tra oggetti e mondo di gioco variano a seconda di vari fattori. Considerando poi che Nintendo Switch non è una piattaforma molto potente, sicuramente il team ha dovuto faticare per creare un gioco in buone condizioni.
Considerando il successo di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom e il limitatissimo livello di critiche rivolte al gioco (fa più rumore il fatto che non venga criticato, in pratica), possiamo affermare che sia stata la scelta giusta.