Creative si è sempre dimostrata una garanzia per quanto riguarda i dispositivi audio. In passato abbiamo già avuto modo di recensire ben tre delle loro soundbar più popolari ed acclamate: Sound Blaster Katana V2, V2X e SXFI Carrier. Questa volta sulle nostre pagine però vi vogliamo proporre un prodotto leggermente diverso dal solito. Si tratta di una soundbar compatta, ideale per essere utilizzata nelle postazioni da gioco appoggiate sulla scrivania. Stiamo parlando della Creative Sound Blaster GS3, una soundbar priva di subwoofer, venduta ad un prezzo molto allettante di poco più di 50€.
Nei seguenti paragrafi andremo a sviscerare la caratteristiche tecniche, cercando di capire quali tecnologie e funzionalità sono state implementate in questo dispositivo molto economico. Se quindi state cercando un prodotto non troppo costoso che riesca a migliorare l'esperienza d'ascolto della vostra console o PC da gaming, continuate con la lettura di questa recensione.
Caratteristiche tecniche
Questa compatta soundbar di Creative nasconde sotto la scocca due driver da 6 W ciascuno, i quali raggiungono un picco massimo di potenza in uscita da 24 W. I driver sono di tipologia full-range, quindi ricoprono entrambi lo spettro di frequenze dai 100 ai 20.000 Hz per riprodurre le tonalità alte, medie e basse. Nella parte posteriore, Creative ha implementato un tubo vuoto che porta ad un apertura nella scocca. Questa serve a dare maggiore spazio per la diffusione dei bassi, visto che nella configurazione non è previsto un driver dedicato o un subwoofer collegabile separatamente. Si tratta di una mossa intelligente, grazie alla quale il produttore riesce a garantire una maggiore potenza ed ampiezza del suono, anche in dispositivi compatti come questo. È disponibile inoltre la modalità SuperWide, attivabile tramite un apposito pulsante, grazie alla quale il produttore vuole simulare un audio surround.
La Sound Blaster GS3 si collega a numerose macchine da gioco ed altri dispositivi, avendo tre opzioni di connettività piuttosto universali: cavo USB-C, cavo AUX da 3,5 millimetri e Bluetooth. Inoltre, è presente un'uscita audio per le cuffie, qualora voleste collegare il vostro headset per non disturbare chi vi circonda con il volume elevato del suono che fuoriesce dalla soundbar. Le sorgenti audio non possono essere riprodotte simultaneamente, ma dovrete passare da una all'altra tramite la pressione di un tasto.
Scheda tecnica Creative Sound Blaster GS3
- Tipologia: soundbar
- Driver: full-range, 2 x 6 W (picco 24 W)
- Subwoofer: non presente
- Risposta in frequenza: 100-20.000 Hz
- Connettività
- USB-C
- AUX da 3,5 millimetri
- Bluetooth 5.4
- Uscita audio: AUX per le cuffie
- LED RGB: presenti, con 6 profili di colorazione
- Telecomando: assente
- Microfono integrato: assente
- Dimensioni: 41 x 92 x 73 centimetri
- Peso: 1 kg
- Prezzo: 54,99€
Design
Estraendo la soundbar dalla propria confezione, siamo rimasti stupiti dal peso estremamente leggero. Andando poi a toccare con mano il dispositivo, abbiamo presto capito il perché. Trattandosi di una soundbar piuttosto economica, Creative ha dovuto sacrificare un po' la sua qualità costruttiva. I materiali plastici scelti non trasmettono sensazioni piacevoli al tatto. Dall'altra parte però, il colpo d'occhio non ci è dispiaciuto affatto. La soundbar è molto semplice e minimale, adatta a qualsiasi tipo di postazione. I sei profili di illuminazione RGB si possono attivare a piacimento, ma disattivandoli rendono il dispositivo molto serio e sobrio e difficilmente stonerà accanto ad un monitor o TV. Chiaramente le sue dimensioni compatte la rendono ideale soprattutto sulla scrivania sotto un monitor. Nulla vieta però di utilizzarla anche in soggiorno a fianco ad un TV, a patto di dover scendere a qualche compromesso con i volumi, come vedremo nel paragrafo dedicato all'esperienza d'uso.
La parte frontale è caratterizzata da una griglia acustica, che nasconde bene i due driver sottostanti, e da un piccolo e minimale logo del produttore. Nella parte posteriore, si trova un piccolo foro per la diffusione delle frequenze basse, mentre sul lato destro c'è una rotella per la regolazione del volume, che risulta essere molto precisa e pratica da utilizzare. Accanto a quest'ultima ci sono ancora tre pulsanti: uno per cambiare la sorgente audio e la gestione del Bluetooth, uno per l'attivazione della modalità SuperWide ed uno per regolare i profili d'illuminazione. Infine, la parte inferiore della soundbar ha due gommini in silicone per garantire un grip solido sulla superficie su cui appoggiamo il dispositivo.
Il device è disponibile esclusivamente nella colorazione nera. Per dare un tocco di personalità in più, potrete cambiare a piacimento i sei profili RGB presenti. Si tratta di un mix piuttosto vario di illuminazione, che spazia dal classico arcobaleno a scorrimento fino ad arrivare a dei profili più pacati. Purtroppo manca la personalizzazione tramite un'applicazione dedicata per abbinare magari la soundbar ad altri elementi d'illuminazione già presenti nella vostra postazione da gioco.
Esperienza d'uso
Configurazione
La Sound Blaster GS3 è una soundbar plug-and-play, ma purtroppo non è priva di difetti in tal senso. Prima di tutto bisognerà fornirle l'alimentazione tramite il cavo USB-C. Sfortunatamente nella configurazione non abbiamo trovato un adattatore USB-C/USB-A, quindi potreste trovarvi in difficoltà a collegare la soundbar ad un dispositivo privo di porte USB-C e dovrete necessariamente acquistare un adattatore a parte (oppure un cavo con i 2 diversi terminali). Il cavo d'alimentazione funge anche da trasmettitore del segnale audio, qualora non voleste utilizzare il collegamento via cavo AUX (anch'esso assente nella confezione). L'accoppiamento Bluetooth è possibile tramite la semplice pressione di un tasto, ma per funzionare, la soundbar necessita comunque dell'alimentazione tramite USB-C. Questo significa che, se collegate ad esempio la soundbar alla PlayStation 5 tramite cavo USB-C, qualora voleste riprodurre una canzone dal vostro smartphone tramite Bluetooth, dovrete necessariamente accendere la vostra console per fornire l'alimentazione alla soundbar. Se invece collegate direttamente la soundbar ad un alimentatore USB-C (che probabilmente avete già a casa), dovete comprare un cavo AUX per collegare la soundbar ad una macchina da gioco con uscita jack da 3,5 millimetri o via Bluetooth.
Insomma, la soundbar fa un po' fatica sul fronte versatilità e non facilita un uso generico, passando da una sorgente audio ad un'altra. Oltre a queste problematiche di collegamento, ci teniamo a sottolineare come la soundbar offra il suo massimo potenziale a livello di tonalità basse se posizionata accanto ad una parete. In questo modo il foro sul retro amplificherà i bassi lungo la parete per diffonderli in maniera corretta.
Per quanto riguarda invece i dispositivi compatibili, siamo riusciti a farla funzionare correttamente collegando la soundbar a PlayStation 5, PC, Mac, Nintendo Switch tramite il cavo USB-C. Se volete usarla con Switch in modalità portatile, potete optare per il collegamento Bluetooth, che funziona perfettamente anche con smartphone, tablet, PC portatili e Steam Deck (e simili). Con le console Xbox purtroppo dovrete ricorrere per forza al collegamento via cavo AUX, connesso direttamente al pad di gioco. Una soluzione non particolarmente pratica, come è facile intuire.
Videogiochi
Il suono che fuoriesce da questa soundbar è indubbiamente migliore rispetto a qualsiasi altro speaker integrato di un monitor o TV. Il volume è soddisfacente, ma solamente se utilizzate il dispositivo di fronte a voi su una scrivania. Posizionarlo sotto ad un TV in un soggiorno grande potrebbe far disperdere un po' troppo l'audio nell'ambiente, vista la potenza d'uscita comunque contenuta. Le frequenze alte, medie e basse faticano a convivere, probabilmente per colpa della presenza di due soli driver full-range. Nei videogiochi ricchi d'azione come Diablo IV o Destiny 2, la soundbar soffre nelle situazioni più complesse, dove centinaia di effetti sonori devono sovrapporsi simultaneamente. I toni bassi, soprattutto a volumi più elevati, tendono a sovrastare le frequenze medie e alte. Dovrete quindi ricorrere all'equalizzazione dalle impostazioni delle vostre sorgenti audio per moderarli po'. Questo vi tornerà utile anche nei videogiochi d'avventura, dove la colonna sonora e gli effetti ambientali rischiano di sovrastare i suoni dei dialoghi e altri effetti di contorno.
Sfortunatamente non c'è un applicazione dedicata per poter gestire l'equalizzazione, quindi non è possibile nemmeno salvare le impostazioni di equalizzazione nella soundbar per poterle riutilizzare in seguito. Attivando la modalità SuperWide nei videogiochi otterrete un maggiore senso d'immersione e percezione tridimensionale dell'ambiente virtuale che vi circonda. In alcuni casi, all'attivazione di questa modalità, abbiamo percepito un mix dei suoni leggermente più confuso, in quanto non sempre il dispositivo riesce ad emulare bene il suono surround.
Musica
Siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla qualità della riproduzione musicale di questo dispositivo, utilizzando Spotify sullo smartphone come sorgente audio, e una connessione via Bluetooth. In questo caso bisogna assolutamente disattivare la modalità SuperWide per evitare che la traccia audio venga "distorta" dall'emulazione surround. La soundbar per la maggior parte dei generi musicali riesce a gestire bene le tracce riprodotte, combinando piuttosto bene le frequenze, ma con una leggera sovrabbondanza dei bassi che rimane purtroppo presente.
Film e serie
Lo stesso purtroppo non possiamo dire dei film e delle serie. A seconda della pellicola o show televisivo riprodotto, potreste avere delle difficoltà ad ascoltare alcune scene, in quanto i bassi tendono un po' a nascondere i dialoghi in diverse occasioni. Rimane comunque una valida alternativa agli speaker interni di un monitor o TV, in quanto la soundbar riesce comunque a dare un maggiore respiro alle varie frequenze.
Conclusioni
Multiplayer.it
8.0
Al netto di alcune criticità nella fase di configurazione e nella gestione dell'equalizzazione, Creative Sound Blaster GS3 riesce nell'intento di migliorare l'esperienza d'ascolto nelle nostre postazioni da gioco. Sulla scrivania non stona, grazie al suo design semplice e minimale e riesce a presentarsi come una valida e più compatta alternativa rispetto alla classica coppia di speaker stereo. Purtroppo fatica ad esprimersi al meglio a distanze maggiori per via di una gestione delle frequenze non ottimale. A questo prezzo comunque difficilmente riuscirete a trovare un dispositivo migliore in rapporto con il suo prezzo.
PRO
- Il design è semplice e minimale, adatto a qualsiasi postazione da gioco
- Presenta varie opzioni di connettività piuttosto universali
- Il prezzo è veramente ben calibrato rispetto alle caratteristiche offerte
CONTRO
- Fatica a gestire le situazioni sonore più complesse con diversi effetti audio simultanei
- Presenta qualche complicazione per essere utilizzata con vari dispositivi
- Manca un'applicazione dedicata per l'equalizzazione