Pensavamo non ci sarebbe mai stata una recensione di Horizon Zero Dawn per PC, eppure eccoci qui a scriverla, dopo aver provato per alcuni giorni la versione Steam della celebre esclusiva PS4 targata Guerrilla Games, disponibile con la Complete Edition che include anche l'espansione The Frozen Wilds.
È l'inizio di una nuova era per le produzioni first party Sony? Probabilmente sì, se consideriamo l'importanza di un passo del genere, ancora più rilevante rispetto al debutto di Death Stranding e delle avventure di Quantic Dream sulla piattaforma Windows, appunto perché proveniente da uno studio di proprietà della casa giapponese.
Certo, c'è chi ha ipotizzato che questa operazione non sia altro che una sorta di "esca" per mostrare a un pubblico completamente nuovo quanto siano valide le esclusive PlayStation e provare ad attirarlo in quel mondo, mentre il lancio di PS5 si fa sempre più vicino e Horizon Forbidden West è già stato annunciato ufficialmente. Qualcosa del tipo "ti è piaciuto questo primo episodio? Bene, il secondo potrai giocarlo solo sulla nostra nuova console."
Quale che sia la verità dietro l'approdo di Horizon Zero Dawn su PC, non toglie nulla alla genuina emozione di poter vestire (nuovamente, nel nostro caso) i panni di Aloy e immergersi nel meraviglioso scenario post-apocalittico che fa da sfondo alla sua storia, con la possibilità però di godere di una qualità visiva e di un frame rate superiori rispetto a quanto visto su PlayStation 4. Siete pronti per una nuova battuta di caccia?
Storia
Sono passate centinaia di anni da una misteriosa catastrofe che ha spazzato via il mondo così come lo conosciamo e la razza umana ha ricominciato da zero, assembrandosi in tribù spesso in conflitto fra di loro e venerando inquietanti divinità mentre fra i boschi, le distese innevate e le lande desertiche che caratterizzano i nuovi paesaggi si muovono in branchi le temibili Macchine: bestie robotiche che col passare del tempo hanno sviluppato un'indole sempre più violenta, rappresentando in molti casi una seria minaccia alla sopravvivenza delle persone.
Aloy è una figlia del suo tempo, emarginata dalla tribù Nora fin dalla nascita e allevata dall'esperto cacciatore Rost per diventare una guerriera imbattibile, superare l'esame per ottenere il titolo di Audace e scoprire la verità sul suo passato e sul misterioso dispositivo elettronico che ha trovato all'interno di alcune rovine in giovane età, il Focus: un apparecchio che consente alla ragazza di analizzare l'ambiente e le sue eventuali insidie, nonché interagire con i macchinari antichi, simboli di un'epoca dimenticata.
Il percorso di rivalsa di Aloy si interrompe bruscamente proprio quando la fortuna sembrava finalmente volgere dalla sua parte: un gruppo di soldati mascherati attacca i giovani Audaci della tribù Nora uccidendone la maggior parte, ma la protagonista riesce a far sì che diversi ragazzi trovino riparo, pur dovendo pagare un caro prezzo. Ricevuto il titolo di Cercatrice dalle sacerdotesse, parte per scoprire i mandanti del massacro.
Il suo viaggio, tuttavia, avrà un significato molto più profondo: finalmente a contatto con il mondo esterno, alle prese con Macchine sempre più grosse e pericolose ma anche con guerrieri coraggiosi che l'aiuteranno nella missione, Aloy capirà che l'attacco non è stato ordinato per via una semplice rivalità tra fazioni, e che in ballo c'è la verità su ciò che è accaduto al mondo precedente ma anche il futuro del mondo attuale.
Gameplay
Il gameplay di Horizon Zero Dawn si basa su meccaniche action RPG che enfatizzano l'esplorazione degli scenari, l'interazione con i PNG per l'eventuale assegnazione di incarichi secondari e, naturalmente, i combattimenti con le Macchine. Aloy dispone di un arsenale discretamente ricco, basato prevalentemente sugli archi, e può potenziarlo acquistando nuovi e più efficaci strumenti presso i commercianti delle varie tribù, oppure utilizzando le modifiche raccolte dalle bestie meccaniche uccise.
È presente un arco da caccia in grado di scoccare anche frecce incendiarie, un arco di precisione con diverse tipologie di munizioni, uno da guerra focalizzato sugli attacchi elementali, un lanciatrappole che fissa a terra cavi elettrici o esplosivi, un lanciacorde che serve per immobilizzare i nemici e finanche una fionda con cui lanciare proiettili ad ampio raggio d'azione, utili per creare diversivi o aperture nel corso di una battaglia particolarmente frenetica e impegnativa.
Passare rapidamente da uno strumento all'altro è senz'altro entusiasmante, a maggior ragione visto che il grado di sfida risulta ben bilanciato e sufficientemente impegnativo anche al livello intermedio dei quattro disponibili. Sono inoltre presenti delle meccaniche stealth che aumentano le opzioni a nostra disposizione e consentono eventualmente di eliminare le prede silenziosamente, muovendosi nell'erba alta per non farsi vedere e attirando i nemici con un fischio o lanciando un sasso nelle vicinanze.
L'intelligenza artificiale realizzata da Guerrilla Games è adeguata nel momento in cui si affrontano le Macchine, che essendo di fatto delle bestie non prestano particolare attenzione alla strategia e caricano a testa bassa; a prescindere dalla classe di appartenenza, e ce ne sono parecchie: dalle semplici Vedette agli Spazzini, dai Secodonti agli enormi Divoratuono, passando per bestie alate o cavalcabili. Certo, quando i nemici sono cacciatori appartenenti a tribù nemiche le cose si fanno meno brillanti e spicca la mancanza di routine comportamentali più sofisticate.
Il fatto di non poter contare su vere e proprie armi da fuoco, a parte quando le si raccoglie da un avversario eliminato, aumenta non di poco lo spessore degli scontri, che si basano sulla precisione di tiro e sul tempismo, nonché sulla nostra capacità di evitare i furiosi attacchi delle Macchine. L'abilità di concentrarsi e attivare un breve bullet time diventa dunque essenziale, così come l'uso del Focus, che può evidenziare i punti deboli dei nemici e consentirci di colpirli per "smontare" le varie parti in maniera più efficace nell'ottica del looting.
A tal proposito, raccogliendo i meccanismi ma anche i rami, le piante curative e altre risorse è possibile utilizzare un semplice sistema di crafting per fabbricare le varie munizioni, mentre accedendo alla schermata delle opzioni si possono creare altri oggetti e modifiche, ad esempio borse più capienti o gli utili kit per lo spostamento veloce, che può essere effettuato unicamente fra due falò (i punti di salvataggio) che abbiamo già sbloccato.
Questa impostazione "a consumo" privilegia un'esplorazione tradizionale della mappa piuttosto che l'abuso del viaggio rapido, e ha senz'altro un suo perché: i panorami che vedremo nel corso della campagna di Horizon Zero Dawn sono splendidi ed estremamente vari, arricchiti anche da un meteo dinamico e da un ciclo giorno / notte che creano combinazioni di colore inedite e affascinanti, come quando ad esempio ci si muove durante il tramonto. Meno brillanti le città e gli insediamenti, che finiscono per somigliarsi e avere un aspetto abbastanza generico.
L'enfasi che il gioco pone sul senso della scoperta risulta simile a quello che ritroviamo in titoli come Assassin's Creed Odyssey o The Witcher 3: Wild Hunt, e può essere soddisfatto procedendo a piedi o magari dopo aver effettuato l'Override di una Macchina cavalcabile, salendogli in groppa per procedere più speditamente fra le tante pianure e le montagne che caratterizzano l'ambientazione. Torna comodo poter richiamare la bestia addomesticata con un fischio, ma quando si cavalca i controlli richiedono spesso il nostro intervento per mantenere alta la velocità di crociera, il che un po' scoccia.
A tal proposito, nell'ambito del gameplay si nota anche qualche soluzione meno efficace per quanto concerne le fasi platform, che vengono dimenticate nella parte centrale della campagna per poi essere richiamate verso la fine e non traggono particolare vantaggio dalla presenza del salto, che anzi rende più confusionarie le sequenze in cui il nostro personaggio si sposta automaticamente da una piattaforma all'altra e non manca di dar vita a situazioni in cui si rimane bloccati fra qualche roccia: speriamo francamente che in Horizon Forbidden West tale manovra venga eliminata in favore di un approccio più preciso.
Dopodiché ci sono i dialoghi, che rappresentano una maniera molto interessante per scoprire tutto ciò che c'è da sapere sull'ambientazione del gioco e i suoi retroscena, l'organizzazione delle tribù e le loro rivalità storiche, ma come detto anche per attivare le quest secondarie e aggiungere così un pizzico di varietà all'esperienza. In alcuni casi potremo effettuare delle scelte basate su intelligenza, rancore o compassione, che cambiano l'esito di uno scambio verbale ma non producono finali differenti, al di là di lievi differenze nella parte conclusiva della campagna.
Feature della versione PC
Come da aspettative, la versione PC di Horizon Zero Dawn vanta una serie di feature che rendono il già sontuoso comparto visivo del gioco ancora più ricco, dettagliato e interessante. Oltre al supporto per il controller, che si tratti di quello per Xbox One o del DualShock 4 (li abbiamo testati entrambi e si comportano in maniera perfetta), il titolo di Guerrilla Games, convertito in questo caso dai ragazzi di Virtuos, include opzioni avanzate che lo rendono scalabile su diverse configurazioni, sebbene non manchi qualche piccola incertezza nel rendering (e qualche crash) che immaginiamo verrà sistemata già a partire dalla patch del day one.
Nelle note ufficiali, gli autori hanno detto di aver migliorato la resa degli ambienti e degli oggetti, nonché il sistema di illuminazione e l'interazione con il fogliame. Si tratta di modifiche che è facile percepire facendo un confronto diretto con la versione PlayStation 4, che vengono adeguatamente segnalate fra le regolazioni e che effettivamente rendono l'esperienza ancora più bella da vedere.
Oltre a poter modificare la risoluzione fino a 2160p e attivare la sincronia verticale (necessaria, altrimenti il tearing risulta ben visibile), la versione PC di Horizon Zero Dawn consente di regolare il campo visivo e agire sul frame rate in due modi differenti, ovverosia sbloccando completamente i fotogrammi per secondo o bloccandoli fino a un valore di 120 fps, oppure utilizzando un'impostazione adattiva con un target fisso che viene mantenuto cambiando dinamicamente la risoluzione a seconda del carico sulla GPU.
Inutile dire che si tratta della soluzione migliore, più comoda, per poter giocare con tutte le regolazioni al massimo e senza farsi troppi problemi. Certo, volendo andare a cambiare le voci una ad una per trovare il compromesso migliore c'è comunque una grande scelta: dalla qualità delle texture a quella dei modelli poligonali, dal filtro anisotropo alle ombre, dai riflessi alle nuvole, dall'antialiasing al motion blur, passando naturalmente per l'occlusione ambientale.
Senza fare troppe sperimentazioni, impostando tutto al massimo, con una GTX 1080 Ti il gioco gira a 4K reali e 30 fps stabili, bloccati dalla sincronia verticale. Per ottenere i 60 frame al secondo, che ovviamente cambiano in maniera sostanziale l'esperienza, bisogna scendere a 1440p oppure ricorrere al già citato sistema adattivo, che tuttavia in questo momento non funziona ancora benissimo e spesso si concede qualche stutter sotto il target: speriamo lo sistemino con un rapido aggiornamento, che magari aggiunga anche il DLSS 2.0 come in Death Stranding per una scalabilità ancora superiore.
Sulla qualità effettiva della grafica c'è poco da dire che non sia già stato detto: il titolo di Guerrilla Games può contare su di un lore molto interessante, gli scenari sono davvero evocativi e i personaggi molto ben caratterizzati, incluse le numerose Macchine che troveremo lungo il cammino. Il comparto narrativo non è sempre all'altezza delle aspettative e ci sono situazioni rese in maniera un po' superficiale, ma la colonna sonora è ottima e così il doppiaggio in italiano, che è ovviamente lo stesso che abbiamo ascoltato su PlayStation 4.
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core i5 6600K
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti
- Memoria: 16 GB di RAM
- Sistema operativo: Windows 10
Requisiti minimi
- Processore: Intel Core i5 2500K, AMD FX 6300
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 780, AMD Radeon R9 290
- Memoria: 8 GB di RAM
- Hard disk: 100 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
Requisiti consigliati
- Processore: Intel Core i7 4770K, AMD Ryzen 5 1500X
- Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1060, AMD Radeon RX 580
- Memoria: 16 GB di RAM
- Hard disk: 100 GB di spazio richiesto
- Sistema operativo: Windows 10 a 64 bit
Conclusioni
Horizon Zero Dawn si conferma anche su PC uno straordinario action RPG, dotato di un'ambientazione open world suggestiva e affascinante, personaggi ben caratterizzati e una storia coinvolgente, che fra campagna principale ed espansione vi terrà impegnati per cinquanta ore o più, a seconda delle missioni secondarie che sceglierete di completare. L'approccio strategico ai combattimenti, il solido arsenale disponibile e un albero delle abilità sfaccettato contribuiscono a dar vita a un gameplay impegnativo e coinvolgente, che in questa versione viene coadiuvato da un comparto tecnico eccellente e da una feature importante come i 60 frame al secondo. L'avventura di Aloy, insomma, non è mai stata così bella.
PRO
- Open world ampio e ricco, storia affascinante
- Ottimo sistema di combattimento
- Grafica ancora più bella su PC...
CONTRO
- ...ma serve qualche limatura
- Fasi platform un po' confusionarie
- Alcune soluzioni narrative superficiali