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LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, la recensione del mastodontico gioco LEGO

Dopo tanti rinvii, abbiamo messo finalmente le mani su LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker. Ma è davvero il videogioco LEGO definitivo?

RECENSIONE di Christian Colli   —   04/04/2022

C'è stato un momento in cui i videogiochi su licenza LEGO di TT Games non sembravano avere più nulla da dire. Lo sviluppatore britannico aveva provato e riprovato a rinnovare la formula collaudata, cavalcando un marchio dopo l'altro mentre sperimentava nuove dinamiche di gioco, ma sfornando un paio di videogiochi l'anno aveva finito col saturare una nicchia del mercato che, per assurdo, praticamente era tutta sua. Il fatto che LEGO Star Wars: Il risveglio della Forza non avesse avuto seguito all'uscita dei film successivi, oltretutto, ci era sembrato un campanello d'allarme.

Negli ultimi anni, infatti, i videogiochi LEGO avevano perso mordente e forse è stato un bene che sia successo... beh, qualunque cosa abbia costretto TT Games a rinviare continuamente il nuovo LEGO Star Wars, annunciato nel 2020 e finalmente sugli scaffali solo ora che è il 2022 inoltrato. A questo punto non restava che giocarci per capire se la Forza si era risvegliata un'altra volta, e nella nostra recensione di LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker scoprirete se ci è piaciuto oppure no.

La saga dei LEGO Skywalker

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, una scena di Episodio IV
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, una scena di Episodio IV

Per chi non lo sapesse, TT Games ha cominciato la sua avventura coi videogiochi LEGO nel lontano 2005 proprio con LEGO Star Wars: Il videogioco. Quel primissimo gioco gettò le basi per tutti quelli a venire, dato che reinterpretava a mattoncini e in chiave ironica la trilogia con protagonisti Anakin Skywalker e Obi Wan Kenobi. L'anno successivo seguì LEGO Star Wars II: La trilogia classica, che si spiega da solo. Lo sviluppatore britannico li aveva poi combinati in un unico pacchetto, intitolato LEGO Star Wars: La saga completa, mentre si dava anche ad altri brand come Indiana Jones, Batman o Harry Potter. LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, insomma, non è la prima compilation a tema, ma ci sono due differenze cruciali rispetto ai giochi di quasi vent'anni fa. In primo luogo, rappresenta tutti i nove film, compresi Episodio VIII ed Episodio IX, per la prima volta in versione LEGO. E soprattutto è un prodotto completamente nuovo.

A scanso di equivoci, infatti, non ci troviamo di fronte a una specie di remaster o remake, ma a un prodotto ridisegnato da zero sotto pressoché ogni aspetto, dalla grafica al gameplay, e questo vale pure per gli stage ispirati a Episodio VII: Il risveglio della Forza, che pure era già stato un videogioco LEGO pochi anni fa. TT Games ha concentrato tutti i suoi sforzi sui nove film che compongono quella che oggi chiamiamo ufficialmente La saga degli Skywalker - e da lì il titolo del gioco - e per questo motivo manca all'appello LEGO Star Wars III: The Clone Wars, un'uscita del 2011 che si rifaceva all'omonima serie animata in computer grafica.

Ma state tranquilli: pur non essendoci nessun stage ispirato alle serie animate televisive, TT Games ha implementato praticamente ogni personaggio - minifigure, in gergo - comparso nei vari media di Star Wars, dai Jedi più famosi ai comprimari che non conosce manco George Lucas. Perché anche questo LEGO Star Wars, come un po' tutti i videogiochi LEGO, parla a due tipi di persone: a quei giocatori che vogliono semplicemente rivivere i nove film della space opera più famosa di tutti i tempi e anche a quelli che adorano passare ore e ore su un titolo per sbloccarne ogni contenuto. In entrambi i casi, LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker è un prodotto riuscitissimo, e probabilmente il migliore nella lunga storia di questo marchio.

Certo, bisogna apprezzare il peculiare modo di raccontare le storie di TT Games, che riprende in chiave parodistica i momenti chiave dei vari film, riassumendone la sceneggiatura in una manciata di stage e cinematiche per ogni Episodio. La narrazione può quindi apparire un po' incoerente e forzata, ma nessuno si aspetta che qualcuno giochi LEGO Star Wars per scoprire in questo modo la saga cinematografica. Anche perché l'umorismo è molto meno efficace su chi non conosce le scene e i dialoghi originali.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, possiamo esplorare anche Otoh Gunga
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, possiamo esplorare anche Otoh Gunga

C'è da dire che LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker è anche una delle parodie LEGO più riuscite. Lo humor dei TT Games non sempre fa centro e ci sono stati tie-in molto meno divertenti di quanto credessero gli scrittori, ma in questo caso le cinematiche ci hanno strappato più di una sonora risata. Nelle opzioni è possibile anche scegliere gli incomprensibili borbottii che caratterizzavano i primi videogiochi LEGO per sostituire il doppiaggio tradizionale: quest'ultimo lascia un po' a desiderare, non tanto per le voci italiane che raramente ricordano quelle iconiche che abbiamo conosciuto al cinema e in TV - e impiegare le tracce originali avrebbe comportato più problemi che soluzioni, e chi ha giocato LEGO Il Signore degli Anelli concorderà senz'altro - ma soprattutto perché distorce alcune battute leggendarie che conoscono anche i sassi, e proprio non se ne capisce il motivo. Difficile credere che i localizzatori italiani non abbiano pensato di verificare copioni tanto amati, che molti fan conoscono semplicemente a memoria.

Un LEGO che è quasi un GDR

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, gli stage a bordo dei caccia ricordano le partite a Battlefront
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, gli stage a bordo dei caccia ricordano le partite a Battlefront

In generale, però, ci troviamo di fronte a un adattamento riuscito dei nove film, che sfrutta i passaggi chiave della storia e le scene d'azione più spettacolari, per mettere il giocatore nei panni dei protagonisti e portarlo dagli iconici titoli di testa di ogni Episodio a quelli di coda. In questo senso, LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker adotta una struttura più simile a quella degli ultimi titoli di TT Games rispetto ai LEGO Star Wars di tanti anni fa.

Ogni Episodio si divide in hub di grandi dimensioni in cui potremo gironzolare liberamente, cercando i collezionabili e raccogliendo mattoncini - i cosiddetti stud - prima di raggiungere l'obiettivo della storia che, dopo la consueta cinematica, avvierà uno stage circoscritto e scriptato. Si passa quindi a un nuovo hub e la procedura ricomincia da capo, ma in qualsiasi momento è possibile sospendere la sessione e scegliere un altro Episodio o la cosiddetta Partita libera, in cui è possibile rigiocare i livelli completati controllando qualsiasi personaggio già sbloccato piuttosto che quelli imposti dalla storia.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, per comprendere alcuni alieni vi servirà un Droide protocollare
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, per comprendere alcuni alieni vi servirà un Droide protocollare

Non è un divertissement fine a sé stesso, poiché ci sono enigmi e percorsi che possono affrontare solo determinati personaggi. Il gioco divide la sconfinata rosa di personaggi in categorie: Jedi, Droidi, Eroi, Canaglie, Cattivi e così via. Ciascuna di esse ha una o più funzioni specifiche: i Jedi e gli altri utilizzatori della Forza, per esempio, possono spostare gli oggetti con la telecinesi e risolvere rompicapi materiali a distanza, ma non possono interagire coi terminali accessibili solo agli astromecca né possono distruggere i forzieri per i quali servirà tirare un bel detonatore termico in dotazione ai Cacciatori di taglie.

Il giocatore può prendere il controllo di un personaggio nella squadra in qualsiasi momento, e scambiarlo se la modalità di gioco lo consente; TT Games ha introdotto una serie d'indizi visivi che aiutano a identificare la categoria più adatta a risolvere un certo rompicapo, ma alcuni enigmi sono molto più subdoli e possono richiedere personaggi molto specifici che dovremo sbloccare completando prima qualche obiettivo secondario, e poi sganciando una somma variabile di mattoncini nel menù apposito.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, il sistema di combattimento è stato perfezionato
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, il sistema di combattimento è stato perfezionato

Tutto ruota intorno ai mattoncini e vi consigliamo di distruggere tutto quello che potete perché ve ne serviranno davvero a milioni per sbloccare ogni personaggio o navicella. Fortunatamente, l'ultima fatica TT Games offre una pletora di contenuti e attività diverse, tra sessioni platform, minigiochi, sequenze sparatutto e tanto altro. I vari Episodi sono spesso contraddistinti da un'alternanza di situazioni e modalità di gioco diverse: ora state affrontando un boss in duello, lo stage successivo state pilotando un caccia e in quello dopo ancora state pestando schiere di assaltatori imperiali a mani nude. Lo sviluppatore britannico ha bilanciato bene i diversi tipi di gameplay, e sebbene gli stage tradizionali siano sensibilmente più numerosi rispetto agli altri, questo fa sì che le boss fight o le battaglie spaziali risultino ancora più avvincenti.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, uno dei primi DLC sblocca i personaggi di The Mandalorian
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, uno dei primi DLC sblocca i personaggi di The Mandalorian

Il sistema di controllo è estremamente intuitivo; in fondo, LEGO Star Wars è un gioco pensato anche per i più piccini, ma sebbene sia praticamente impossibile andare in Game Over, dobbiamo ammettere che l'ultima fatica TT Games ci è sembrata nettamente più impegnativa rispetto alle precedenti, sia come complessità strutturale, sia come sofisticatezza del gameplay. Dicevamo, infatti, che i vari scenari nascondono una pletora di segreti e collezionabili; quello che non abbiamo ancora sottolineato è che in questi frangenti LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker diventa una specie di GDR con tanto di personaggi con cui parlare per avviare missioni secondarie, raccogliere indizi o commerciare.

Il gioco non nasconde più soltanto i tradizionali minikit che servono a sbloccare nuovi mezzi di trasporto e altri contenuti extra, ma anche i cosiddetti mattoncini Kyber che potremo spendere in un'apposita schermata per potenziare le varie categorie di minifig. Ciascuna possiede infatti un vero e proprio albero di abilità che costano Kyber e stud: i loro effetti spaziano da una maggiore velocità di movimento a un incremento all'attacco o alla difesa in combattimento, passando per passive che, tra le altre cose, scavalcano i puzzle da risolvere o semplificano alcuni aspetti del gioco.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, il sistema di potenziamento poteva essere più incisivo
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, il sistema di potenziamento poteva essere più incisivo

Considerando che di Kyber ce ne sono oltre mille da trovare, si capisce che TT Games è stato molto attento all'aspetto collezionistico, ma di traverso non c'è sfida, nel gioco, che non si possa superare senza investire nemmeno un punto nelle varie abilità, che così risultano un po' superflue e tendono a ispessire un titolo già denso di schermate, interfacce e collezionabili. Allo stesso tempo, lo sviluppatore britannico ha fatto un importante passo avanti in termini di sofisticatezza, facendo convergere, in un unico pacchetto, il meglio dei suoi titoli più riusciti.

Questa considerazione vale soprattutto per il sistema di controllo e di combattimento, sempre intuitivo ed essenziale, ma arricchito da funzionalità aggiuntive come schivate perfette con tanto di slow motion, contrattacchi, combo uniche, ripari dietro cui accovacciarsi durante le sparatorie e così via. Il giocatore può approcciare i nemici nei modi più disparati, specialmente se controlla gli utilizzatori della Forza che tra telecinesi, spade laser e trucchi mentali sono indubbiamente i personaggi più divertenti da controllare.

Da Tatooine a Exegol

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, non poteva mancare il duello più famoso della saga
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, non poteva mancare il duello più famoso della saga

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker è indubbiamente il titolo più riuscito di TT Games anche dal punto di vista tecnico. Sorvolando sulla colonna sonora di John Williams, che arriva direttamente dai film e sulla quale non ha neanche senso discutere, è proprio il comparto grafico che colpisce e fa pensare a cosa sarebbe potuto essere un tie-in videoludico serio di Star Wars nelle mani di programmatori tanto appassionati. È ovvio che i vari scenari non sono una ricostruzione 1:1 dei set visti al cinema e in TV, ma ispirandosi ai film e alle serie televisive come The Mandalorian, gli artisti di TT Games sono riusciti a disegnare stage e hub ricchissimi di particolari e dettagli che faranno impazzire i fan di Guerre Stellari.

La soluzione impiegata è quella dei titoli su licenza LEGO più moderni: non tutto è fatto di mattoncini, e anzi gran parte dello scenario è grossomodo realistico. L'immagine è sempre pulitissima; il numero di personaggi a schermo che gironzolano per località come Mos Espa, Theed o Coruscant è impressionante, e il gioco di illuminazioni e shader fa miracoli se si considera che i personaggi sono modelli 3D identici caratterizzati perlopiù da texture diverse.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, alcuni personaggi possono indossare le armature dei nemici
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, alcuni personaggi possono indossare le armature dei nemici

La cura è tale, però, che queste minifig, a un'inquadratura ravvicinata, appaiono indistinguibili dalle loro controparti reali in plastica che magari avete sulla scrivania. Lo stesso vale per i mezzi di trasporto, le astronavi e i caccia, che sono stati ricostruiti a mattoncini, replicando i kit più famosi in commercio. In qualche modo, questa combinazione di realtà, mattoncini e fantasia funziona meglio del previsto.

Giocando in Partita libera, è possibile scegliere se cominciare direttamente uno stage, raggiungere un hub oppure iniziare la partita nello spazio sopra un pianeta: da qui potremo volare verso quel mondo o quelli più vicini, magari combattendo i nemici che ci attaccheranno a sorpresa durante il viaggio. Un tocco di classe che ci ha ricordato gli spostamenti in giochi come No Man's Sky, un po' fine a se stesso ma sicuramente apprezzabile.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, Kylo Ren in una scena di Episodio VIII
LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, Kylo Ren in una scena di Episodio VIII

Nonostante tutti i suoi sforzi, però, TT Games continua a scivolare sulla proverbiale buccia di banana quando si tratta di ottimizzazione. LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker è un gioco bellissimo da vedere, ma non certo un capolavoro di complessità poligonale, eppure si verificano occasionali perdite di fotogrammi se cominciamo a distruggere tutto, sollevando centinaia di mattoncini colorati negli scenari open world più popolosi. E fin qui, si chiude un occhio, anche perché fortunatamente non abbiamo mai riscontrato queste incertezze negli stage più elaborati e spettacolari.

Allo stesso tempo, è incredibile che i titoli della serie LEGO continuino a presentare gli stessi bug dopo tutti questi anni. Ci è capitato che la telecamera, che già è poco accomodante di suo, si incastrasse nella stessa inquadratura, costringendoci a riavviare la partita, o che i nemici nello spazio diventassero invulnerabili proprio alla fine di una missione secondaria particolarmente lunga, che peraltro serviva a sbloccare il mitico Biggs Darklighter, quindi è stato anche più seccante. Anche in questo caso è bastato chiudere la partita e ricominciarla, ma sarebbe ora che i titoli TT Games cominciassero a uscire senza i loro immancabili bachi.

Conclusioni

Multiplayer.it
8.4
Lettori (40)
7.7
Il tuo voto

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker si è fatto attendere a lungo ma alla fine si è confermato essere proprio il titolo mastodontico che TT Games ci aveva promesso. La varietà di contenuti e collezionabili non ha precedenti, e sul fronte del gameplay abbiamo riscontrato miglioramenti importantissimi che rendono l'esperienza molto più coinvolgente e appagante. È stata tuttavia l'enorme passione per la galassia lontana lontana a conquistarci: il nuovo LEGO Star Wars è un trionfo di citazioni, riferimenti e chicche che ci hanno fatto perdonare alcune incertezze tecniche più o meno rilevanti. Se amate i LEGO e Guerre Stellari e cercate un titolo non troppo difficile, ma pieno di contenuti, non fatevelo scappare.

PRO

  • Un'enorme quantità e varietà di contenuti e collezionabili
  • È praticamente un'enciclopedia di Star Wars
  • Miglioramenti sostanziali alla formula della serie LEGO

CONTRO

  • Doppiaggio in italiano deludente
  • Il sistema di potenziamento poteva essere più incisivo
  • Qualche problema tecnico abbastanza fastidioso