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Nintendo Switch 2 Welcome Tour, la recensione del tour interattivo di Nintendo Switch 2

Finalmente siamo in gradi di dirvi cosa nasconde questo tour interattivo dell'hardware di Nintendo Switch 2, ma soprattutto cos'è Nintendo Switch 2 Welcome Tour.

RECENSIONE di Marco Perri   —   09/06/2025
Nintendo Switch 2 Welcome Tour
Nintendo Switch 2 Welcome Tour
Nintendo Switch 2 Welcome Tour
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Va detto che recensire Nintendo Switch 2 Welcome Tour è l'esperienza nell'esperienza. Nintendo, probabilmente più e prima di tutte le altre, ha educato la sua utenza alle meraviglie dei giochi in bundle con la console. Wii Sports ne fu araldo, Nintendo Land (almeno in Europa) prese il testimone. Questi due furono i più palesi, ma abbiamo sterminati esempi di bundle nei dintorni del lancio nella storia di Kyoto, a partire dal NES per proseguire con il Super Nintendo. Welcome Tour si presenta nel modo meno corretto della storia dei Direct, raccontandosi come un libretto delle istruzioni interattivo apparentemente bellissimo finché non appare la scritta "Venduto separatamente".

E possiamo comprendere il senso commerciale e paradossalmente anche quello ludico, anche se è veramente complesso raccontarne il pedigree perché, a conti fatti, Welcome Tour è una linea videoludica che sta nel mezzo, tra un brutto videogioco che non vale il vostro tempo e un bel videogioco che ha uno spessore apprezzabile.

A passeggio tra gli hardware

Ci siamo divertiti con Welcome Tour, forse perché alla nostra generazione fa ancora festa ritrovarsi lì a competere per il record in minigiochi minimali. Il fatto che ci siamo divertiti, con e senza amici, ad avanzare in questo strano tour virtuale sopra a enormi pezzi e accessori della console, eppure rimane un viaggio un po' surreale, intenti a dover trovare tutti i timbri per avanzare nell'area successiva. I giapponesi sono fissati con i timbri, si sa; per chi apprezza questo aspetto della loro cultura, sappiate che sarà fondamentale entrare in questo tour virtuale con l'idea di mettersi lì, centimetro per centimetro, a ricercare le colonnine nascoste per ottenere questi timbri. L'operazione intrattiene inizialmente, ma il suo gradiente di divertimento va calando, hardware dopo hardware, in quanto il meccanismo ludico si esaurisce in fretta e il premio di avanzamento è più bloccante che rinvigorente.

Va detto che passeggiare e scoprire tutta la componentistica di Nintendo Switch 2 è un viaggio bello da vedere e sicuramente differente dal solito: l'esperienza di scoperta di curiosità, caratteristiche, nozioni e tecnicismi supera qualsiasi linea di demarcazione mai imposta da Nintendo, che si esibisce in un lungo filotto di nozionismo e palesamento del proprio nuovo mondo.

La prima classifica eShop di Nintendo Switch 2 ci mostra che anche i tutorial a pagamento vendono La prima classifica eShop di Nintendo Switch 2 ci mostra che anche i tutorial a pagamento vendono

In fondo, chi li conosce sa che Kyoto è sempre stata restia a condividere particolari elementi tecnici della propria offerta, ma con Nintendo Switch 2 la compagnia di Mario va in direzione opposta alla propria eredità filosofica e snocciola tutto senza alcun problema, senza vergogna, con tutta la consapevolezza dell'importanza di ciò che l'azienda ha appena messo sugli scaffali. Girerete tra Joy-Con 2, Pad Pro 2, corpo della macchina e altro, scoprendone dettagli e caratteristiche, testandoli e, in fondo, godendoveli tramite semplici esercizi di stile. Peccato che per vedere tutto Welcome Tour dobbiamo avere tutti gli accessori, anche quelli non contenuti nella confezione, ma questo è un tema di fondo abbastanza coerente - essendo di base un gioco esplicativo - con l'identità del software stesso.

Giochi e giochini

Veniamo al denso, al corpo del titolo, i suoi minigiochi che in realtà sono elementi dello stesso racconto. Che siano le maracas, il gioco dell'UFO, che sia trovare il pixel con le vibrazioni o colorare dentro i bordi, sparare ai palloni, giocare col microfono o indovinare il frame rate, ogni gioco ha un suo micro senso di esistenza informativa.

Nel mucchio ci sono minigiochi abbastanza telefonati ma graziosi, anche se ci metterete poco a prenderne le medaglie
Nel mucchio ci sono minigiochi abbastanza telefonati ma graziosi, anche se ci metterete poco a prenderne le medaglie

Nintendo vuole farvi testare, a proprio modo, tutta la tecnica e la tecnologia dietro Nintendo Switch 2. Questo approccio è veramente un incredibile unicum nella storia di Kyoto, che probabilmente mai come ora adora srotolare l'enorme lavoro di R&D portato avanti silenziosamente in questi anni.

Saremmo disonesti se vi dicessimo che sia noi, sia i bambini transitati nella stanza durante le prove, non abbiamo apprezzato tanti dei minigiochi proposti; il tema, come già sopra esposto, sta nella semplicistica gestione della profondità, che ci saremmo aspettati più vicina a un videogioco tradizionale che non a - per l'appunto - un libretto delle istruzioni interattivo. Nintendo Land, nella sua costruzione ludica, ha un approccio al minigioco molto più sfaccettato, multiforme, ludico e capace di raccontare emozioni anche nelle fasi più avanzate, mentre Welcome Tour si ferma un po' lì, nei dintorni dell'immediato, intrattenendo, strappando la risata o l'applauso quando si becca il punto in cui stanno vibrando i Joy-Con 2, o magari nel numero da circo, ma nulla di cui parleremo con gli amici tra qualche giorno.

L'approccio di Kyoto va veramente da un'altra parte: vuole farvi leggere, insegnarvi, vuole che rispondiate ai quiz e impariate tutta l'enormità dell'azienda alle spalle, ma nel farlo Nintendo non vuole che ci mettiate troppo a completare tutte le sfide di un minigioco.

Nella sua essenza minimale Welcome Tour ha un certo grado di tecnicismo che senza timidezza viene presentato al giocatore
Nella sua essenza minimale Welcome Tour ha un certo grado di tecnicismo che senza timidezza viene presentato al giocatore

Il gioco in cui, per mostrare il 4K, inseriscono tutto il primo livello di Super Mario Bros all'interno della TV, è pura consapevolezza storica, da applausi per l'idea e per l'esecuzione e rientra in questa palese mentalità quasi da museo, da raccolta di fotografie restaurate inserite in un contesto mai così tecnologicamente palese. Un contesto, però, che non si sbrodola nella tecnologia per pura esaltazione, in quanto filtrato attraverso uno scopo e una spiegazione attiva. Tutto ciò è molto più Nintendo di ciò che potreste pensare.

Conclusioni

Versione testata Nintendo Switch 2
Digital Delivery Nintendo eShop
Prezzo 9.90 €
Multiplayer.it
6.5
Lettori (8)
5.7
Il tuo voto

Dopo un po' di ore in compagnia di Nintendo Switch 2 Welcome Tour, possiamo finalmente provare a rispondere a una domanda molto importante: è o non è un gioco Nintendo? La risposta è si, senza dubbio, per tutto un insieme di parametri di storia, biografia, follia, autoreferenzialità oltre ogni limite e un pizzico di genialità minimale, quell'alone di videogioco acqua e sapone anni '80 che non ha altro scopo se non sfidarti a fare di meglio. Il problema, però, è che la profondità di Welcome Tour, nel suo non voler mai grattare la superficie, è bassa e, di conseguenza, poco rigiocabile. Un po' manifesto, un po' libro dei quiz, a tratti album delle figurine, spizzichi di citazioni dal passato, Welcome Tour è un video-gioco, uno di quei software educativi che intrattengono senza mai andare oltre. Vale i vostri 10€? Per la cura e la goliardia del design alle spalle, ci verrebbe da dire di si. Andava in bundle? Non sappiamo rispondere, perché questo software non ha un pubblico definito, quindi non sapremmo nemmeno dire se aveva senso includere un non-gioco come gioco in bundle. Probabilmente la risposta è che questo titolo andava venduto a parte, si, magari a meno o magari va bene così, in fondo ognuno ha una propria percezione del valore... è che andava forse raccontato e gestito diversamente in presentazione, per inquadrarlo all'interno di un target di pubblico più definito. Ma la verità è che ci siamo divertiti più del previsto, abbiamo letto e imparato, abbiamo conosciuto un lato molto spavaldo di Nintendo che ci ha fatto piacere vivere e che speriamo si ripresenti più e più volte nel corso del futuro.

PRO

  • Nintendo nella sua forma più tecnologicamente spavalda
  • Un racconto che sa di storia, modernità in una cornice minimale
  • La filosofia dietro ai minigiochi è coerente con il proprio scopo di esistenza

CONTRO

  • Poca profondità e una buona dose di ripetitività di fondo
  • Ovviamente, servono tutti gli accessori per poterlo completare
  • Complesso identificarne il pubblico al quale è indirizzato