Diana è in piena crisi. Il suo professore, che è anche il giudice di un concorso letterario per scrittori esordienti a cui ha partecipato, le ha detto che il suo romanzo manca di vita vissuta e non vincerà mai. Dove trovare l'ispirazione? Cercando nella sua cameretta, rinviene una cartolina lasciatale dalla nonna, che mostra Borgo Marina, un paese da sogno in cui la donna aveva lasciato il cuore e che descriveva come un luogo da favola.
Presa da una specie di raptus, Diana parte a bordo della sua Vispa (una Vespa) per andare alla ricerca di quella vita che non troverà mai davanti allo schermo di un computer; un luogo cui attualmente si può accedere solo passando da un tunnel ferroviario in disuso. Nel suo viaggio, la ragazza ha portato con sé ben poco: praticamente solo il vestito che indossa e la cronolente, un oggetto lasciatole sempre dalla nonna che consente di osservare il passato delle cose. Sarà lo strumento con cui indagherà su di una serie di furti avvenuti nel paese, che le daranno modo di conoscere gli abitanti del posto e di scoprire ciò di cui ha davvero bisogno.
Questa è, a grandi linee, la premessa narrativa di On Your Tail, titolo primo dello studio di sviluppo italiano Memorable Games, ex MixedBag. Stiamo parlando di un'avventura narrativa colorata e rilassante, che ci invita a vivere insieme a Diana le meraviglie di un paese fantastico, ispirato di suo a uno reale, Vernazza, in Liguria, di cui riprende moltissimo i colori delle case e in parte anche la morfologia urbana.
Minigiochi
Appena entrata a Borgo Marina, Diana finisce in mezzo a un mistero che farà da ossatura all'intera esperienza: una serie di furti di cui non si comprendono le motivazioni. Di fatto la ladra è la prima persona che la nostra avrà modo di incrociare, che le farà avere un incidente con la Vispa. Soccorsa da uno dei derubati, che la porta a casa sua per farla riprendere, Diana finisce per assumere il caso e mettersi sulle tracce della ladra. Contemporaneamente, però, vuole vivere Borgo Marina al massimo delle sue possibilità.
Alla lunga On Your Tail è soprattutto una raccolta di mini giochi collegati dal paese che li ospita. Ce ne sono per guadagnare soldi, per svolgere indagini, per interrogare dei sospettati, per pescare o, semplicemente, per divertirsi e socializzare con alcuni degli abitanti del posto (con cui si possono costruire anche delle relazioni romantiche). Quindi, preparatevi a girare incessantemente per Borgo Marina per svolgere giornalmente tutte le attività disponibili o, più semplicemente, quelle di cui ci si vuole occupare. Ad esempio già nella casa di Diana si può cucinare, tramite un minigioco di abilità che richiede di preparare la ricetta selezionata usando i diversi strumenti necessari e dosando al meglio gli ingredienti; recandosi a una fattoria si può aiutare il contadino a raccogliere ortaggi, uova e limoni tramite un minigioco di abilità; inseguendo la ladra se ne devono ricostruire le mosse sulle varie scene in cui è stata coinvolta, trovando prima degli indizi con la cronolente, quindi mettendoli nell'ordine giusto.
Ogni minigioco fa storia a sé e ha obiettivi differenti, entrando in rapporto con altri sistemi. Ad esempio, ottenuti dei soldi si possono acquistare oggetti cosmetici dai negozi, come vestiti, poster da appendere in camera e così via, o altri che sbloccano delle funzioni di gioco, come una canna da pesca, di cui non è necessario spiegare l'utilizzo, un telefono, che consente di chiamare gli amici direttamente da casa, dei libri che, quando letti, danno delle nuove abilità (come quella di navigare), aggiungono ricette cucinabili e altro ancora. Inoltre, ci sono alcune attività slegate dai minigiochi, come fare fotografie per partecipare a una specie di concorso organizzato dal fotografo locale, o consegnare pacchi recandosi agli indirizzi indicati, pensati appositamente per farci girare Borgo Marina in lungo e in largo.
Volendo si può anche semplicemente andare in spiaggia per prendere il sole o fare una nuotata (solo dopo aver indossato un costume acquistato lavorando), guardare le stelle cadenti da un materasso posto sul tetto di casa, andare a fare un giro in barca e altre cose del genere, il tutto sempre stree-free, per così dire, visto che tutti i giorni si possono svolgere (quasi) tutte le attività, così da conoscere meglio il paese, i suoi abitanti e fare gli acquisti che si ritengono necessari, nell'ordine che si vuole (in realtà delle spinte a comprare delle cose prima delle altre ci sono, ma non si viene mai penalizzati non facendolo subito).
No stress
Da questo punto di vista On Your Tail non mette mai fretta al giocatore, invitandolo a vivere l'avventura come se fosse davvero una persona in vacanza in cerca di ispirazione. Certo, per mandare avanti la storia bisogna svolgere alcuni compiti specifici, che sbloccano poi altre situazioni, ma in linea di massima si passa la maggior parte del tempo a vivere il paese. Forse anche troppo, verrebbe da dire parlando dell'unico vero problema del gioco.
Per andare da una parte all'altra si muove direttamente Diana, inquadrata in terza persona, che deve raggiungere fisicamente i luoghi che vuole visitare. Borgo Marina non è grandissima: più che altro possiamo considerarla un piccolo dedalo formato da edifici bassi e coloratissimi. Il problema è che nel corso del gioco la percorreremo da una parte all'altra più e più volte, spesso anche nella stessa giornata (ogni giorno le attività si resettano e diventano ripetibili). Insomma, c'è parecchio backtracking, favorito anche dalla mancanza di indicazioni sulla mappa integrata nel gioco, dove vengono mostrate solo le tracce (le attività principali da seguire per far evolvere le varie trame e sotto trame) e la posizione di alcuni minigiochi. Una legenda più ricca non gli avrebbe fatto davvero male. Certo, non è un difetto che compromette completamente l'esperienza, ma può creare un certo senso di ripetitività alla lunga.
Stile ligure
Dal punto di vista estetico, On Your Tail è davvero riuscito. I personaggi sono tutti animali antropomorfi (gli amanti dei furry saranno contenti), realizzati con grande cura, mentre Borgo Marina è stata progettata con un gusto incredibile, in particolare a livello cromatico, tanto da risultare piacevole da osservare, pur a fronte di una certa stilizzazione dei vari elementi che la compongono.
In effetti appena entrati in gioco è bello anche solo passeggiare per le vie del paese e bussare alle porte per parlare con gli abitanti. Vedere dettagli come le targhe delle strade, l'edificio delle poste, o luoghi e figure riconoscibili della nostra cultura fa il resto. Fa anche riflettere su quanto poco sia stata sfruttata l'Italia nei videogiochi, al di là delle città d'arte più famose. Qualche parola la merita anche la colonna sonora, pensata anch'essa per trasmettere un senso di rilassatezza generale, che dopo il rumore e la furia di tanti altri giochi proprio male non fa. Anzi, è quasi dolce naufragare in questo mare. Simpatiche anche le voci dei personaggi. In realtà sono muti, ma ogni tanto si lasciano scappare qualche parola italiana che fa colore.
Conclusioni
On Your Tail è il gioco di cui si può avere bisogno senza rendersene conto. È un'avventura rilassante e colorata, bella nell'accezione più pura del termine, che invita a visitare un luogo, dandoci delle attività da svolgere per viverlo al meglio. Certo, alcuni minigiochi sono più riusciti di altri, com'è normale che sia, e forse c'è un po' troppo backtracking, ma in generale risulta essere un'esperienza davvero riuscita e coinvolgente, cui si torna volentieri fino alla conclusione della storia. Una bella vacanza insomma, che va vissuta come tale per trarne il massimo.
PRO
- Borgo Marina è costruita in modo incantevole
- Tanti minigiochi riusciti
- La storia coinvolge fino alla fine
CONTRO
- Un po' troppo backtracking
- Qualche minigioco sottotono