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Provata la modalità Battle Royale su Fortnite

Epic Games lancia il guanto di sfida a Playerunknown's Battlegrounds. Abbiamo per le mani un degno contendente?

PROVATO di Tommaso Valentini   —   10/10/2017
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Playerunknown's Battlegrounds è un successo incredibile, tanto che sono ormai più di tredici milioni i giocatori che, regolarmente, ne infestano i server. L'idea alla base di PUBG non è però totalmente originale e deriva da quel Battle Royale che già diversi anni fa proponeva uno scontro all'ultimo sangue su un'isola e con armi di fortuna. La cosa ancor più curiosa del progetto è che tutto questo clamore nasce da una produzione ancora in Early Access e venduta a circa trenta euro, carica di problemi di ottimizzazione e dai ritmi particolarmente lenti, dove il camping la fa da padrone. Ma allora da dove arriva tutto questo successo? Dalla moda principalmente, da un tam tam mediatico che spinge sempre più giocatori a voler provare ciò che streamer e youtuber stanno utilizzando al momento ma anche dall'unicità del titolo in campo videoludico, questo almeno fino ad oggi. Era scontato che prima o poi qualcuno avrebbe preso ispirazione dall'idea e avrebbe cercato di gettarsi in quello stesso segmento di mercato, riuscendo magari a migliorare l'idea aggiungendoci qualche feature nuova ed interessante. Fortnite non è ancora a questo livello, certo, ma dopo aver passato diverse ore sui server ufficiali possiamo tranquillamente dire che un degno erede sta comparendo all'orizzonte e i ragazzi di Bluehole dovrebbero iniziare a preoccuparsi.

Ne resterà soltanto uno

L'idea alla base della nuova modalità di Fortnite, chamata Battle Royale, è la stessa di Playerunkown's Battlegrounds: 100 giocatori completamente disarmati vengono paracadutati su un'isola dispersa nell'oceano e una volta toccato terra dovranno cercare di eliminare gli altri 99 contendenti sfruttando ciò che troveranno nelle casse sparse per l'isola. Il concetto come vedete è il medesimo, così come è identica l'idea della stanza preparatoria pre-lancio e il metodo di approccio all'isola. Certo, al posto di un aereo abbiamo un pullman volante spinto da un paio di razzi ma la solfa non cambia di una virgola. A questo punto c'è chi urlerà allo scandalo, chi non vorrà degnare Fortnite di una prova perché è un clone spudorato del suo titolo del momento ma fidatevi se vi diciamo che le due produzioni riescono a offrire un'esperienza parecchio differente. Innanzitutto, pur sfruttando l'Unreal Engine, l'impatto grafico di Fortnite spiazza per le scelte cromatiche, con palette luminose e brillanti. La luminosità è infatti un elemento importante da prendere in considerazione visto che, soprattutto su console, la possibilità di vedere un giocatore a decine di metri di distanza resta uno dei cardini di tutto il gameplay. Il gioco appare quindi nitido, con bordi ben delineati e senza un eccessivo fogliame a mettere i bastoni tra le ruote ai giocatori. Diventa così molto più difficile nascondersi e appostarsi, evitando quei tediosi minuti in cui non succede sostanzialmente nulla nell'attesa che la bolla (presente anche qui sotto forma di tempesta) si restringa. Non è inoltre possibile sdraiarsi, altro elemento che rende i bersagli estremamente più facili da colpire. Basterebbero questi cambiamenti per far capire quanto sia differente il ritmo di gioco, decisamente più alto e adrenalinico di quanto visto su Playerunkown's Battlegrounds, con partite che, mediamente, si concludono ad una velocità superiore divenendo fruibili anche per chi ha solo una quindicina di minuti liberi da dedicare al titolo. Manca ancora purtroppo tutto il discorso delle ricompense di fine missione, per match che restano fini a loro stessi. Basterebbe uno shop interno con microtransazioni ed oggetti da acquistare con valuta in game, qualcosa insomma che possa giustificare la permanenza sui server, oltre alle mere classifiche.

Ancora tante mancanze

Ci sono però anche tanti altri elementi che la Battle Royale di Fortnite è andata a sacrificare, o che almeno non possiede al momento, alcuni dei quali anche piuttosto importanti. Innanzitutto mancano completamente i veicoli da guidare, che in Playerunknown's in realtà danno molta profondità in più e anche tutta la gestione dell'inventario è semplificata enormemente. Non è possibile infatti equipaggiarsi con armature o vestiti, così come non si possono modificare le armi che troveremo. Fortnite vuole mettere la praticità al primo posto lasciando che i giocatori imparino a sfruttare al meglio ciò che la sorte dona loro. Potrete così trovare fucili a pompa, mitragliatori, pistole e lanciarazzi ma sarà solo la rarità dell'arma a fare la differenza su danno e portata, una scelta comprensibile ma che non riusciamo ancora ad apprezzare a fondo. Il time to kill è rapido e al posto dei painkiller troviamo pozioni per l'armatura che proteggono i nostri punti ferita per un ammontare di danni limitato. Per ciò che concerne le cure invece è possibile recuperare per la mappa i bendaggi che ripristinano la vita solo fino al 75%, altra scelta che accorcia la possibilità di restare vivi a lungo. Non si parla solo di mancanze però visto che Battle Royale offre anche diverse trovate geniali che lo potrebbero renderlo sulla distanza addirittura superiore al diretto concorrente. Tutta la parte della costruzione delle strutture di Fortnite della campagna PvE torna anche in questa modalità ed è così possibile erigere fortificazioni improvvisate, edifici, barriere e ripari, con il top del divertimento raggiungibile quando si gioca coordinati in gruppo. C'è inoltre la possibilità di piazzare trappole per la mappa e attirare i nemici in pericolose imboscate, il tutto farcito da una distruttibilità totale che non si può proprio non premiare. Ogni singolo muro o elemento dello scenario può essere fatto a pezzi aprendo linee di tiro nuove e, di fatto, rendendo ogni scontro differente da quello precedente. In Fortnite si sfrutta inoltre molto di più la verticalità per un gameplay sicuramente più dinamico e divertente rispetto a quello del concorrente, forse meno ricercato o realistico ma comunque di assoluto valore.

Provata la modalità Battle Royale su Fortnite

La modalità Battle Royale di Fortnite è ancora ai banchi di partenza ma siamo sicuri che con la giusta dose di attenzioni potrebbe diventare uno degli elementi cardine per la produzione. Sono già sette milioni i giocatori attirati sui server con questa trovata e visto il buon successo, ma soprattutto la gratuità dell'offerta, il supporto sarà continuo e duraturo. Fino a quando i survival game di questo tipo resteranno sulla cresta dell'onda potete stare sicuri che Epic Games farà di tutto per accaparrarsi il più alto numero di utenti, in una lotta contro la concorrenza in cui saranno proprio i giocatori a trarne i maggiori benefici. La guerra contro Playerunknown's Battleground è appena iniziata e siamo molto curiosi di vedere chi ne uscirà vincitore.

CERTEZZE

  • Gratuito
  • Possibilità di costruire velocemente qualsiasi tipo di struttura
  • Partite molto più veloci e adrenaliniche

DUBBI

  • Mancano ancora tanti elementi importanti
  • La qualità del gunplay è sicuramente inferiore alla concorrenza
  • L'idea non è proprio originale...