Fortnite è partito in sordina, all'ombra di quel colosso chiamato Playerunknown's Battlegrounds con le accuse di essergli un semplice clone. Una scopiazzatura di un genere nuovo che per molti avrebbe avuto le gambe corte e un futuro in salita. Oggi le cose stanno invece rivelandosi l'opposto, con Epic talmente tanto interessata a sviluppare il proprio Battle Royale da tagliare i rami secchi e chiudere altri progetti meno di successo. Paragon ad esempio vedrà i suoi server spegnersi definitivamente e gli sviluppatori impegnati sul titolo verranno dirottati tutti sul simulatore di sopravvivenza più visto su Twitch. Playerunknown's Battlegrounds ha saputo mantenere la leadership incontrastata per diverso tempo, ma gli aggiornamenti e gli update per il gioco sviluppato da PUBG Corporation non riescono proprio a mantenere la stessa frequenza di quelli di Fortnite, che invece continua a mutare settimana dopo settimana tra le mani dei propri sostenitori. Oggi vogliamo dunque dare uno sguardo più da vicino a tutti i cambiamenti che nel corso degli ultimi mesi sono arrivati sui server di gioco e cercare di capire quale sia la strada intrapresa da Epic per portare a sé tutto il pubblico dei Battle Royale, prima che qualche grossa compagnia ci si butti a testa bassa cambiando nuovamente gli equilibri.
Tutto gratis!
Alla base del successo di Fortnite resta indubbiamente la gratuità. La possibilità di entrare in partita dopo un semplice download, la disponibilità su Playstation 4 e Xbox One del titolo e l'estrema immediatezza nel gameplay sono tutti fattori che hanno impattato pesantemente sulla community, avvicinando probabilmente anche una grossa fetta di giocatori più giovani. Se pensiamo solo a come era Fortnite qualche mese fa vediamo quanto Epic stia lavorando sul titolo. La modalità PvE Salva il Mondo alla fine si è rivelata solo marginale rispetto a Battaglia Reale che continua a ricevere pesanti aggiornamenti, e se Playerunknown's Battlegrounds cerca di controbattere presentando una nuova mappa desertica, Epic decide di seguire una strada diversa migliorando e perfezionando quello che già c'è, senza bisogno di disorientare o dividere eccessivamente la propria community. È così che la vecchia mappa di Fortnite muta e cambia, non solo visivamente ma anche strutturalmente. Se è un po' che non giocate, infatti, vi troverete spaesati inizialmente salvo poi capire che le nuove modifiche hanno solo reso ancora più intrigante il titolo. Le zone di interesse e le città sono quasi raddoppiate rispetto a qualche mese fa e ora tutto il sistema di drop è stato rivisto. Sono state aggiunte nuove armi, la minigun è arrivata sui server proprio in questi giorni pronta ad abbattere le costruzioni dei vostri avversari in un baleno, ed è in dirittura d'arrivo un cambiamento massiccio anche a tutto il sistema di mira.
C'è da dire che le aggiunte contenutistiche resteranno sui server a tempo indeterminato mentre invece, per ciò che concerne i bilanciamenti, questi potrebbero sparire e non tornare più, una dimostrazione ulteriore della fase embrionale di questo titolo. Fortnite è uno sparatutto in divenire e accedervi ora significa solo avere per le mani un giocattolo che continua a cambiare patch dopo patch, le cui basi rimangono le medesime ma che nel dettaglio continua a rinnovarsi. Scendere con il deltaplano in una delle nuove location, ad esempio, significa avere nuovi posti da esplorare, nuove strategie da mettere in atto e l'improvvisazione prende il sopravvento, soprattutto se siete novizi. Ma Fortnite sta crescendo bene anche per i veterani, per chi ci passa numerose ore al giorno e che continua a sperimentare e a impratichirsi con le costruzioni. Purtroppo sono ancora poche le trappole presenti durante gli scontri PvP e non ci dispiacerebbe vedere maggior fantasia anche da questo punto di vista. Le aggiunte un po' fuori dalle righe come il cespuglio che permette di nascondervi alla vista o anche la granata ballerina, portano quel caos e confusione su schermo indispensabile per fare in modo che ogni partita risulti sempre diversa dalla precedente.
Non solo uno contro tutti
Punto di forza di Fortnite al momento è anche la capacità di saper mettersi in gioco provando idee alternative. Non sono infatti poche le modalità speciali viste negli ultimi mesi, e se lo scontro 50 vs 50 ci aveva divertito senza però esaltarci completamente, le nuove battaglie tra cecchini ad esempio hanno dimostrato che le variazioni sul tema possono arrivare. Siamo molto curiosi comunque di capire dove voglia andare a parare Epic perché se è vero che la varietà fa bene, i MOBA ci hanno insegnato che anche solo con una mappa si può sopravvivere alla grandissima e creare una community forte e fedele. Spiace che le modalità, invece di restare sui server, vengano via via cancellate per lasciare spazio a quelle nuove, utile per raccogliere dati e feedback velocemente ma un peccato per chi, a quelle modalità poi ci si affeziona. In questi mesi Epic ha dato quindi l'impressione di voler dare una voce importante alla propria community senza spremerla eccessivamente in termini monetari. Se è vero che a Fortnite potete giocare in maniera gratuita e senza alcun malus di sorta, il titolo vi offre anche la possibilità di spendere qualcosa in micro transazioni e il Pass Battaglia è un'idea che francamente ci è piaciuta.
Per circa 10 euro, potete quindi portarvi a casa il pass per la seconda stagione che vi garantirà dopo la spesa iniziale non solo di rientrare in possesso di tutti i V-Bucks spesi per l'acquisto, ma anche di guadagnare skin per armi, personaggi e ombrelli altrimenti non ottenibili. Fino al 20 febbraio c'è così la possibilità di prendere personalizzazioni a tema medioevali e da discoteca per i vostri soldati, oltre a una valanga di emoticon e animazioni, più un bonus permanente al guadagno di punti esperienza. La gestione attuale dei livelli vuole infatti che l'esperienza di gioco vi garantisca una stella con ogni passaggio di grado e una volta ottenute dieci stelle arriverete a superare un livello di battaglia. In questo modo si crea un circolo vizioso che vi porta a continuare a giocare, un sistema di progressione indubbiamente lento ma comunque costante e con obiettivi ben precisi. Se avete lasciato indietro Fortnite e volete dargli una seconda possibilità fine febbraio potrebbe essere un buon momento, con la stagione tre alle porte e tante altre novità in arrivo.
Fortnite non è riuscito da subito a far breccia nel cuore dei videogiocatori ma con il tempo ha saputo ritagliarsi una buona fetta di sostenitori, tanto da arrivare a giocarsela ad armi pari con PUBG. Epic sta continuando a buttare benzina nel serbatoio con nuove modalità, ritocchi alla mappa, bilanciamenti alle armi e nuove skin ed è solo il primo passo verso un supporto che sembra essere davvero pesante. In tutto questo poi c'è anche la modalità Salva il Mondo da non sottovalutare, che potrebbe regalarvi diverse gioie e tante ore di svago quando diventerà completamente gratuita nel 2018. Noi attendiamo questo momento con trepidazione e continueremo a seguire il titolo molto da vicino.
CERTEZZE
- Tanti nuovi aggiornamenti gratuiti
- Nuove modalità temporanee da testare
DUBBI
- Vorremmo una maggior varietà di armi e trappole!
- Si sente il bisogno di una nuova mappa?