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Animal Crossing: New Horizons provato in esclusiva italiana

Abbiamo provato Animal Crossing: New Horizons, vivendo i primi momenti del viaggio e scoprendo qualcosa in più delle fasi avanzate dell'attesa esclusiva per Nintendo Switch

PROVATO di Vincenzo Lettera   —   20/02/2020

Ogni capitolo di Animal Crossing inizia puntualmente con un interrogatorio. "Come ti chiami?", "Quando è il tuo compleanno?", "Che ore sono?", "In che città stai andando?". Animal Crossing: New Horizons fa però al giocatore una nuova domanda: "Che oggetto porteresti su un'isola deserta?". Trattandosi di Animal Crossing, è ovviamente l'incipit di una gag. E anche di queste il gioco ne ha a profusione, mettendo continuamente allegria e rubando sorrisi scemi a ogni dialogo tra i personaggi. Perché se il cambio di ambientazione assicura che New Horizons non si riveli un semplice copia-incolla dei passati episodi, la prima ora passata col gioco Nintendo è il più caldo e familiare degli abbracci per chi ha speso centinaia di ore ad acchiappare insetti, ammobiliare casa e pagare il pizzo a un procione troppo attaccato ai soldi.

In concomitanza con il Direct dedicato al gioco, abbiamo visitato in esclusiva italiana gli uffici di Nintendo of Europe per provare Animal Crossing: New Horizons e approfondire alcuni aspetti che erano ancora poco chiari, scoprire le fasi più avanzate dell'esperienza e provare con mano quella che ha tutte le carte in regola per essere la prossima grande hit per Nintendo Switch.

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Scelta dell'isola e personalizzazioni

Come già accaduto con New Leaf, buona parte del fascino e delle novità di Animal Crossing: New Horizons è strettamente legata alla sua nuova ambientazione. Certo, la serie ha giocato con l'idea di visitare isole deserte fin dal primissimo capitolo per Nintendo 64 (o GameCube da noi), ma mai è stato un elemento così caratterizzante per l'intera esperienza. Creato il proprio alter-ego e sistemati i convenevoli con l'agenzia Nook Inc., bisogna decidere l'isola in cui andare ad abitare. È una prima e importante scelta da non prendere sottogamba. Una delle novità è infatti la possibilità di scegliere se abitare nell'emisfero settentrionale o in quello meridionale del pianeta, cosa che ovviamente influenza lo scorrere delle stagioni nei mesi dell'anno. Per un'esperienza più immersiva, il gioco suggerisce caldamente di selezionare l'emisfero in cui ci si trova nella vita reale, ma se volete provare l'ebbrezza di festeggiare il Natale in piena estate o fare un pupazzo di neve nel mese di luglio, il gioco non lo vieta.

Selezionato l'emisfero, viene poi chiesto di scegliere tra quattro diverse isole, ma anche se si differenziano l'una dall'altra, queste isole sono tutte piuttosto equilibrate: ognuna ha un'area delimitata da un fiume e alcune zone sopraelevate che non è possibile raggiungere se non si dispone di uno scalino. Per poter esplorare l'isola nella sua interezza bisognerà quindi rimboccarsi le maniche per ottenere un'asta, dei ponti o delle scale, ma più avanti nel gioco sarà possibile personalizzare liberamente la tipologia di terreno, creare strade, costruire (o rimuovere) rilievi, oppure scavare per formare ruscelli e piccole cascate. Insomma, se New Leaf non aveva fatto in tempo a essere influenzato appieno dal clamoroso boom di Minecraft, è chiaro che il team di sviluppo non ha potuto ignorare certe convenzioni che il genere sandbox ha assorbito nell'ultimo decennio.

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Le fasi iniziali dell'esperienza offerta da Animal Crossing: New Horizons sono assai familiari: si arriva nel nuovo posto, si fa la conoscenza degli altri abitanti, si prende possesso della propria tenda e, pian piano, si comincia a collezionare, sperimentare e interagire con oggetti, gadget, strumenti e creature. Il tutto mentre si cerca di abbellire la propria casa, partecipare alle attività sociali ed estinguere i propri debiti con Tom Nook. Ma mentre in New Leaf le prime ore erano soverchianti e forse un po' confuse nelle attività da portare a termine, il nuovo Animal Crossing si assicura che il giocatore abbia costantemente sott'occhio una lista di cose da fare, piccoli obiettivi facoltativi e attività da portare a termine in cambio di Miglia di Nook, una nuova valuta che si affianca alle Stelline per acquistare nuovi oggetti esclusivi, arredamenti o ticket per visitare isole lontane.

Si viene costantemente premiati per le più piccole attività, dalla raccolta di un certo numero di conchiglie al piantare fiori e levare erbacce, passando per il semplice chiacchierare con gli altri abitanti dell'isola. È una soluzione più focalizzata, che non snatura l'esperienza della serie rendendola troppo lineare, ma che comunque permette a chi gioca (e magari è al suo primo Animal Crossing) di avere sempre qualcosa che lo premia o lo tiene impegnato. Almeno finché non avrà preso dimestichezza con tutte le possibilità offerte dall'isola e dai suoi abitanti, potendo così proseguire a briglie sciolte.

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L'evoluzione dell'isola-città

Fin da subito si viene equipaggiati con un Nook Phone personale, un dispositivo che si espande nel corso dell'avventura e che permette di accedere ad applicazioni come una fotocamera, una mappa o una lista di ricette per il crafting. Dopo appena una quarantina di minuti di gioco, poi, si viene introdotti al tavolo da lavoro Fai da Te con cui è possibile utilizzare rametti, conchiglie e altri materiali trovati in giro per l'isola allo scopo di costruire ornamenti oppure oggetti utili come il retino e la canna da pesca. Ed è a quel punto che Animal Crossing: New Horizons promette di aprirsi, proponendo un continuo mix di elementi familiari e situazioni nuove, espandendosi via via fino a portare quella che è inizialmente un'isola deserta a diventare un piccolo villaggio non troppo diverso da quello dell'originale Animal Crossing.

Fino a oggi non era affatto chiaro in che modo si sarebbe sviluppato New Horizons nelle fasi più avanzate del gioco, e soprattutto in che modo avrebbe inserito in un'isola deserta strutture come il Museo o i diversi negozi. Pare invece che l'evoluzione dell'isola andrà di pari passo con la crescita dei suoi abitanti: nel corso del proprio soggiorno nuovi residenti vi verranno ad abitare, magari perché li avete invitati voi o perché avete messo un'abitazione in vendita, oppure perché sono letteralmente naufragati in riva al mare e avranno bisogno di cure.

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Come da tradizione, estinguendo i debiti con Nook si potrà espandere la propria casetta, ingrandendola e aggiungendo nuove stanze e nuovi piani. E a un certo punto verranno aperti i primi negozi, la sartoria e il Museo dove collezionare e vedere esposti insetti e fossili rari. Anche in New Horizons capiterà di imbattersi in turisti di passaggio, ma stavolta oltre a raccontare le proprie storie o fare commenti sull'isola potrebbero regalarci vestiti esclusivi ispirati alle diverse culture e i paesi del mondo, come kimono o abiti peruviani.

Non ci è stato detto quanti abitanti potranno vivere contemporaneamente sull'isola, ma a giudicare dalle icone e dagli spazi vuoti nel menù potrebbero addirittura avvicinarsi alla ventina (quasi il doppio di quelli di New Leaf). Questo vuol dire che tra nuovi edifici, abitanti e visitatori di passaggio, l'isola deserta potrebbe nel tempo trasformarsi in un centro vivace e pieno di attività in ogni angolo della mappa. E per chi volesse prendersi una pausa di relax, sarà sempre possibile spendere dei ticket per visitare altre piccole isole deserte, posti misteriosi che nascondono rari esemplari di insetti, piante e frutti, o permettono di fare strani incontri.

Feng Shui

Arredare la casa è da sempre una delle attività più divertenti e importanti di Animal Crossing, e in New Horizons Nintendo ha messo a disposizione nuovi strumenti per rendere più semplice personalizzare l'abitazione con oggetti e design, sia dentro le stanze che fuori alla casa. In particolare si avranno più opzioni per ruotare la telecamera, un'interfaccia menù più intuitiva e la possibilità di selezionare e spostare più oggetti contemporaneamente. Comodo, no?

Eventi e stagioni

Chi ha giocato alla serie sa che parte del fascino della serie risiede nei numerosi eventi che seguono il calendario reale, e Animal Crossing: New Horizons non farà differenza. In certi giorni del mese si terranno tornei di pesca o di raccolta degli insetti, sfide in giro per l'isola, concerti e festival di vario tipo. Una novità riguarderà però quelle festività stagionali che solitamente permettono di ottenere oggetti esclusivi e abbellimenti speciali per l'isola. Eventi come il periodo natalizio, il Giorno del Coniglio, Halloween o il giorno del Ringraziamento verranno aggiunti di volta in volta attraverso aggiornamenti gratuiti. Per Nintendo si tratta di un modo per evitare che i giocatori accedano a questi eventi in anticipo semplicemente cambiando il calendario della console (e finendo così per rovinare la sorpresa agli altri), ma ovviamente è anche una soluzione che permette alla compagnia giapponese di introdurre eventi inediti o alterare quelli passati in modo da sorprendere costantemente gli appassionati.

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Il primo aggiornamento gratuito sarà pubblicato proprio al lancio del gioco e introdurrà il Giorno del Coniglio in vista delle festività pasquali, mentre l'inizio della primavera assicurerà che già dal primo giorno si venga accolti con ciliegi in fiore. L'isola si trasformerà letteralmente a seconda delle stagioni, dei festival, dell'ora del giorno e delle condizioni meteorologiche, passando dal bianco innevato dell'inverno ai colori caldi dell'autunno, dagli avvolgenti colori del tramonto in estate al buio spaventoso di una notte piena di fantasmi. La telecamera può essere poi allontanata per avere una prospettiva dall'alto più tradizionale, oppure avvicinata come in New Leaf per poter scorgere il cielo all'orizzonte e godersi le stelle cadenti o l'aurora boreale.

NookLink: Design dal passato

Sebbene non sia possibile trasferire tutti gli oggetti collezionati anni fa in Animal Crossing: New Leaf all'interno di New Horizons, una delle funzioni della Nintendo App su mobile si chiamerà NookLink e permetterà - attraverso il sistema di Codici QR - di recuperare quantomeno i design creati in New Leaf e Happy Home Designer per Nintendo 3DS. Non sembra inoltre sia prevista una vera integrazione con Animal Crossing: Pocket Camp per mobile, ma a cavallo dell'uscita del gioco verranno organizzati piccoli eventi e iniziative crossover per promuovere l'uscita di New Horizons, in maniera simile a quanto già visto con altri giochi mobile come Super Mario Run o Fire Emblem Heroes.

Il multiplayer e le sue tante facce

In ultima battuta, la presentazione di Animal Crossing: New Horizons ci ha permesso di capire meglio come funzionerà la componente multigiocatore, con diverse possibilità e limitazioni a seconda che si giochi online o offline, sulla stessa console oppure utilizzando due o più Switch.

Ogni console può avere una singola isola e a ogni profilo utente può essere associato un singolo personaggio, fino a un massimo di 8 profili. In locale è possibile giocare contemporaneamente fino a 4 giocatori per volta (ognuno con il suo Joy-Con o Pro Controller) utilizzando un particolare Leader System, per cui in ogni momento il gruppo ha un leader, mentre gli altri giocatori sono temporaneamente dei "follower". Oltre a guidare il gruppo, il leader è l'unico che può conservare nel proprio inventario gli oggetti raccolti, mentre se gli altri giocatori raccolgono oggetti, questi finiranno direttamente nel Box Oggetti e potranno poi essere recuperati successivamente. È una regola un po' macchinosa, ma quantomeno è possibile in ogni momento passare il ruolo di leader da un giocatore all'altro.

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Invece, se si gioca online - o se ogni giocatore ha una sua console - l'esperienza multiplayer esprime il massimo potenziale, con la possibilità di avere sulla stessa isola fino a un massimo di 8 giocatori. Anche qui ci sono alcune restrizioni: per visitare l'isola di un amico bisogna essere invitati, e quindi il giocatore che ospita deve necessariamente essere collegato (in alternativa si possono sempre inviare messaggi di posta agli amici offline). Si può invitare un'altra persona se questa è presente nella propria lista amici o se questa persona conosce una password temporanea, ma per evitare sorprese spiacevoli non è possibile visitare le isole di perfetti sconosciuti. Inoltre, solo i giocatori registrati come "Migliori amici" possono avere pieno accesso a oggetti potenzialmente distruttivi come la pala o l'ascia (perché insomma... amici va bene, ma la mia isola non si tocca).

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Dopo aver assistito alla presentazione di Animal Crossing: New Horizons e aver provato la prima oretta dell'avventura, l'impressione è chiaramente quella di aver scalfito solo la superficie. Il gioco Nintendo introduce nuove idee e meccaniche, pone l'enfasi sul cambio di location, ma allo stesso tempo ci dà l'idea di voler prendere il meglio di New Leaf per liberarsi dagli elementi meno essenziali e le sperimentazioni meno riuscite. Adesso ci siamo fatti un'idea un po' più chiara di come dovrebbe evolvere l'esperienza man mano che si gioca, eppure abbiamo lasciato la sede di Nintendo con l'impressione che ci siano ancora tante cose da scoprire, sorprese piccole e grandi che ci verranno svelate, in pieno stile Animal Crossing, a piccole dosi, giorno per giorno, in quella che diventerà ancora una volta la nostra seconda casa.

CERTEZZE

  • Promettente la progressione dell'isola nelle fasi avanzate
  • Tenero, divertente e splendido da vedere
  • Nuove opzioni e funzionalità per arredare casa
  • I neofiti di Animal Crossing si preparino a una sorpresa continua

DUBBI

  • Gli oggetti rari e speciali saranno tanti (e vari) quanto in passato?
  • Alcune opzioni multiplayer un po' limitanti
  • All'inizio sentiremo la mancanza dello StreetPass