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ARC Raiders: cosa sappiamo del nuovo e spettacolare sparatutto cooperativo di Embark

Tra i tanti reveal dei The Game Awards, uno dei più interessanti è stato ARC Raiders: un free to play sviluppato da un team composto da ex DICE: ecco cosa sappiamo.

ANTEPRIMA di Aligi Comandini   —   11/12/2021

Si posson dire molte cose dei The Game Awards e non tutte necessariamente positive, ma è innegabile che si tratti di uno show capace di attirare l'attenzione di milioni di persone e, di conseguenza, un fantastico palcoscenico per il reveal di un nuovo videogioco o la ricomparsa di un titolo già annunciato. Ormai sorretto da una rete di contatti enorme, il buon Geoff Keighley ha di volta in volta ottenuto annunci sempre più significativi con cui infiocchettare la sua creatura e quest'anno ha sorpreso con un'edizione più ricca del previsto. Tra le novità (più o meno, dato che la sua esistenza era già nota), uno dei video più impressionanti è arrivato da un team freschissimo, seppur composto da veterani: si parla di ARC Raiders: sparatutto in terza persona che, oltre a vantare un comparto tecnico in grado di far impallidire molti tripla A, è riuscito a catturare molti amanti dell'azione con il suo gameplay caotico e spettacolare.

Ma come avranno approcciato gli Embark (una squadra composta da ex sviluppatori di DICE e capeggiata da Patrick Söderlund) il mondo degli shooter free to play? E con che formula vogliono conquistare il mercato? Abbiamo tentato di capirlo raccogliendo tutte le informazioni disponibili.

Un gameplay esplosivo

ARC Raiders: Celeste, uno degli NPC principali, in posa
ARC Raiders: Celeste, uno degli NPC principali, in posa

Al momento risulta piuttosto difficile capire esattamente come verrà strutturato ARC Raiders. A una prima occhiata l'opera di Embark sembra essere una sorta di Earth Defense Force con alle spalle finalmente valori produttivi di alto livello (è in sviluppo dal 2018 dopotutto), in cui gruppi di umani vestiti come se fossero usciti da un film di fantascienza anni '80 se la vedono contro pericolosissime creature meccaniche chiamate, appunto, ARC.

Persino la narrativa del gioco sembra indicare che il nemico primario siano delle forze d'invasione di natura aliena: i pochi NPC con un nome sul sito ufficiale combattono una costante battaglia di difesa del proprio pianeta natale da mech di ogni tipo, e lo scopo del tutto non sembra essere altro che lo smantellamento di qualunque creatura robotica aggressiva nei paraggi. Se non altro, tali bestioni di metallo danno l'impressione di offrire una certa varietà, dato che si va da droni volanti (e in grado di fare bombardamenti a tappeto) a enormi ragni metallici, passando per robot rotolanti e mech grandi come una palazzina.

Ovviamente, mostruosità simili non sono eliminabili con facilità da un tizio a caso vestito con l'equivalente di un Power Glove e un elmetto in plastica; Arc Raiders è pertanto un gioco cooperativo, dove non solo al giocatore vengono messe a disposizione varie armi da fuoco, ma anche un discreto numero di gadget e strumenti di morte utilizzabili in allegra compagnia. Per quanto riguarda i primi, dal trailer è abbastanza evidente la presenza di un Jump Pack (da non confondersi con un più classico Jetpack) per eseguire balzi sovrumani; il vero protagonista sembra però essere il rampino, che oltre a permettere di riposizionarsi sfruttando a mò di forza trainante i mech più pesanti, dovrebbe poter venir utilizzato anche per bloccare i movimenti degli ARC più minuti (o forse addirittura renderli inermi e recuperarne i resti). Non si fosse capito, sembra esserci una notevole enfasi sui pesi e la potenza dei mech, quindi a muovere il tutto c'è senza dubbio un sistema fisico complesso.

Sempre sul sito ufficiale, peraltro, viene descritto un poderoso cannone Howitzer utilizzabile per eliminare i robot più ostici e corazzati, precisando che sono necessari addirittura tre giocatori per utilizzarlo a dovere. Non saremmo sorpresi se vi fossero altre armi dalla funzionalità simile, o se il gioco nelle fasi avanzate offrisse veicoli di qualche tipo. Parliamo pur sempre di ex DICE allo sviluppo e le mappe sono arene alquanto estese, dunque aggiunte del genere risulterebbero piuttosto naturali. Siamo infine abbastanza convinti che il titolo conterrà una qualche forma di raccolta materiali e crafting, dato che quasi tutti i comunicati enfatizzano la necessità di "improvvisare" e sfruttare l'ambiente circostante per sopravvivere.

Nel complesso, quanto analizzato ci piace parecchio: il ritmo è altissimo, gli ARC più grandi sembrano parzialmente distruttibili - potrebbero avere specifici punti deboli, che aggiungerebbero un certo elemento tattico alle sparatorie - e la frenesia generale è sembrata quella propria dei migliori sparatutto online.

Il problema del gratis

ARC Raiders: i mech che si incontrano non sono solo droni...
ARC Raiders: i mech che si incontrano non sono solo droni...

Passando all'aspetto puramente tecnico del gioco, ARC Raiders non è sorprendente solo per il livello di dettaglio delle sue mappe o gli spettacolari effetti particellari delle esplosioni, ma anche per l'uso del machine learning. Le animazioni dei nemici robotici del gioco, infatti, non sono sviluppate usando gli archi d'animazione classici o gli interventi tipici visti negli altri titoli, bensì "allenando" l'intelligenza artificiale degli ARC in modo che questi imparino con naturalezza a muoversi su specifici terreni e a superare gli ostacoli peggiori. Questo porta i nemici del gioco a spostarsi in modo simile a come farebbero dei robot reali (per quanto realistico possa essere un aracnide alto come una villa), e ha permesso al team di sperimentare enormemente nel campo dell'animazione, studiando approcci alternativi a quelli abituali.

Tutto questo potenziale però ha un piccolo problema: il titolo è un free to play, e se da una parte ciò lo rende approcciabile da chiunque, al contempo mette sul tavolo tutta una serie di problematiche legate alla struttura e alla monetizzazione. Non è infatti del tutto chiaro come verrà gestita la progressione dei giocatori, né se il gioco metterà a disposizione missioni con dei requisiti specifici di sblocco oppure grosse mappe istanziate ed esplorabili liberamente. Il publisher Nexon peraltro ha uno storico zeppo di titoli online non propriamente "delicati" in questi aspetti (anche perché il mercato online coreano spesso ha tendenze abbastanza aliene rispetto a quello occidentale), e risulterebbe davvero irritante vedere gadget particolarmente utili o armi molto efficaci dietro a dei fastidiosi paywall.

Certo, esiste anche la possibilità che l'inevitabile store del gioco si concentri solo sull'elemento estetico, intaccando la progressione solo in modo marginale. Se così fosse, ARC Raiders potrebbe essere una gran bella sorpresa per gli amanti dei titoli cooperativi.

Frenetico, eccessivo e tecnicamente spettacolare, ARC Raiders potrebbe realmente ritagliarsi una bella fetta di pubblico nel mercato degli sparatutto free to play, a patto di non venir piagato dalla monetizzazione o da una struttura ottusa al punto da tarpargli le ali. Considerando i nomi alle redini del progetto e quanto visto nel primo video di gameplay, comunque, al momento siamo piuttosto ottimisti.

CERTEZZE

  • Tecnicamente notevolissimo
  • Sembra frenetico e vario al punto giusto
  • Enfasi su sistema fisico, improvvisazione e movimento

DUBBI

  • Struttura e sistemi di monetizzazione tutti da valutare