Il nome Screamer potrebbe non dire granché a chi è cresciuto dopo gli anni 2000, ma il gioco di corse uscito nel 1995 arrivò sui computer sgasando e derapando, ottenendo un successo tale da diventare una pietra miliare per Graffiti, un team di sviluppo italiano che da lì a poco sarebbe stato ribattezzato, guarda caso, Milestone. "[Screamer] ti portava la sala giochi in casa," racconta Andrea Basilio di Milestone. "Era l'arcade per eccellenza, ma potevi giocarlo su PC, ottenendo un successo in tutto il mondo, e in particolare in Europa, dall'Inghilterra alla Germania".
Annunciato a sorpresa durante l'ultima edizione dei The Game Awards, il reboot di Screamer rappresenta per lo studio milanese un pieno ritorno alle corse arcade dopo essersi messi alla prova con i due Hot Wheels Unleashed. "Non è che dall'oggi al domani abbiamo pensato di rilanciare Screamer. Per anni abbiamo riflettuto su come potevamo effettivamente approcciare un reboot del franchise, perché non è banale. [...] Hot Wheels per noi ha rappresentato la svolta, perché in Milestone avevamo la nomea di quelli che sanno fare solo giochi verosimili come Ride, mentre con Hot Wheels abbiamo dimostrato che se vogliamo un gioco arcade duro e puro lo sappiamo fare. Perciò quello è stato un acceleratore per convincerci a fare un arcade che fosse tutto nostro". Di Screamer purtroppo si è visto finora soltanto un breve teaser trailer, un testa a testa esplosivo (letteralmente), che comunica lo stile artistico fortemente ispirato agli anime, ma la chiacchierata con il direttore creativo ci ha dato qualche indizio sulla strada che ha preso il progetto.
Ritorno alle origini
In occasione del Comicon di Napoli, Milestone ha mostrato delle illustrazioni del nuovo Screamer, e nello specifico di uno dei personaggi e del suo appariscente bolide. Sembrano quasi usciti fuori da una puntata di Cyberpunk Edgerunners. "C'è una forte ispirazione agli anime degli anni '80 e '90", spiega Basilio. "Parliamo di Akira, Cyber City Oedo 808, Ghost in the Shell.
Le menti creative dietro al team sono tutte appassionate di anime, però abbiamo età diverse e gusti un po' differenti, quindi ognuno ha portato qualcosa più vicino alla sua generazione. C'è chi è più affezionato a Gurren Lagann, io più vicino a Cowboy Bebop. Insomma, è stato un po' un mashup di ispirazioni". Proprio per questo, le sequenze animate che racconteranno la storia del gioco saranno realizzate in collaborazione con lo studio di animazione giapponese Polygon Pictures (Blame!, Ghost in the Shell 2: Innocence).
Ovviamente il cuore dell'esperienza di Screamer saranno le corse tra le quattro ruote, ma la trama dovrebbe avere un ruolo centrale nella modalità carriera del gioco, e soprattutto dovrebbe avere un focus assai più originale rispetto ad altri racing con una componente narrativa. "Non vogliamo che i personaggi siano tutti piloti che sono lì a correre", spiega il direttore creativo. "Prendi per esempio Braking Point degli ultimi F1, che ovviamente è ambientato all'interno del campionato di Formula 1. Ma anche un gioco più particolare come OlliOlli World: in OlliOlli i personaggi parlano sempre e solo di skate, e tutto nel mondo gira giustamente attorno allo skate. Lo stesso vale con Grid: è tutta una faida continua tra piloti. Noi volevamo fare una cosa un po' diversa, in cui i personaggi non fossero piloti professionisti ma screamer, che come vedrete è qualcosa di più particolare: ovviamente si troveranno a gareggiare, ma le gare non sono il cuore della trama".
I vecchi Screamer portavano il giocatore a viaggiare in giro per il mondo, dalla cittadina notturna del primo Screamer al tracciato nelle campagne italiane di Screamer Rally, passando per le strade di San Francisco in Screamer 2. "Anche nel nuovo Screamer abbiamo più di un'ambientazione, però diciamo che sono tutte funzionali a uno sviluppo narrativo".
Non è la prima volta che Milestone inserisce una componente narrativa all'interno di un suo gioco di corse. "Con Hot Wheels Unleashed 2 abbiamo fatto un po' di sperimentazione e abbiamo sicuramente capito alcune cose che prima non ci erano così chiare. Con Screamer è un grande passo in avanti, sia a livello di quantità, di presenza, ma anche di maturità della trama, perché Hot Wheels aveva una trama piuttosto semplice. Screamer invece è basato su personaggi, ogni personaggio ha la sua motivazione: ci sono dei team di personaggi che hanno tutti degli obiettivi, ognuno deve perseguire il suo obiettivo e normalmente non è quello di primeggiare in un torneo; talvolta è quello di vendicarsi, oppure di risolvere un conflitto, mentre ci sono personaggi con storie e retroscena difficili. Insomma è molto adulto".
Non chiamatelo Need for Speed
Sentire parlare di team di personaggi porta alla mente un altro classico di Milestone che era Racing Evoluzione, e anche se non sembra essere tra le ispirazioni del nuovo Screamer, viene ricordato con affetto da Basilio: "Racing Evoluzione ha avuto purtroppo una storia molto complicata, però il potenziale che aveva è secondo me incredibile. Era un gioco in cui tu partivi come team piccolino, poi man mano crescevi come gruppo, potevi diventare costruttore... È un gioco incredibile, un po' sottovalutato, e chissà se un giorno sarà riscoperto".
Inevitabile è però il confronto con Need for Speed Unbound, capitolo nella serie racing di Electronic Arts noto proprio per una componente narrativa e stilose influenze estetiche dai prodotti d'animazione, con effetti cel-shading ad abbellire una grafica realistica. A riguardo, il direttore creativo tiene la bocca cucita, ma lascia intendere che l'approccio di Screamer sarà in qualche modo diverso: "Premesso che abbiamo iniziato a lavorare al gioco prima di vedere come sarebbe stato Unbound, la sintesi visiva che abbiamo in Screamer non è super realismo ma non è neanche cartoon. Non è in stile Automodellista, per intenderci. Quando sei in pista non è anime puro, ma è una crasi un po' unica. Bisognerebbe vederla".
Anche il modello di guida e le meccaniche di gioco dovrebbero distinguersi dal classico Need for Speed. "Secondo me il gioco è fortemente innovativo. Screamer sarà una roba molto diversa dai racing degli ultimi anni, con ispirazioni forti prese dai picchiaduro. Ci sarà infatti una componente di combattimento molto particolare, ma adesso più di così non posso dire". Armi alla Wipeout? Tamponamenti in stile Burnout? O qualcosa di completamente diverso, magari un 1 contro 1, uno Street Fighter delle quattro ruote? Per capirci di più, ci tocca aspettare ancora un po'.