Il binomio musica-videogiochi fin dagli albori è sempre stato estremamente saldo, più di quanto si possa immaginare. La potenza di un'ottima OST è indubbia e va ad amplificare il valore di un titolo in maniera netta. Brani memorabili entrano di diritto nella storia dei videogiochi e da qualche anno ormai si possono trovare con discreta facilità nomi di spicco del panorama canoro e orchestrale all'interno delle tracklist dei più importanti titoli in uscita. Con la diffusione negli ultimi anni di servizi streaming quali Spotify, YouTube e Apple Music inoltre, anche la quotidianità e la facilità con cui ascoltare le colonne sonore dei videogiochi è cresciuta a dismisura rendendo impossibile non avere un occhio critico nei confronti di questo aspetto delle produzioni videoludiche. Per questo motivo inauguriamo una serie di analisi parallele all'uscita delle principali produzioni in uscita, che esaminerà e valuterà quelle che sono le qualità e l'efficacia dei brani che i titoli sul mercato ci offrono per accompagnare le nostre sessioni di gioco. Come punto zero, partiamo da quella che è stata la release più importante di queste settimane a livello musicale in ambito videoludico ovvero l'"ending track" che chiuderà Death Stranding, ma anche il singolo che ne anticipa l'uscita: l'omonimo brano "Death Stranding" dei CHVRCHES.
La musica per collegare l'umanità
I CHVRCHES (dall'inglese Churches) sono un gruppo musicale scozzese che negli ultimi anni ha scalato le classifiche britanniche spopolando nelle varie classifiche delle hit più ascoltate soprattutto nei paesi anglofoni. In attività dal 2011 si affermano nella scena Indie britannica, cavalcando l'onda di un Pop, quello Synth, ricco di melodie che si avvicinano alla celebre scena dance di quegli anni. Il loro singolo di debutto, Lies, permise al gruppo di essere inserito in diverse classifiche di rilievo tra cui quelle della BBC e dell'Huffington Post. La peculiarità del gruppo risiede nelle sonorità ricercate, che propongono una massiccia quantità di suoni derivanti dai sintetizzatori suonati dai tre membri fissi del gruppo e dall'aura aulica di diversi loro pezzi tra i quali Recover, The Mother We Share, Never Ending Circles o la più recente Miracle. L'evoluzione del loro sound si può notare tra i loro diversi album, tra cui spicca l'ultimo: Love Is Dead, in cui è possibile percepire diverse influenze derivanti dalla nuova scena EDM e da gruppi quali gli Imagine Dragons o gli X Ambassadors. Assieme all'album Love is Dead, nel 2018 i CHVRCHES hanno rilasciato il singolo "Out of my Head" che vede la compartecipazione in featuring dei Wednesday Campanella (Suiyobi no Campanera), un gruppo EDM e J-Pop in attività dal 2012 nella terra del Sol Levante.
I Wednesday Campanella, celebri in terra nipponica anche per i loro videoclip dall'alto impatto visivo, non sono sicuramente passati inosservati agli occhi di Hideo Kojima, attento conoscitore di diverse scene musicali nipponiche e internazionali. In diversi titoli da lui pubblicati, ci sono esempi di brani fedeli alla corrente musicale più in voga nel momento della pubblicazione del titolo, ma anche brani che mostrano una certa e solida base musicale nei gusti del maestro di Setagaya. Death Stranding non farà eccezione e all'interno della sua tracklist saranno presenti diversi brani in featuring con artisti importanti quali Alan Walker, Major Lazer, Bring me the Horizon, ecc. Come vi dicevamo però, oltre agli artisti più in voga del momento, troveranno spazio anche gli Apocalyptica e altri artisti provenienti dal Giappone. In questi giorni, il brano dei CHVRCHES chiamato proprio "Death Stranding" è stato rilasciato come singolo che anticipa l'uscita della OST di Death Stranding, prevista per l'8 novembre assieme al titolo di Kojima Productions. La OST, oltre ai brani strumentali, vedrà ben 8 tracce in featuring racchiuse in un album chiamato Timefall.
Da quello che sappiamo, i CHVRCHES hanno parlato direttamente con Kojima prima di scrivere il pezzo ispirandosi dunque ai temi del gioco, ma soprattutto al finale del titolo che li vedrà protagonisti. Nel testo troviamo riferimenti al "domani" tanto caro a Kojima, ai dubbi sul presente ma soprattutto sul futuro. La canzone si pone come un dialogo tra due persone legate da un forte affetto (o un amore), i quali si apprestano ad affrontare un futuro incerto in cui la speranza, ultimo baluardo di un'umanità sconnessa, è la forza motrice di chi crede ancora nel domani. A livello metrico testuale e di struttura, il brano offre una struttura lineare di tre strofe alternate dai ritornelli non includendo nessuno special (parti uniche nel brano) e lasciando il compito di sorprendere l'ascoltatore a una parte solo strumentale dopo il secondo chorus. La metrica del testo vede invece una composizione di rime ABABCC per le strofe e AABB per il ritornello. Le sonorità uniscono bene batteria, chitarra e sintetizzatore che ripropone alcune dei suoni delle musiche ascoltate nei trailer di Kojima, accompagnando l'ascoltatore al turning point strumentale e al cambio di registro finale. Una musica incalzante e allo stesso tempo estremamente stimolante attraverso suoni che possono risultare anche leggiadri nonostante la componente elettronica.
Questa analisi non può offrirvi la valutazione del brano nel contesto ludico in cui verrà riprodotto, lasciando dunque questa disamina nell'analisi dell'OST di Death Stranding quando verrà pubblicata. Cantanti, musicisti, compositori, direttori d'orchestra, molti sono le persone dietro alla componente musicale di un videogioco e spesso ci si dimentica dell'importanza che le sonorità hanno nel trasmettere la potenza di un momento o di un concetto. Il viaggio nelle OST videoludiche è appena iniziato, nel frattempo però i CHVRCHES hanno disegnato la loro linea nella sabbia, proponendoci in musica la visione del domani di Death Stranding.