Non fate l'errore di considerarla una semplice espansione tradizionale: stando alle parole di Bandai Namco, Elden Ring Nightreign sarà un nuovo videogioco autosufficiente determinato a erigere sulle fondamenta dell'ambientazione dell'Interregno un'esperienza totalmente originale, prevalentemente orientata verso la modalità cooperativa online e un inedito concetto di sopravvivenza. Si tratta, in poche parole, di un progetto parallelo e indipendente rispetto all'avventura del Senzaluce, un'operazione ammantata in un'anima decisamente più "arcade" che è stata affidata alle cure di Junya Ishizaki, già principale progettista del combattimento di Bloodborne, di Dark Souls 3 e ovviamente anche di Elden Ring.
Non erano in molti a credere nell'esistenza di una nuova espansione per l'immenso mondo di FromSoftware a solo un anno di distanza dalla pubblicazione di Shadow of the Erdtree, e c'è da dire che gli scettici hanno in parte avuto ragione: anziché intersecarsi direttamente con le vicende legate all'Anello Ancestrale, questo contenuto pianta le sue radici nel tessuto del gameplay, recuperando stralci della storia della compagnia guidata da Hidetaka Miyazaki e amalgamando il tutto nei confini di un titolo che rappresenta una novità assoluta per la produzione dello studio, essendo prevalentemente orientato alla modalità cooperativa e recuperando un pizzico d'ispirazione roguelite. Ecco tutto quello che sappiamo di Elden Ring Nightreign.
Che cos'è Elden Ring Nightreign
Elden Ring Nightreign è stato descritto da Bandai Namco come un'esperienza stand alone ambientata in un universo parallelo rispetto agli eventi raccontati nel gioco base: la regione di riferimento è, infatti, Plagaride, un mondo procedurale soggetto a un ciclo che restringe progressivamente la mappa al verificarsi della misteriosa "Marea Notturna" e che al termine di ciascuna notte metterà i giocatori di fronte a un potente boss unico. Riuscendo a sopravvivere per almeno tre notti, sarà possibile affrontare un "Signore della Notte Prescelto" che rappresenterà sì il culmine di ciascuna sessione di gioco, ma sarà solo l'inizio di un'avventura a dir poco unica per gli standard di FromSoftware.
Prestando attenzione alla particolare terminologia scelta dal publisher per spiegarne l'essenza è possibile restringere parecchio il campo attorno all'ispirazione di Nightreign: è evidente che la divisione in "sessioni" conduca al parallelo con il genere roguelite. Una vicinanza, questa, che è ulteriormente rimarcata sia dalla presenza di bottino da raccogliere a ogni singola esplorazione di Plagiaride, sia dall'esistenza delle Reliquie, ovvero nuovi oggetti che regolano il sistema di progressione permanente - per certi versi simili alle Gemme del Sangue di Bloodborne - e che garantiscono ai personaggi una serie di bonus destinati a rimanere attivi fra un ciclo e l'altro.
Accanto alla necessità di sopravvivere notte dopo notte, concetto attorno al quale è stato ricamato gran parte del gameplay, a svolgere un ruolo predominante è la cooperazione: nonostante sia possibile affrontare questa nuova avventura interamente in singolo, i "Crepuscolari" - termine con cui si fa riferimento a questa particolare versione dei "Senzaluce" - potranno unirsi in gruppi di tre giocatori e cooperare al fine di sconfiggere una nuova e misteriosa minaccia. Nella pratica è come se FromSoftware avesse voluto integrare la celebre Seamless Co-Op Mod di Elden Ring direttamente nelle meccaniche di gioco della nuova esperienza fino a renderla un elemento centrale del design.
A chiudere il cerchio è il nuovo mondo di gioco, che segue un'ispirazione procedurale che potremmo accostare a una versione evoluta e su larga scala dei vecchi Chalice Dungeon incontrati nella Yharnam di Bloodborne: Plagiaride cambia la sua struttura di continuo e assieme a lei cambiano anche i nemici e le ricompense che s'incontrano lungo il cammino, tratteggiando una visione tutta nuova dell'esplorazione che spinge al limite il rapporto rischio-ricompensa, celando negli angoli più remoti della mappa gli avversari più pericolosi e gli strumenti più letali. Parlando ai microfoni di PC Gamer, Ishizaki ha affermato che l'ambientazione non si limiterà a cambiare architettura a ogni ciclo, ma alzerà il sipario su eventi e fenomeni ambientali che renderanno ciascun tentativo totalmente diverso dal precedente, arrivando addirittura a generare vulcani, paludi velenose e minacce più concrete come boss esclusivi.
Il gameplay nel dettaglio
Nel corso delle recenti interviste il director Junya Ichizaki ha dichiarato che Hidetaka Miyazaki l'ha invitato a fare "tutto ciò che desiderava" con questa sua prima creatura originale. Così l'ideatore di Nightreign ha potuto muoversi liberamente per dar forma alla sua fantasia: quella di un'esperienza RPG più condensata, legata a ritmi di gioco molto più elevati, ancorata a meccaniche che raramente s'erano fatte largo nel portafoglio della compagnia. E ciò rimane valido anche in rapporto alla dimensione temporale di questa espansione: dal momento che ogni notte dura circa 15 minuti, una partita - ma sarebbe meglio dire una "sessione" - dovrebbe avere una durata di poco più di 45 minuti.
All'inizio della sessione, il giocatore o i giocatori si trovano nel cuore di Plagiaride, ovvero una versione generata proceduralmente di Sepolcride che mescola costantemente le carte in tavola, costellata di punti d'interesse che cambiano forma e posizione a ogni avvio. A quel punto è necessario partire all'avventura, cominciando dal Livello 1 ed esplorando quanto più possibile la mappa per raccogliere tanto le Rune quanto gli equipaggiamenti e le risorse indispensabili al fine di sopravvivere alla notte. Dal momento che si tratta di Elden Ring probabilmente non c'è bisogno di specificarlo, ma quel bottino sarà sorvegliato da creature molto agguerrite: come nei più classici aRPG, sarà solo affrontando le sfide più complesse che si potranno ottenere i premi più preziosi.
Un'altra caratteristica fondamentale di Plagiaride è che l'area di gioco è delimitata da una tempesta in tutto e per tutto paragonabile a quella che s'incontra nel genere del Battle Royale: la mappa è circondata da un confine circolare piuttosto esteso che infligge danni a chiunque decida di attraversarlo. E, cosa ben più importante, il cerchio è destinato a stringersi progressivamente man mano che si avvicina il tramonto, fino a raggiungere le dimensioni di una Galera Eterna al calar della notte. Sarà in quel momento che toccherà affrontare i boss del ciclo, che potrebbero chiamare in causa vecchie conoscenze oppure varianti totalmente inedite create appositamente per le meccaniche di Nightreign.
Una volta schivata la Marea Notturna, il cerchio si spalanca ancora una volta lasciando spazio all'alba del secondo giorno, che di fatto instaura il classico ciclo che caratterizza qualsiasi roguelite. In parole estremamente povere, bisognerà sfruttare tutta la durata del giorno per esplorare Plagiaride e sconfiggere nemici, ottenere le Rune, sbloccare i Luoghi di Grazia, raccogliere diversi equipaggiamenti e potenziamenti, recuperare fiaschette aggiuntive in luoghi specifici, tutto questo con il fine ultimo di sopravvivere a una, due e infine tre notti. In totale ci saranno otto boss unici "maggiori" che si nascondono al termine di altrettanti cicli notturni, pertanto si tratta di un'esperienza dotata di un sistema di progressione che esula dal completamento della singola sessione, anche sul fronte della narrazione.
Progressione originale
Arrivati a questo punto tocca parlare di una fra le novità più significative dell'esperienza Nightreign, ovvero la scomparsa del sistema di creazione del proprio avatar in favore di un ventaglio di personaggi precostruiti. I protagonisti dell'espansione sono otto "Eroi" predefiniti costruiti artigianalmente da FromSoftware per rispondere a esigenze specifiche, ciascuno dotato di caratteristiche che gli permettono di adattarsi alle diverse combinazioni di "Crepuscolari" da schierare in modalità cooperativa.
Nel corso delle sessioni di prova preliminare che si sono tenute nella sede di Tokyo di FromSoftware sono stati svelati quattro archetipi, ovvero Wylder, un guerriero piuttosto bilanciato, Duchess, una sorta di assassina che al posto della schivata in capriola utilizza il "quickstep" di Bloodborne, Recluse, che incarna lo stile classico dello stregone, e infine Guardian, senza mezzi termini un "tank" puro che può incassare e infliggere colpi devastanti. Gli altri quattro personaggi non sono ancora stati svelati nel dettaglio, ma di sicuro hanno fatto capolino nel trailer: si è intravisto un guerriero "falconiere" dotato della capacità di attaccare in volo, e accanto a lui anche l'arciere si è ritagliato un piccolo spazio sul palcoscenico.
In netta controtendenza rispetto all'Elden Ring originale, ciascuno di questi personaggi è dotato di un'abilità attiva unica e addirittura di una Ultimate, e queste skill si sono già dimostrate in grado di modificare pesantemente l'approccio al combattimento. Le prime sono per lo più situazionali: Wylder può sfruttare un rampino per aggrapparsi ai nemici, Recluse può marchiare un avversario in modo che gli attacchi a segno incrementino le riserve di punti vita, mentre Guardian può evocare un piccolo tornado per sbilanciare le creature circostanti. Ma a fare davvero la differenza sono le Ultimate come la "Restage" di Duchess, una tecnica speciale che raddoppia l'ultima fonte che ha inflitto danno al nemico, aprendo a combinazioni potenzialmente devastanti con le abilità finali dei compagni.
Chiude il cerchio l'immancabile duplice sistema di progressione tipico della deriva roguelite: come brevemente accennato, è stato svelato che in giro per Plagiaride si possono trovare armi ed equipaggiamenti dotati di abilità uniche, nuove fiaschette e persino Reliquie capaci di sopravvivere fra un ciclo e l'altro, ma è possibile anche ottenere una speciale valuta da spendere alla Rocca della Tavola Rotonda - che anche qui rappresenta l'hub di gioco - per sbloccare una serie di ricompense. Per il resto l'esperienza rimane la stessa di sempre seppur segnata da qualche leggera modifica alle meccaniche, come la rimozione totale del peso dell'equipaggiamento, l'annullamento del danno da caduta, il leggero aumento della velocità di movimento o ancora l'inserimento di una meccanica di "wall jump" in tutto e per tutto simile a quella di Sekiro, evidentemente pensate per velocizzare l'esperienza complessiva di navigazione.
Un'idea chiara ma ancora avvolta nel mistero
Basta un fugace sguardo alle meccaniche descritte per capire immediatamente che Elden Ring Nightreign è una di quelle avventure che bisogna necessariamente toccare con mano prima di formulare idee precise. Ishizaki ha ottenuto il beneplacito di Miyazaki per trasformare l'Interregno in una creatura totalmente diversa, scommettendo su elementi di per sé molto discussi come la proceduralità e la componente cooperativa prima di avvolgere il tutto in una fitta atmosfera da roguelite. Sulla carta i tasselli sembrano incastrarsi a meraviglia, ma ci sono ancora diverse domande che restano senza risposta.
Certo, il gameplay è sempre stato il cuore pulsante della produzione di FromSoftware, ma la direzione artistica e la narrazione hanno sempre ricoperto ruoli a dir poco fondamentali, dunque sarà indispensabile comprendere come s'intersechino con questa nuova formula di stampo arcade. Nel trailer hanno fatto capolino sì entità originali, ma anche creature del passato come il Re Senza Nome di Dark Souls 3 e qualche nemico di Bloodborne: il comunicato ufficiale che ci è stato girato da Bandai Namco fa riferimento esplicito al "Signore della Notte" e alla sua capacità di evocare servitori da altri universi, ma soprattutto a una storia costruita attorno a ciascuno degli Eroi disponibili, lasciando intendere che sotto lo scheletro dell'avventura si nasconda molto di più di quel che sembra.
Al tempo stesso, è già evidente anche solo dai presupposti filosofici che si tratta di una grande semplificazione della tipica esperienza di Elden Ring, e se già diversi giocatori hanno lamentato la ripetitività della formula originale durante gli ultimi battiti dell'avventura sembra parecchio difficile che tale sensazione non finisca per ripetersi in una struttura di questo genere, che fa della ripetizione uno dei suoi concetti essenziali.
Ciò detto, al momento sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano: Nightreign è come un fulmine a ciel sereno che si è abbattuto su Elden Ring, un'espansione totalmente autosufficiente interamente costruita attorno a meccaniche che rappresentano novità assolute nell'intera produzione di FromSoftware. Sarà l'ultimo lascito dell'Ancestrale o solamente un particolare apostrofo nella leggenda del Senzaluce? A questo punto non ci sentiamo di escludere che l'Interregno abbia ancora parecchio da dire prima di cedere il posto al suo successore spirituale.