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Final Fantasy 7 Rebirth, l'analisi del trailer nel nuovo State of Play

Final Fantasy 7 Rebirth è tornato a mostrarsi nel recente State of Play con una data e una valanga di scene inedite: ecco la nostra analisi del trailer.

Final Fantasy 7 Rebirth, l'analisi del trailer nel nuovo State of Play
SPECIALE di Christian Colli   —   15/09/2023

La locandina di Final Fantasy 7 Rebirth è quasi metaforica. Al centro si staglia Sephiroth, sotto un cielo che promette tempesta, immerso in un fiammeggiante tramonto. L'antagonista per eccellenza di Final Fantasy VII divide la scena in due: a sinistra c'è Cloud Strife, a destra c'è Zack Fair. Il presente e il passato, due facce della stessa medaglia che sembrano quasi rappresentare anche la comunità dei fan quando si è spaccata sul finale di Final Fantasy VII Remake. Che a molti non sia andato giù il rimaneggiamento della storia originale, è ormai cosa nota. Sono quasi quattro anni che si lamentano, ma siamo sicuri che anche loro saranno in prima linea a giocare il secondo capitolo della trilogia remake, se non altro per imprecare sul nome di Tetsuya Nomura durante i titoli di coda.

Per tutti gli altri, Final Fantasy 7 Rebirth è il secondo dei tre giochi che riscrivono una storia arcinota che fra poco farà trent'anni, cristallizzando l'immaginario che Square Enix ha smontato e ricostruito gioco dopo gioco, aggiungendo sempre più tasselli a un mosaico che può riservare ancora delle sorprese.

In questo senso, il nuovo trailer mostrato nel corso del recente State of Play è stato cauto, e ha dato ai fan di lunga data esattamente quello che volevano vedere: scene familiari e momenti iconici, infilando qua e là le allusioni a un futuro che si fa sempre più imprevedibile.

Nella nostra analisi del trailer di Final Fantasy 7 Rebirth ci saranno degli inevitabili spoiler sulla storia originale di Final Fantasy VII e sul finale di Final Fantasy VII Remake, che peraltro tornerà sugli scaffali insieme al nuovo gioco il 29 febbraio 2024 in un comodo pacchetto che include anche il DLC Episode: INTERmission per chi si fosse perso la prima parte della trilogia.

L'analisi del trailer

Zack riporta Cloud a Midgar in una linea temporale alternativa
Zack riporta Cloud a Midgar in una linea temporale alternativa

Il nuovo trailer di Final Fantasy 7 Rebirth si apre su una Midgar devastata, presumibilmente nello stesso attentato dell'Avalanche in cui sono rimasti uccisi o gravemente feriti Barret, Tifa, Red XIII e Aerith: li avevamo visti portare via sulle barelle nel trailer della Summer Game Fest. Qui la scena si concentra su Zack, che porta in spalla Cloud. Sullo sfondo possiamo intravedere Elmyra Gainsborough, la madre adottiva di Aerith: è logico pensare che Zack, appena tornato a Midgar, sia andato a cercare la sua ragazza, e dalla sua espressione apprensiva possiamo concludere che non conosca ancora il destino di Aerith. "Il mondo si salverà," recita il trailer. "E tu?"

Vi ricordiamo che questa è presumibilmente la linea temporale alternativa che si è venuta a formare nel finale di Final Fantasy VII Remake, quando i protagonisti hanno seguito Sephiroth e i Numen, i custodi del fato, nel bivio del destino: questo intervento sulla narrativa sembrerebbe aver cambiato non solo il presente, ma anche il passato, e Zack Fair non è morto a pochi passi da Midgar mentre proteggeva Cloud dalla Shinra, com'è accaduto nel finale canonico di Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion. Il nostro è arrivato a Midgar con Cloud in spalla, perciò la sua linea temporale è completamente cambiata.

Rufus si gode i festeggiamenti per la sua promozione a Junon
Rufus si gode i festeggiamenti per la sua promozione a Junon

Il trailer, tuttavia, stacca subito su un'altra scena che appartiene alla storia così come la conosciamo dal '97: siamo a Junon, nel giorno della parata in onore di Rufus Shinra, che ha sostituito suo padre alla presidenza della compagnia dopo che Sephiroth lo ha assassinato. Vediamo Cloud che marcia alla testa di un plotone di soldati Shinra, infatti Square Enix non ha solo mantenuto il minigioco in cui dobbiamo camuffarci e mantenere la formazione durante la parata, ma l'ha anche modificato: in questa versione, Cloud è al comando dell'unità e può cambiarne la formazione, ridisponendone i membri e influenzando il punteggio finale.

La scena cambia ancora su un montaggio di esplorazione e combattimenti, in cui possiamo vedere anche l'ingresso del Cosmo Canyon. In una serie di tweet pubblicati sul profilo ufficiale di Final Fantasy VII, il director del gioco, Naoki Hamaguchi, ha parlato dell'importanza dell'esplorazione in questo capitolo della trilogia, chiamandola proprio "free exploration", esplorazione libera. Anche il producer Yoshinori Kitase ha rimarcato la vastità delle mappe esplorabili, perciò a questo punto bisogna solo capire se quello di Rebirth sia effettivamente un open world per come lo intendiamo comunemente oggi, o se sia composto da macro zone divise da caricamenti. Una cosa è certa: il livello di dettaglio degli ambienti è incredibile, specialmente per quanto riguarda la cura dell'illuminazione.

Il minigioco della parata di Junon è leggermente cambiato
Il minigioco della parata di Junon è leggermente cambiato

Il trailer fa un altro salto nel passato, questa volta nel flashback - nella versione di Cloud - in cui Sephiroth scopre la verità circa la sua natura nel laboratorio di Nibelheim, ma subito dopo ci riporta nel presente con una grande sorpresa: è la prima volta che vediamo Cait Sith in versione Rebirth... ed è fantastico. Lo avevamo intravisto soltanto per un attimo nel Capitolo 12 di Final Fantasy VII Remake, ma questo è il momento in cui Cloud e gli altri lo incontrano al Gold Saucer per la prima volta e chiedono il suo aiuto per localizzare Sephiroth. Il trailer comunque fa di più: ci mostra Cait Sith in combattimento.

Il suo stile è interessante, perché sembra che si controlli principalmente il gatto di peluche e che una delle sue abilità (Let's ride!) gli permetta di chiamare il moogle per attaccare i nemici con diverse mosse speciali. Il menù a tendina in basso a sinistra svela anche un altro paio di abilità: quella unica del personaggio si chiama Kitty Wallop, che diventa Dropkick una volta chiamato il moogle, mentre quelle che consumano l'indicatore ATB, oltre alla summenzionata Let's ride!, sono Lucky Roll e Dodge 'n' Dive. Naturalmente in italiano avranno nomi diversi.

Ma quanto è bello Cait Sith?
Ma quanto è bello Cait Sith?

Il trailer prosegue con una carrellata di scene d'esplorazione, mentre possiamo sentire la voce dello stramaledetto Hojo che parla con Cloud della chiamata cui stanno rispondendo i cloni di Sephiroth, probabilmente la pista migliore per seguire le sue tracce.

Intanto intravediamo la versione Rebirth della Buggy di Dio, con tutte le funzionalità che ci possiamo aspettare da un veicolo a ruote, ma soprattutto i Chocobo, e non quelli normali, ma quelli colorati: in particolare, il trailer ci mostra il Chocobo nero che si arrampica sulle pareti rocciose e quello azzurro che svolazza ad alta quota, lasciando intendere che le mappe potrebbero essere più articolate di quanto credessimo. In una recente intervista pubblicata sul PlayStation Blog, Hamaguchi ha svelato che ogni regione avrà un Chocobo specifico intorno al quale è stata progettata parte dell'esplorazione.

È curioso, invece, il monopattino su cui un Cloud vestito improbabilmente casual gira per quella che sembrerebbe essere Costa del Sol. In basso a destra leggiamo addirittura "distanza percorsa" in chilometri, accanto all'icona del monopattino, e questo ci fa pensare che si tratti di un curioso minigioco inedito.

Il Chocobo nero consente di scalare le pareti rocciose
Il Chocobo nero consente di scalare le pareti rocciose

Nella scena seguente, Cloud e Aerith incontrano il dottor Sheiran, che li informa della degradazione cellulare cui sono soggetti i SOLDIER. È possibile che questa scena, e quella immediatamente successiva in cui Cloud attacca Sephiroth - ma probabilmente è un'allucinazione - si svolgano a Mideel e che il dottor Sheiran sia lo stesso che prendeva in cura Cloud durante il coma nel gioco originale.

La storia sarebbe quindi sfasata in questa linea temporale, ma lo stesso Nomura ha confermato che i giocatori ripercorreranno il viaggio dei protagonisti seguendo un ordine diverso rispetto al gioco originale, anche se Rebirth si concluderà probabilmente nella Capitale Dimenticata, "dove li attende il più grande momento di svolta di Final Fantasy VII". Le parole di Nomura toccano corde molto delicate, perché chiunque abbia giocato il titolo originale sa benissimo dove stiamo andando a parare: una scena iconica che ha fatto la storia dei GDR giapponesi e che un po' tutti sospettano cambierà nella nuova narrativa, traghettando la trilogia all'episodio conclusivo (che ancora non ha sottotitolo).

Le Sinergie di Episode: INTERmission sono entrate nel sistema di combattimento di Rebirth
Le Sinergie di Episode: INTERmission sono entrate nel sistema di combattimento di Rebirth

Ma per adesso preoccupiamoci del presente, che nel trailer Cloud e gli altri devono vedersela con Midgar Zolom, uno dei boss più famosi di Final Fantasy VII, se non altro per il modo in cui si poteva affrontare o schivare. Chissà se Rebirth manterrà l'alternativa o se sarà uno scontro obbligatorio. Nel trailer è l'occasione giusta per mostrare un altro po' di combattimenti, e in particolare le Sinergie introdotte nel DLC Episode: INTERmission. Le Sinergie sono attacchi combinati che consumano le cariche ATB dei personaggi coinvolti. Nei trailer di Rebirth ne abbiamo viste diverse, ma in questo caso spiccano quelle di Barret con Yuffie e di Aerith con Cait Sith. Ne vediamo poi un'altra, che coinvolge Cloud... e Sephiroth. Si tratta di un momento particolare del gioco che i fan di vecchia data avranno sicuramente riconosciuto, e Nomura ha confermato che in quel frangente potremo controllare Sephiroth anche in Rebirth.

Il team si è assicurato che ogni personaggio giocabile abbia un feeling diverso dagli altri, proprio come accadeva in Final Fantasy VII Remake. Red XIII, per esempio, che ora potremo controllare fin dall'inizio, mentre nel gioco precedente era solo un ospite alla fine della campagna, possiede la capacità di caricare un apposito indicatore di "vendetta" quando usa la guardia, che poi può scaricare usando abilità esclusive. Secondo Hamaguchi, questo stile di gioco è stato progettato per indurre i giocatori a trovare il giusto equilibrio tra attacco e difesa, sfruttando tutte le abilità nell'arsenale del personaggio.

L'evocazione di Alexander in tutto il suo splendore
L'evocazione di Alexander in tutto il suo splendore

Il trailer comunque prosegue e ci mostra una carrellata di evocazioni. Anche qui, la tavola rotonda sul PlayStation Blog offre alcune informazioni davvero golose. Nel trailer intravediamo Alexander, Kujata e Odino, ma Hamaguchi ha confermato che ci saranno molte più "summon", comprese alcune già sbloccate in Final Fantasy VII Remake. A dirla tutta, il director ha anticipato che nel gioco ce ne saranno alcune completamente inedite, e sembra proprio che certe attività secondarie siano state ricamate su di esse. In questo senso, Hamaguchi ha voluto rimarcare l'importanza dei contenuti extra, che a suo dire sarebbero il doppio rispetto alla campagna principale, e includerebbero minigiochi e missioni opzionali a iosa.

Il Gold Saucer, che rivediamo poco dopo nel trailer in tutto il suo splendore, rappresenta una grossa fetta di questi contenuti secondari. Hamaguchi ha spiegato che visiteremo il Gold Saucer più o meno a metà campagna, ma che potremo tornarci in un secondo momento per partecipare a una pletora di minigiochi che includono quelli storici, come la corsa in moto, il 3D Battler e le gare coi Chocobo mostrati nel trailer.

Una Sinergia di Cloud e Sephiroth
Una Sinergia di Cloud e Sephiroth

Subito dopo si torna alla storia, e alla linea temporale alternativa in cui il Zack sopravvissuto incontra la sedicente investigatrice Kyrie Canaan. È il momento in cui il trailer ci fa vedere un po' di comprimari: pochi istanti prima ci ha mostrato Dio al Gold Saucer; alla parata di Junon, invece, intravediamo un misterioso uomo barbuto incappucciato che potrebbe essere Glenn Lodbrok, un personaggio apparso in Final Fantasy VII: The First SOLDIER e Final Fantasy VII: Ever Crisis. L'identità di questo personaggio è soggetta a speculazioni. Qualcuno pensa potrebbe essere Glen Reiner, che compare nel romanzo breve Final Fantasy VII: Picturing the Past di Kazushige Nojima, mentre altri sono arrivati a pensare che possa appartenere a Deepground o essere addirittura Genesis Rhapsodos con un nuovo look.

In ogni caso, la scena seguente ci mostra Tifa sott'acqua che avvista una Weapon, le creature che si svegliano per proteggere il mondo ogni volta che si avvicina alla catastrofe, e che ricordiamo tra i boss opzionali più impegnativi di Final Fantasy. Poi abbiamo Vincent Valentine, che esce dalla sua comoda bara con una saettante capriola, sotto gli sguardi attoniti dei protagonisti: siamo nello Shinra Manor fuori Nibelheim, ma non è sicuro che Vincent sia giocabile in Rebirth. A conti fatti, il trailer - che è quasi finito - non mostra neppure Cid Highwind, e lo stesso Nomura ha anticipato che alcuni personaggi si uniranno al gruppo solo come ospiti, proprio come aveva fatto Red XIII in Remake, per diventare giocabili nel terzo e conclusivo episodio della serie. Potrebbero essere proprio Vincent e Cid.

Le nostre impressioni

Il minigioco 3D Battler del Gold Saucer
Il minigioco 3D Battler del Gold Saucer

Il trailer si conclude con una carrellata di scene in cui gli eroi affrontano Sephiroth, forse relative allo scontro finale di Final Fantasy VII Remake, visto che non si vedono né Yuffie né Cait Sith. Hamaguchi ha puntualizzato che Rebirth è stato progettato come un videogioco a sé stante, ma che sono stati presi dei provvedimenti per riassumere la storia del prequel in modo che i nuovi giocatori possano cominciare il viaggio ragguagliati sulla narrativa.

Nei brevi e caotici istanti finali del trailer, Sephiroth parla della "riunificazione", il momento in cui i mondi si fondono. La nostra opinione è che Nomura e Nojima stiano andando a parare verso un ricongiungimento delle due linee temporali, in cui Zack potrebbe addirittura unirsi al gruppo dei protagonisti, diventando un personaggio giocabile a tutti gli effetti nel capitolo conclusivo della trilogia. Sarebbe una scelta audace - specie se servisse a sostituire qualche membro del party che potrebbe assentarsi per cause, come dire, improrogabili - che farebbe felici molti fan, dato che Zack è un personaggio amatissimo dopo Crisis Core, ma ne farebbe indiavolare moltissimi altri.

Tifa avvista l'Emerald Weapon in una scena del trailer
Tifa avvista l'Emerald Weapon in una scena del trailer

Il team dietro Final Fantasy 7 Rebirth sta camminando sulle uova, lo sa benissimo e non sembra che gliene importi granché. Se è vero che Final Fantasy VII Remake aveva tradito le aspettative dei fan che lo avevano acquistato nella convinzione di giocare una copia carbone dell'originale con un comparto tecnico tutto nuovo, col passare del tempo è diventato sempre più evidente che a Square Enix volessero raccontare una storia nuova, costruendola sulle fondamenta gettate tanti anni fa e sull'immaginario che è stato espanso a colpi di spin-off, prequel, sequel e lungometraggi nell'arco di un ventennio. È una soluzione comprensibilmente divisiva, perché Final Fantasy VII è un gioco che ha fatto la storia e segnato un'intera generazione: un mostro sacro che la trilogia Remake da una parte sta omaggiando e, dall'altra, smontando pezzo dopo pezzo.

È impossibile mettere d'accordo tutti, in un caso più unico che raro come questo, ma se dobbiamo attenerci al trailer di Final Fantasy 7 Rebirth possiamo dire solo una cosa: abbiamo una voglia matta di giocarci per scoprire cosa si sono inventati sia in termini di narrativa, sia sul fronte del gameplay. E una cosa è certa: se questa trilogia avesse seguito pedissequamente la sceneggiatura originale, non saremmo stati così curiosi e interessati all'intera operazione. Final Fantasy 7 Remake, al di là di ogni considerazione sulla narrativa, è un signor videogioco, e Rebirth ha tutta l'aria di essergli migliore in tutto: tra qualche mese scopriremo se è vero.