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Final Fantasy 9, è il momento giusto per un remake?

Le voci che danno Square Enix a lavoro su un remake di Final Fantasy 9 sono sempre più insistenti, ma è davvero il momento giusto?

Final Fantasy 9, è il momento giusto per un remake?
SPECIALE di Christian Colli   —   18/07/2023

Sono stati due anni importanti per Final Fantasy: tra la versione rimasterizzata - per usare un eufemismo - di Crisis Core, il recente Final Fantasy XVI e l'imminente (beh, quasi) Final Fantasy VII Rebirth, i fan hanno avuto di che gongolare. C'è una vera e propria fame di Final Fantasy; il marchio di Square Enix non aveva mai parlato così tanto a un pubblico così vasto. Da tempo si susseguono le voci di corridoio che vedono nel mirino della compagnia giapponese un'altra riproposta, Final Fantasy IX. I leak hanno suggerito per mesi che l'annuncio fosse praticamente dietro l'angolo ma, mentre aspettiamo che Square Enix confermi o smentisca le indiscrezioni, non abbiamo potuto fare a meno di chiederci se questo fosse davvero il momento opportuno per uscire con un altro Final Fantasy.

Nelle prossime righe cercheremo di rispondere alla domanda: è il momento di una remastered di Final Fantasy IX? facendo prima di tutto un passo indietro.

Che cos'è Final Fantasy IX?

Final Fantasy IX, una scena del prologo
Final Fantasy IX, una scena del prologo

Uscito nel luglio del 2000 - in Europa arrivò solo il febbraio seguente - Final Fantasy IX è stato l'ultimo Final Fantasy a uscire per la prima PlayStation, seguendo di appena un anno e mezzo Final Fantasy VIII. La storia, scritta personalmente da Hironobu Sakaguchi, racconta le peripezie di Gidan Tribal, un irresistibile lestofante che si ritrova coinvolto in una guerra tra regni dopo aver "rapito" la principessa di Alexandria, una fanciulla coraggiosa e piena di grinta che diventa la protagonista, insieme a lui, di una grande avventura che deciderà il destino del mondo.

Al timone del gioco - che occupava quattro CD - ritroviamo Hiroyuki Ito, che aveva già diretto nientepopodimeno che il pluripremiato Final Fantasy VI. Ito, peraltro, è l'ideatore del sistema di combattimento Active Time Battle, inaugurato da Final Fantasy IV, perfezionato nel corso degli anni e impiegato anche nel nono Final Fantasy, pur con le dovute differenze. In seguito, il director avrebbe diretto Final Fantasy XII nella sua versione liscia e The Zodiac Age.

Stritolato tra il successo di Final Fantasy VIII e quello di Final Fantasy X, che sarebbe uscito appena un anno dopo su PlayStation 2, il nono capitolo non riscosse inizialmente il consenso sperato. La scelta di salutare la prima console Sony omaggiando il passato della serie si ritorse contro Square Enix: la critica premiò l'opera di Ito, Sakaguchi e compagnia, ma una buona parte del pubblico non parve accoglierla favorevolmente, e il titolo registrò vendite inferiori alle aspettative se confrontate a quelle dei due Final Fantasy precedenti e, a posteriori, del primo episodio a uscire sulla seconda console Sony. Forse uscì anche nel momento sbagliato, a cavallo del passaggio da una generazione di console alla successiva, e senza una campagna di marketing potente come quelle degli anni precedenti.

Un altro motivo del suo impatto iniziale sottotono, che però resta oggetto di speculazione, si potrebbe cercare nel look del gioco: dopo i virtuosismi fantascientifici di Final Fantasy VII e VIII si tornava al fantasy medievaleggiante, quasi cappa e spada, con un design dei personaggi molto meno realistico e tendente al cartoonesco, se non addirittura al super deformed. In un momento in cui i JRPG prendevano finalmente piede anche fuori dal Giappone, sembrò quasi un passo indietro per la massa che cercava un taglio adulto - più che altro, edgy - in Final Fantasy.

Vivi è uno dei personaggi più amati di tutta la serie
Vivi è uno dei personaggi più amati di tutta la serie

Oggi, a distanza di ventitré anni, Final Fantasy IX è considerato uno dei gioielli della corona di Square Enix, forse perché esiste in una specie di bolla fuori dal tempo dove si confondono il rispetto per il passato della serie e lo sguardo puntato al futuro e alla tecnologia. E forse perché nel frattempo il più importante marchio di Square Enix si è trasformato, inseguendo i consensi e le mode, mentre sacrificava al tempo stesso le caratteristiche con cui aveva ammaliato i giocatori dentro e fuori il Giappone, e che Final Fantasy IX custodisce nel suo scrigno dorato.

Per le generazioni che c'erano quando è uscito, e che oggi aspettano trepidanti una versione rimasterizzata, Final Fantasy IX è una specie di film Pixar: un titolo che si rivolge a tutti grazie a una narrativa avventurosa e anche un po' cliché, ma che si presta a vari livelli di approfondimento. Come un Inside Out o un Toy Story, Final Fantasy IX è un titolo che parla in modo diverso a età ed esperienze diverse, ma è soprattutto una storia di accettazione - non solo di se stessi ma anche degli altri - che nel 2000 anticipò importanti tematiche contemporanee e che parla di crisi esistenziali con una sensibilità e una delicatezza commoventi.

Cosa sappiamo sulla remastered

La mappa 3D del mondo di Final Fantasy 9
La mappa 3D del mondo di Final Fantasy 9

Le prime avvisaglie di un potenziale remake o remaster di Final Fantasy 9 risalgono al settembre del 2021 e al gigantesco leak di un elenco di giochi - una sorta di listino del servizio di streaming Nvidia GeForce Now - che ancora non erano nemmeno stati annunciati, previsti come in arrivo su piattaforma Windows, e che includeva un fantomatico "Final Fantasy 9 Remake". All'epoca si prese il leak con le pinze, ma altri giochi nell'elenco - come Kingdom Hearts IV, Tactics Ogre: Reborn, Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition e Voice of Cards 2: The Forsaken Maiden - nel frattempo sono effettivamente stati annunciati o sono usciti. E alcuni di essi erano davvero improbabili.

Tornando indietro di qualche mese, e per la precisione al giugno dello stesso anno, assumeva molto più senso una notizia che era passato in sordina: lo studio francese Cyber Group annunciava di essere a lavoro su una serie animata ispirata a Final Fantasy 9. A oggi non sappiamo assolutamente niente su questa produzione, se non che era uno sforzo congiunto con Square Enix. Si sono susseguite alcune indiscrezioni circa la natura più fanciullesca della storia e del character design rispetto al titolo originale, ma nulla di concreto, e alcune illustrazioni che avevano preso a circolare per il web si erano rivelate fasulle.

Il minigioco Tetra Master
Il minigioco Tetra Master

Nel novembre del 2021, il blog ufficiale di PlayStation.com festeggiava l'ingresso di Final Fantasy 9 nel catalogo PS Now con una retrospettiva del programmatore - event designer, per la precisione - Kazuhiko Aoki che raccontava la esperienza durante la lavorazione del gioco e concludeva scrivendo: "Se stai giocando a Final Fantasy 9 per la prima volta su PlayStation Now e ti sta piacendo, ti invito con piacere a unirti a noi per continuare a creare Final Fantasy 9 e portarlo nel futuro". Aoki affermava che i fan, ricordando il gioco e facendolo conoscere col solo potere del passaparola, contribuivano a "crearlo" ma il riferimento al futuro appare quantomeno sospetto.

Nei mesi successivi cominciano ad affiorare sempre più indiscrezioni. Alcuni insider come il popolare Jeff Grubb e giornalisti sotto pseudonimo su forum frequentati come ResetEra sostengono che un remake di Final Fantasy 9 è assolutamente realtà, ma che non bisogna aspettarsi un rifacimento al pari di Final Fantasy VII Remake, né tanto meno un budget stellare: si tratterebbe di un lavoro in stile Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion, cioè una via di mezzo tra un remake e una remaster di alta qualità.

Il sistema di combattimento ATB è a turni
Il sistema di combattimento ATB è a turni

Interrogati circa la possibilità che Square Enix possa concentrarsi su un'operazione di questo tipo mentre è in corso il rifacimento di Final Fantasy VII, alcuni giustamente hanno puntato il dito sui molteplici titoli a budget medio/basso che la compagnia nipponica ha pubblicato in questi anni, per esempio Trials of Mana. Final Fantasy 9, tuttavia, sarà qualcosa di più particolare: totalmente doppiato, a differenza dell'originale che non lo era, preserverà il sistema di combattimento classico a turni ma avrà il look dello show in computer grafica francese. Questo potrebbe spiegare il ritardo nell'annuncio, cioè che Square Enix voglia annunciarli insieme.

Comincia così una specie di caccia all'uomo. Difficile dire se ci sia qualcosa di vero o se sia solo la suggestione, ma tra le righe e nei non detti si intravede uno schema. Nel novembre del 2022, il character designer originale, Toshiyuki Itahana, che lavora ancora a Square Enix, ha affermato durante un'intervista di essere a lavoro su un'illustrazione per un gioco che non era stato ancora annunciato. E lo scorso gennaio il Brand Manager della serie Final Fantasy nonché produttore di Final Fantasy VII Rebirth, Yoshinori Kitase, ha anticipato un "grande annuncio" slegato da Final Fantasy VII e Final Fantasy XVI: tutto punterebbe proprio a Final Fantasy 9.

Nove contro tutti

In Final Fantasy 9 la condizione Trance sostituisce le abilità Limite
In Final Fantasy 9 la condizione Trance sostituisce le abilità Limite

Alla luce di quanto accennato sopra - se volete approfondire, non possiamo fare altro che consigliarvi il volume La leggenda di Final Fantasy 9, edito da Multiplayer Edizioni - si capisce subito come una versione rimasterizzata di Final Fantasy 9 sarebbe perfetta come interludio tra Final Fantasy XVI e Final Fantasy VII Rebirth. Arriverebbe anche dopo Crisis Core -Final Fantasy VII- Reunion, spezzando una catena immaginaria che collega i tre titoli: due, ovviamente, sono legati a doppio filo dalla narrativa consequenziale, ma l'immaginario di Final Fantasy VII e quello di Final Fantasy XVI hanno in comune un look realistico e un'atmosfera molto più cupa e drammatica rispetto all'apparente spensieratezza di Final Fantasy 9.

Effettivamente, se un giocatore si avvicinasse al marchio Square Enix solo in questi anni, percepirebbe un'impostazione abbastanza monocorde, fatta di GDR a tinte action - se non addirittura più action che GDR! - che raccontano storie tragiche e avvilenti. Il mondo fantasy di Final Fantasy 9 - specie nella sua localizzazione italiana originale che, se mantenuta, impiegherebbe i buffi dialetti nostrani - rappresenterebbe perfettamente la pluralità di soluzioni stilistiche e narrative che è Final Fantasy come brand.

Il cast di Final Fantasy 9 è davvero strampalato
Il cast di Final Fantasy 9 è davvero strampalato

Lo stesso cast sarebbe un'importantissima variazione sul tema. Final Fantasy 9 è stato l'ultimo capitolo mainstream a impiegare un party giocabile multietnico: vale a dire, è da Final Fantasy 9 che il cast dei protagonisti include solo esseri umani o umanoidi come Kimahri Ronso (Final Fantasy X) e Fran (Final Fantasy XII) o le diverse razze di Final Fantasy XI e Final Fantasy XIV che comunque hanno sempre un aspetto antropomorfo. Grazie anche al suo cartoonesco character design, Final Fantasy 9 mette il giocatore nei panni di umanoidi bizzarri come il maghetto Vivi Ornitier e la dragona Freija Crescent, se non veri e propri freak come Quina Quen. Adalberto Steiner, l'impavida guardia del corpo della principessa Garnet, non è certo avvenente come Clive Rosefield o Cloud Strife, eppure è l'umano più... umano della squadra, sia nell'aspetto che nel carattere.

Veniamo da anni di protagonisti un po' "fighetti" come i quattro amici di Final Fantasy XV, gli eroi dei remake di Final Fantasy VII o il fotogenico cast di Final Fantasy XIII, quindi un cambio di passo che calchi la mano sul look sarebbe cosa buona e giusta, specialmente a fronte delle aspre critiche rivolte a Final Fantasy XVI per la questione dell'inclusività etnica. Il cast di Final Fantasy 9 rappresenta un po' tutto il suo mondo, una soluzione che stranamente Square Enix non ha più cercato nei titoli successivi, in cui i personaggi provengono più o meno dagli stessi ambienti e contesti.

Una suggestiva scena di esplorazione
Una suggestiva scena di esplorazione

Se fosse vero che il sistema di combattimento è rimasto immutato, al netto di eventuali e comprensibili ritocchi, la riproposta di Final Fantasy 9 avrebbe ancora più senso. Oggi si discute allo sfinimento sulla natura di Final Fantasy che, dopo il tredicesimo capitolo, ha seguito nei suoi capitoli offline una deriva sempre più dinamica o action, fino a sbarazzarsi quasi del tutto degli orpelli ruolistici nella sua ultima e contemporanea iterazione: se escludiamo le edizioni rimasterizzate di titoli come Final Fantasy X, sono anni che non giochiamo a un Final Fantasy vecchia scuola. Final Fantasy VII Remake consente di impostare il sistema di combattimento in modo che ricordi vagamente l'Active Time Battle, ma resta comunque un gioco d'azione fatto e finito, nonostante i suoi menù a tendina, e lo stesso vale per la versione Reunion del suo prequel Crisis Core.

Il sistema di combattimento di Final Fantasy 9 apparirebbe sicuramente più vetusto, coi suoi personaggi in fila contrapposti alle schiere di nemici che attaccano solo quando tocca a loro, ma con un comparto tecnico al passo coi tempi - o quantomeno all'altezza di quello apprezzato in Crisis Core - rappresenterebbe l'altra faccia della medaglia, il retaggio della serie proiettato nel presente.

In Final Fantasy 9 le dinamiche GDR sono molto classiche
In Final Fantasy 9 le dinamiche GDR sono molto classiche

In conclusione, Final Fantasy 9 resta uno dei titoli più fedeli alle origini del brand di tutto il corso, ma anche quello più sacrificato a causa di una sfortunata serie di circostanze che hanno inquinato l'occasione che ha avuto per brillare alla sua prima release. Martin McFly avrebbe detto che i giocatori non erano ancora pronti per quel tipo di esperienza, ma che ai loro figli sarebbe piaciuta: Square Enix ha oggi l'opportunità di concedere all'opera di Sakaguchi e Ito una seconda occasione. I fan dell'originale, soprattutto quelli con qualche annetto in più sulle spalle che hanno saltato a piè pari la conversione in alta risoluzione del 2016, forse continueranno a sognare l'ufficializzazione dell'amatoriale Memoria Project in Unreal Engine 5, ma se Square Enix si impegnerà sul progetto come ha fatto con la versione Reunion di Crisis Core, allora potremmo farci bastare la realtà.