Dopo qualche anno di difficoltà, la Formula 1 è tornata prepotentemente a riaccendere la passione negli amanti delle quattro ruote sparsi in giro per il globo. Con la dismissione dei motori aspirati V8 e l'introduzione dei V6 turbo ibridi, a partire dal 2014, ci fu un evidente calo d'interesse, coinciso -forse non a caso- con edizioni del mondiale avare di emozioni e sorprese. Negli ultimi anni gli organizzatori del Circus si sono mossi piuttosto bene per rispondere alla crisi, sia cercando nuovo pubblico in territori poco esplorati, Cina e Arabia Saudita su tutti, sia con un approccio più graffiante sui social network, strategia che ha pagato con un incremento del pubblico più giovane.
Formula Legends, insomma, si appresta a esordire sul mercato in un periodo florido per lo sport di riferimento, il cui potenziale è certamente notevole, soprattutto considerando alcune caratteristiche che lo rendono trasversale e indirizzato sia ai fan con diversi anni sulle spalle, sia per chi solo recentemente non si perde neanche un giorno di qualifiche.
Abbiamo avuto l'occasione di provare una demo di Formula Legends e di scambiare quattro chiacchiere con Francesco Mantovani, producer di 3DClouds, per scoprire qualcosa in più su questo interessante e promettente titolo di corse.
Colorato, ma non per questo giocattoloso
Formula Legends è un gioco di corse di stampo arcade che mette sul piatto circuiti dichiaratamente ispirati a quelli reali, nonché una serie di vetture, anch'esse senza licenza, che si rifanno a tre diversi decenni della Formula 1.
Come ci ha confidato Francesco Mantovani, per tracciare dei parallelismi, le fonti d'ispirazione e i modelli a cui guardare hanno le fattezze di New Star GP e Circuit Superstars, entrambi caratterizzati da stili grafici con colori accesi e forme arrotondate. Anche art of rally rappresenta un buon termine di paragone che, al di là dell'aspetto estetico, ha ispirato i ragazzi di 3DClouds a ricercare uno stile di guida appagante, tentando così di dare forma a un "ibrido sim-cade, con una fisica curata e un gameplay accessibile, ma con la giusta dose di sfida: facile da apprendere, ma difficile da padroneggiare", per citare le esatte parole utilizzate da Francesco.
"Realizzare un gioco di questo tipo è sempre stato un nostro sogno", ha proseguito Francesco, "ma abbiamo deciso di concretizzarlo solo quando abbiamo avuto in azienda le giuste risorse e il know-how necessario per farlo. Inoltre, anche il momento storico ha giocato un ruolo fondamentale nella scelta: l'interesse intorno a questo mondo è cresciuto enormemente negli ultimi anni, e ci siamo resi conto che sul mercato mancava un titolo che provasse a fare ciò che avevamo in mente".
Il menù che ci ha accolti avviata la demo ci ha immediatamente fornito le coordinate per inquadrare il tipo d'esperienza che intende veicolare Formula Legends, ovvero quella di un gioco di facile lettura, immediato, divertente sin da subito, ma non per questo poco attento ai dettagli. Forme arrotondate, didascalie con poco testo, colori rilassanti e dai toni caldi. Ma anche una buona lista di selettori con cui amalgamare la propria esperienza non appena ci si appresta ad avviare la prima gara. "L'obiettivo è offrire un'esperienza di gioco accessibile anche a chi non è esperto del genere" ha precisato Francesco, "pur mantenendo elementi in grado di soddisfare i giocatori più appassionati. Abbiamo implementato diversi aiuti alla guida - come il sistema antibloccaggio dei freni e il controllo della trazione - che potranno essere attivati o disattivati, permettendo a ciascun giocatore di adattare l'esperienza alle proprie abilità. Anche l'intelligenza artificiale sarà modulabile su tre livelli di difficoltà e nella modalità difficile, offrirà una sfida stimolante anche per i giocatori più esperti".
Del resto, la relativa trasversalità del gioco si palesa non appena le luci rosse si spengono e ci si lancia verso la prima curva. Con l'antibloccaggio dei freni disattivato, per esempio, siamo finiti immediatamente fuori strada, traditi dalle ruote che, a causa della potente decelerazione, hanno smesso di rispondere ai nostri comandi. Aprire il gas con troppa foga durante una curva stretta si traduce in un sovrasterzo improvviso e incontrollabile tale da mandare in testacoda la vettura. L'assenza, almeno in questa demo, della linea che traccia la traiettoria ideale, con tanto di indicazioni sul quando e quanto frenare, costringe a prendere un minimo di dimestichezza con la pista di turno.
Nonostante l'aspetto insomma, Formula Legends non va preso sottogamba. Ciò non toglie che può anche tramutarsi in un'esperienza molto più malleabile e accondiscendente nei confronti del giocatore. Stessa auto, stessa pista, ma con tutti gli aiuti inseriti, si può cercare senza nessun problema una staccata altrimenti impossibile, non avendo alcun riguardo sul quando e come accelerare con tutta la foga del mondo. Non per questo, tuttavia, il freno va considerato come un inutile orpello, fondamentale per affrontare le curve alla giusta velocità. Né si può pensare di travolgere tutti gli avversari su pista, senza che l'accumulo dei danni alla propria vettura non finisca per incidere negativamente sulle performance. Non è Assetto Corsa, ma non è neanche Mario Kart, per intenderci.
Epoche diverse, diversi approcci
Ci sono poi anche altri fattori da considerare e che tentano di caratterizzare il gameplay di Formula Legends. Come detto, all'inizio di ogni competizione potrete scegliere il decennio di riferimento dell'auto di turno tra i tre disponibili. Si parte da quelle degli Anni '70, di cui si può facilmente riconoscere la Ferrari 312T di Niki Lauda, qui simpaticamente rinominato Miki Laura. Si prosegue con le Formula 1 degli Anni '90, ben rappresentate dal bolide manovrato da Byron Renna molto simile alla mitica McLaren Honda MP4 di Senna. Infine ci sono le Formula 1 più recenti, del 2020, tra cui spicca una versione modificata della Red Bull guidata qui da un certo Mark Peerstallen. I riferimenti, insomma, sono diretti e persino ilari, per un totale, almeno in questa demo, di ventuno auto, ognuna ovviamente caratterizzata da specifici parametri legati alla velocità di punta, alla manovrabilità e l'accelerazione.
"Lo sviluppo dei veicoli è stato senza dubbio l'aspetto che ha richiesto più tempo e attenzione da parte del team" ci ha confermato Francesco. "È stato un processo di continua iterazione e miglioramento, con l'obiettivo di portare in pista vetture che fossero credibili come versioni in miniatura delle monoposto reali. Abbiamo lavorato a lungo sulla fisica dei veicoli per raggiungere il perfetto sweet spot, quel delicato equilibrio tra realismo e accessibilità che rappresenta al meglio la nostra visione di sim-cade racing game. Il risultato ci soddisfa molto: pensiamo di aver creato un modello di guida capace di divertire, sfidare e coinvolgere, senza mai perdere il suo carattere unico".
Le differenze tra epoche diverse, del resto, non si palesano solo nell'estetica o nei piloti. Tanto per cominciare, una volta in pista, noterete un cambio dell'interfaccia di gioco, dove il contachilometri analogico delle vetture degli Anni '70 viene sostituito da uno completamente digitale in quelle più moderne. Ma anche la stessa fotografia dell'immagine si adegua al cambio del decennio: le immagini seppia e vagamente sfocate, classiche delle trasmissioni del tempo, lasciano spazio a colori più vividi e contorni più definiti quando si usano le Formula 1 del 2020.
Non è solo estetica, tuttavia, perché i cambi al regolamento che hanno puntualmente stravolto le strategie ai box dei vari team, influenzano il gameplay di Formula Legends. Di base, tutte le auto soffrono il progressivo consumo degli pneumatici. A mano a mano che perdono la loro capacità di fornire grip al telaio, guidare diventerà più difficile. Saperne contenere il consumo, guidando nelle zone in cui la pista è più consumata o dosando il gas in uscita dalle curve, è una strategia che i più esperti potranno utilizzare per ritardare l'ingresso ai box, ma prima o poi sarete inevitabilmente costretti al pit-stop.
Tramite un minigioco, la cui riuscita ridurrà la sosta, potrete sostituire le gomme e, in precisi casi, effettuare anche un rifornimento di benzina, altro fattore da tenere in considerazione e che influisce sulla prestazione della Formula 1 che si sta guidando. Naturalmente, nelle vetture del 2020, dove il rifornimento non è previsto da regolamento, questo non avverrà, ma, esattamente come nella realtà, a differenza delle vetture più vetuste, come elemento strategico aggiuntivo dovrete sfruttare il DRS nei tratti di pista dove è consentito, e dosare l'utilizzo del KERS, un vero e proprio boost di velocità, attivabile sfruttando la carica elettrica accumulata in frenata.
Il risultato, insomma, è un gioco in cui è facile capirne le regole e completare un giro senza riportare troppi danni, al di là del proprio livello di dimestichezza con il genere, ma che introduce diversi parametri che inspessiscono l'esperienza. Ciononostante, è presto per trarre vere e proprie conclusioni. Nella demo era disponibile un solo tracciato, una versione modificata di Spa-Francorchamps. L'IA degli avversari non ci ha pienamente convinti, dato che si limitava a seguire la traiettoria ideale anche al livello di difficoltà più alto. Inoltre, al di là del time attack e della gara, con tanto di qualifiche, non ci è stato possibile testare in alcun modo la modalità carriera, pur prevista nella versione finale del gioco. "Più che una classica modalità campagna", ha precisato Francesco, "Formula Legends propone una modalità Storia, nel senso più letterale del termine. L'obiettivo principale è far rivivere al giocatore l'evoluzione del motorsport, attraverso le sue epoche, i cambiamenti tecnologici e regolamentari che hanno segnato la storia della F1. Il focus non sarà quindi sulla gestione della scuderia o sul miglioramento diretto delle vetture, ma sull'esperienza di guida: ogni auto avrà un feeling diverso, coerente con la propria epoca. Anche i tracciati e i piloti evolveranno nel tempo: questi ultimi potranno contare su un sistema di potenziamenti che migliorerà le loro abilità in base all'anno di riferimento".
Non dovrebbe mancare nemmeno il multiplayer, come ci ha confermato il producer: "in origine, il gioco è stato pensato come un'esperienza focalizzata sul single player, ma grazie ai feedback ricevuti dagli utenti e alla crescente richiesta da parte della community, stiamo seriamente valutando l'implementazione di una modalità multiplayer locale in split-screen. Se tutto andrà come speriamo, questa caratteristica potrebbe arrivare in futuro attraverso un aggiornamento post-lancio".
Formula Legends ha tutte le carte in regola per configurarsi come un racing di stampo arcade piacevole, divertente e con un sistema di guida stuzzicante e profondo. Lo stile grafico è delizioso, la divisione delle vetture in base al decennio di riferimento, con conseguenti differenze in termini di prestazioni e fattori da considerare soprattutto in ambito pit-stop, introducono una piacevole varietà non solo visiva, ma anche in termini di gameplay. Al momento, non possiamo ancora sbilanciarci sulla modalità campagna e sul multiplayer, mentre qualche piccola titubanza ce l'ha restituita l'IA degli avversari, davvero limitata anche al livello di difficoltà superiore. Manca ancora una data d'uscita, ma se siete appassionati di Formula 1 e aspettate un gioco di corse leggero, ma non per questo privo di appeal o profondità, fareste bene a tenere sott'occhio questo titolo.
CERTEZZE
- Stile grafico piacevole e ben caratterizzato
- Modello di guida facile da apprendere
- Buona caratterizzazione delle vetture divise in tre epoche storiche diverse
DUBBI
- Modalità storia ancora avvolta nel mistero
- IA degli avversari da rivedere