116

Giochi next-gen, perché non ne escono di nuovi?

Nonostante il calendario delle prossime uscire per Playstation e Xbox non sia poi così spoglio, molti si stanno chiedendo perché non escono altri titoli per le console di nuova generazione promessi per il 2021.

SPECIALE di Peter Vogric   —   19/04/2021

Il 2021 doveva essere un anno a dir poco esplosivo per il mercato dei videogiochi. In seguito all'uscita delle console di nuova generazione, sarebbero dovuti arrivare numerosi videogiochi di spessore per dare il giusto slancio a Playstation 5 e Xbox Series X/S. Avvicinandoci alla fine del primo trimestre dell'anno, molte promesse fatte sono già state smentite. I ritardi e posticipi annunciati sono già parecchi, sicuramente in maggior numero delle pochissime conferme e garanzie che abbiamo per i prossimi mesi. C'è chi grida allo scandalo, altri che vogliono scendere in piazza per protesta ed in generale internet come luogo d'incontro virtuale sta perdendo il controllo. Tutti però siamo pienamente consapevoli della situazione nella quale ci troviamo, infatti sono trascorsi ormai dodici mesi alle prese con questa maledetta pandemia. Oggi vogliamo provare a fare il punto della situazione, cercando di spiegare cosa sta succedendo nel mondo videoludico, perché non escono giochi next gen e cosa possiamo aspettarci in questo 2021.

L'incertezza nello sviluppo dei videogiochi

Studio di sviluppo dedicato ai videogiochi
Studio di sviluppo dedicato ai videogiochi

La prima, quasi banale considerazione che possiamo fare è legata allo sviluppo dei videogiochi. Le software house nell'ultimo anno hanno dovuto, come molti altri, adeguarsi alle restrizioni legate alla pandemia. Questo ha creato diverse difficoltà nelle fasi di sviluppo ed in generale nel così detto workflow che scandiva il ritmo di produzione in precedenza. Molti studi hanno dovuto proseguire il lavoro in remoto con tutte le difficoltà che chiaramente hanno rallentato la tabella di marcia inizialmente prevista.

Ovviamente ogni team di sviluppo sta cercando di dare il massimo, anche in queste particolari condizioni lavorative. Non dobbiamo dimenticare, viste le recenti vicende ad esempio come quella di Cyberpunk 2077 o la decisamente peggiore situazione di Anthem, che lo sviluppo dei videogiochi è spesso un processo molto complesso e ricco di imprevisti e stravolgimenti. Già in un periodo senza pandemie o altre problematiche interne le software house faticano a rispettare le rigorose tempistiche imposte dall'esigente mercato videoludico. La situazione attuale non poteva che peggiorare tale situazione, rendendo tutte le tabelle di marcia, deadline e altri obiettivi interni delle software house sempre più incerti. Quello che effettivamente manca in questo 2021 è proprio la certezza e la garanzia sulle uscite dei videogiochi, perché è estremamente difficile prevedere come procederà lo sviluppo dei videogiochi. Sony e Microsoft si trovano quindi nella difficile situazione di dover riprogrammare un calendario delle uscite, senza avere la garanzia che questi titoli possano effettivamente arrivare pronti entro le tempistiche stabilite. Si respira incertezza da ogni dichiarazione e la mancanza di eventi programmati o una qualsiasi tabella di marcia sui prossimi anni evidenzia ancora di più la difficoltà che stanno vivendo questi due colossi del gaming.

L'elettronica sulla cresta dell'onda, ma allo stesso tempo in crisi

La rivoluzione dell'elettronica con l'internet of things
La rivoluzione dell'elettronica con l'internet of things

Lo abbiamo ripetuto ormai allo sfinimento, ma vogliamo sottolineare ancora una volta che nell'ultimo anno per via del COVID molte carte in tavola sono cambiate drasticamente. Circa due miliardi di persone stanno trascorrendo molto più tempo nelle loro abitazioni per le numerose restrizioni dovute al COVID. Questo ha portato a grossi stravolgimenti sia nel mercato hardware che software, creando enormi scompigli nei piani anche nelle aziende multinazionali più grandi. Dovendo trascorrere molto più tempo a casa la necessità di acquistare dispositivi elettronici di intrattenimento (e non solo) è aumentata esponenzialmente. Il mercato dei personal computer, ampiamente saturo nell'ultimo decennio, ha registrato un aumento del 10% nelle vendite in questo periodo segnato dalla pandemia. Ovviamente anche le console stanno continuando a macinare vendite da record in tutto il mondo, così come numerosi altri dispositivi elettronici come smartphone, tablet, accessori smart per il fitness ed altra elettronica di consumo.

Questa grande domanda nel mondo dell'elettronica era del tutto inaspettata e ha creato non pochi grattacapi alle aziende produttrici. C'è un'evidente mancanza di silicio ed altri materiali e micro-componenti necessarie per realizzare i dispositivi elettronici. Al contempo c'è una graduale diffusione dell'elettronica in numerosi altri dispositivi e oggetti. Stanno nascendo infatti prodotti smart di ogni tipologia, come frigoriferi, lavandini, automobili, monopattini, cuffie e tanti altri dispositivi che richiedono una certa componentistica molto simile. Non è facile soddisfare tutta questa enorme richiesta, soprattutto in un anno come quello appena trascorso, quindi le conseguenze si sono fatte sentire più del previsto.

Disponibilità Playstation 5 e Xbox Series X/S

Xbox Series X e Playstation 5 messe a confronto
Xbox Series X e Playstation 5 messe a confronto

Volendo concentrare il nostro focus sulle console di nuova generazione, ormai tutti sappiamo come la loro disponibilità sia effettivamente molto scarsa (se non del tutto assente). Non pensate che sia una sorta di marketing particolare, perché sia Sony che Microsoft vorrebbero sfruttare questa particolare momento storico per poter vendere una quantità gigantesca di console. Nintendo dall'altra parte sta facendo un lavoro eccellente, segnando record su record sia nelle vendite hardware che software. Quando non ci saranno più restrizioni legate alla pandemia e le persone potranno finalmente svolgere altre attività fuori dalla propria abitazione, probabilmente l'interesse nei confronti delle console e videogiochi subirà un calo notevole. È importante dunque massimizzare le vendite in questo periodo, cercando di creare una solida base di utenti per traghettarla lungo tutta la generazione appena iniziata.

La scarsa disponibilità delle console di nuova generazione è chiaramente figlia della situazione descritta nel precedente paragrafo. Sony e Microsoft stanno facendo degli sforzi giganteschi per cercare di massimizzare il lavoro nella loro catena di produzione e distribuzione. Le console nei negozi fisici e online stanno andando letteralmente a ruba, così come i numerosi accessori venduti separatamente. Entrambe le aziende sanno che devono cercare di massimizzare i guadagni in questo periodo e state certi il loro impegno in tal senso non può essere messo in dubbio. Dalle ultime voci trapelate con qualche dichiarazione piuttosto timida dei vari portavoce, sembra che l'indisponibilità dell'hardware dovrebbe durare fino all'estate. Ci aspettiamo quindi che verso settembre ognuno potrà acquistare una nuova console, senza dover spendere cifre allucinanti e senza dover utilizzare strani bot automatici per aggiudicarsi la macchina da gioco.

Tornando ai videogiochi

Uno degli screenshot ufficiali di Gran Turismo 7
Uno degli screenshot ufficiali di Gran Turismo 7

Avendo fatto una panoramica piuttosto completa della situazione attuale nel mercato videoludico e quello dell'elettronica in generale, andiamo dunque a rispondere alla domanda che ci siamo posti inizialmente: perché in questo 2021 non stanno uscendo i videogiochi che ci aspettavamo? Se da una parte, come abbiamo già specificato, ci sono stati degli innegabili problemi di sviluppo dovuti allo smart working, dall'altra c'è anche una questione di marketing assolutamente non trascurabile. Sia Sony che Microsoft vogliono far uscire i propri giochi in modo da massimizzare le vendite delle console. Se però le console sono attualmente introvabili, perché dovrebbero far uscire nuovi videogiochi?

Ad esempio Sony con l'uscita di Gran Turismo 7 vuole chiaramente avere a disposizione un grande pubblico di potenziali acquirenti. Se banalmente il gioco uscisse oggi con cinque milioni di Playstation 5 sul mercato, il numero di vendite sarebbe inferiore rispetto ad un'uscita tra un anno quando forse ci saranno 15-20 milioni ci console Sony in tutto il mondo. Allo stesso modo, proprio come detto poco fa, l'uscita di un gioco come Gran Turismo 7 serve a spingere le vendite della console, perché l'utente che vuole il nuovo gioco di corse deve per forza possedere una Playstation 5. Non essendoci console disponibili, un'eventuale uscita imminente di Gran Turismo 7 sarebbe in un certo senso sprecata per Sony. È vero, le aziende non guadagnano molto sulla vendita dell'hardware, anzi spesso vanno pure in perdita nel primo periodo dopo il lancio. A lungo termine però i ricavi però ci sono, perché l'utente continuerà ad acquistare videogiochi per la piattaforma, oltre a sottoscriversi agli abbonamenti ai servizi come Playstation Plus o Playstation Now.

Logo ufficiale di Xbox Game Pass
Logo ufficiale di Xbox Game Pass

Microsoft dall'altra parte sappiamo che sta puntando gran parte degli sforzi sul Game Pass. Anche per loro quindi è fondamentale che le persone acquistino una macchina compatibile con il servizio (che sia un Xbox o PC) in modo da diventare dei fedeli abbonati. Non avrebbe molto senso far uscire adesso delle grosse esclusive sul Game Pass, quando poche persone possono acquistare le console per abbonarsi al servizio. Avrebbe sicuramente più senso aspettare e preparare diversi titoli importanti da lanciare in rapida successione quando effettivamente sarà possibile acquistare tranquillamente una Xbox Series X o Series S. Tra un anno, quando il problema della disponibilità non ci sarà più, Microsoft potrebbe lanciare 5-6 esclusive nell'arco di dodici mesi facendo esplodere la voglia di acquistare un Xbox o un PC ed abbonarsi al Game Pass. Se tali esclusive uscissero oggi, sicuramente non andrebbero a creare lo stesso impatto, vista l'indisponibilità dell'hardware.

Verso il 2022

Se quindi per questo 2021 ci aspettavamo il mondo in termini di uscite videoludiche, non possiamo negare di essere rimasti un po' con l'amaro in bocca. La situazione però è veramente particolare e molto complicata, sia per le software house che per Sony e Microsoft, le quali stanno affrontando nuove ardue sfide per cercare di iniziare al meglio questa nuova generazione di console. Volendo fare una piccola anticipazione sul futuro, possiamo dire banalmente che la maggior parte delle uscite previste tra il fine 2020 (qualcuno ha detto Elden Ring?) ed il 2021 arriveranno probabilmente con un anno di ritardo. Se effettivamente i problemi della disponibilità verranno risolti entro quest'estate, ci aspettiamo di vedere un numero di console sul mercato decisamente superiore già entro luglio. Al contempo le software house probabilmente avranno riprogrammato le loro deadline e daranno qualche informazione e garanzia in più a Sony e Microsoft che dovranno programmare nuovamente il calendario delle loro esclusive. Di conseguenza anche gli studi di terze parti avranno una maggiore chiarezza su come si muoverà il calendario delle uscite e potranno definire un periodo d'arrivo sul mercato per i loro titoli, dando la possibilità a Sony e Microsoft di organizzare eventi, State of Play ed altro marketing affinché chiariscano come intendano gestire questo turbolento inizio di generazione.