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Il Gioco dell’Anno 2020: The Last of Us 2, Cyberpunk 2077 o Animal Crossing?

In un anno così triste e drammatico è bastato il Gioco dell'anno 2020 a tirarci su?

SPECIALE di Pierpaolo Greco   —   06/01/2021

Ci ricorderemo probabilmente per il resto della nostra vita questo 2020 che ci siamo appena lasciati alle spalle, e magari i nostri figli o nipoti ne troveranno traccia persino nei libri di storia. Ma in un anno così buio e drammatico è comunque necessario trovare del buono. Da questo punto di vista, per fortuna, il settore che più ci è vicino e che riesce a farci trascorrere lietamente il nostro tempo libero ha saputo sganciare qualche sonora cannonata che, in diverse occasioni, ci ha permesso di affrontare con più leggerezza i passati 12 mesi. Talvolta persino compensando i periodi bui e solitari della quarantena e del lockdown.

Non è un caso che proprio il mercato dei videogiochi abbia saputo macinare record su record nell'anno del Coronavirus, nonostante tutte le problematiche annesse e connesse all'evolversi della pandemia globale che, tra le altre cose, ha avuto ripercussioni proprio su questo settore. Non è sempre stato facile convertire lo sviluppo del software in un lavoro praticabile agilmente e con la stessa produttività in smartworking e, allo stesso tempo, le difficoltà nella logistica e nella distribuzione su vasta scala non hanno fatto altro che sovraccaricare un sistema già in grande difficoltà.

E così se è vero che il 2020 è stato l'anno di eccezionali videogiochi che ricorderemo negli anni a venire, e che si sono tenuti testa nella battaglia per l'elezione del GotY 2020, è altresì vero che è stato anche l'anno dei ritardi e degli slittamenti, nonché l'anno di alcuni tonfi fragorosi le cui conseguenze avranno ripercussioni anche in questo 2021 appena iniziato. Uno dei tre finalisti - sapete perfettamente di chi stiamo parlando - è diventato un caso emblematico di cui si continuerà a parlare nei mesi a venire e che probabilmente cambierà come il settore si approccerà all'esigenza di trasparenza richiesta e pretesa dai giocatori.

Ma come se questo non fosse già abbastanza, il 2020 è stato anche e soprattutto l'anno della next-gen e, come diretta conseguenza, di un acuirsi spesso spaventoso e talvolta deprimente della console war con una terrificante battaglia tra Microsoft e Sony di cui stiamo ancora scontando le conseguenze. PlayStation 5 e Xbox Series X|S sono state unite da un unico destino che le ha poi collegate al resto della tecnologia di punta dedicata ai videogiocatori: la cronica scarsità di prodotti che ha generato una difficoltà estrema nel riuscire a comprare e portarsi a casa una nuova console, ma anche una nuova scheda grafica o un nuovo portatile.

Proprio nel periodo in cui eravamo costretti a rinchiuderci in casa, con la speranza di passare ancora più ore sul nostro hobby preferito, il mercato non ha saputo reagire e soddisfare le nostre esigenze, generando ancora più frustrazione.

Coronavirus

Ma ora è necessario guardare avanti, osservare un 2021 che, nonostante si sia già dimostrato di essere in deprimente continuità con l'anno precedente, ci offre almeno un barlume di speranza offerto da quel miracolo che risponde al nome di vaccino. E tuttavia per osservare l'anno che verrà dobbiamo prima archiviare, definitivamente, l'anno che è stato e qui su Multiplayer.it siamo soliti fare questo eleggendo il Gioco dell'Anno. E quest'anno, a differenza dei precedenti due, si è trattato praticamente di un plebiscito. La battaglia è stata invece molto più accesa per il resto del podio e, come vedrete poco più avanti, anche per buona parte delle altre posizioni della nostra Top 10.

Ma prima di procedere con il vincitore e gli altri pretendenti al trono, ne approfittiamo per ricordarvi come funziona l'elezione del GotY qui, sulle pagine di Multiplayer.it.
Il Gioco dell'Anno è espressione delle preferenze dell'intera redazione della testata, nessuno escluso. Ogni redattore è chiamato a dichiarare, in una votazione segreta, i 10 videogiochi che l'hanno maggiormente colpito nel corso dell'anno, prendendo in considerazione tutti i titoli usciti dal primo gennaio al 31 dicembre.
La votazione tiene conto dell'ordinamento di questi titoli visto che il primo classificato di ogni redattore guadagna 10 punti, il secondo 9, il terzo 8 e così via fino all'ultimo, il decimo, che si porta a casa un singolo punto.
I punteggi di tutte le classifiche personali vengono poi sommati per comporre la Top 10 finale che trovate raccontata nei paragrafi che seguono ed elencata, con tanto di punteggi visibili, alla fine dell'articolo.

Il Gioco dell'Anno 2020

The Last Of Us 2

Per l'anno che si è appena concluso è stato davvero semplice trovare il vincitore. Come abbiamo detto poco sopra, si è trattato praticamente di un plebiscito e il risultato della votazione ha generato un vincitore il cui posizionamento è davvero difficile da discutere. Eviteremo di dilungarci oltre e quindi rullo di tamburi... The Last of Us 2 è il Gioco dell'Anno 2020 di Multiplayer.it.

C'è veramente poco da dire sull'ultima opera di Naughty Dog che non sia già stato detto e ripetuto per centinaia di volte in tutti questi mesi: il titolo nato sotto la direzione di Neil Druckman rappresenta alla perfezione un ideale di livello produttivo estremo; quell'ipotesi di quadrupla A di cui talvolta si sente parlare per superare in dimensioni, budget e personale coinvolto, l'ormai tradizionale riferimento ai Tripla A. The Last of Us 2 è un'opera dal peso specifico enorme che punta a superare, anzi doppiare, qualsiasi altro esponente del settore facendosi forza di un gameplay probabilmente non visionario né rivoluzionario, ma che diventa un puro e semplice mezzo per veicolare una storia dall'altissimo valore cinematografico che permette di spingersi ben oltre l'ordinario a cui il medium ci ha abituato nei decenni.

The Last of Us 2 è un titolo che fa bene al nostro mercato perché rappresenta uno dei vertici a cui possono aspirare i prodotti interattivi d'intrattenimento. Fortunatamente non è l'unica eccellenza possibile, ma è cosa buona e giusta che ci siano anche queste opere in grado di dimostrare fino a dove il videogioco possa spingersi. Persino su una console con 7 anni di vita sulle spalle.

Se per qualche strano motivo non avete avuto ancora la possibilità di giocarlo, fatelo il più rapidamente possibile, ma fatelo solo dopo aver letto la nostra recensione di The Last of Us 2 che, molto meglio delle poche righe di cui sopra, vi saprà spiegare perché un titolo del genere meriti di essere provato da qualsiasi giocatore sulla faccia della Terra.

Il Gioco dell'Anno votato dai lettori

La scelta di premiare The Last of Us Parte II come miglior titolo dell'anno è stata condivisa anche da voi utenti che all'interno dei sondaggi dedicati avete scelto a gran voce il capolavoro di Naughty Dog. Potete consultare la pagina dedicata per farvi un'idea di quali titoli sono stati scelti dalla community di Multiplayer.it per ciascuna singola piattaforma e per genere.

Il secondo posto

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Praticamente a un passo da un ex aequo, al secondo posto si piazza un titolo di cui si è parlato a lungo e che si è dimostrato essere nell'arco di numerosi mesi, il perfetto compagno di vita per l'enorme fetta di popolazione videoludica munita di Switch e rinchiusa in casa a causa del lockdown che ha afflitto, uno dopo l'altro, i paesi di mezzo mondo durante la primavera del 2020. Animal Crossing: New Horizons è riuscito a rappresentare alla perfezione proprio quell'ideale di svago, di felicità innata, di spensieratezza, di necessità di fuggire dalla routine quotidiana, appesantita proprio dal ritrovarsi tutti rinchiusi, a lungo, all'interno delle quattro mura domestiche.

E tra l'altro proprio vedere due videogiochi così diversi sotto ogni singolo punto di vista, ma posizionati così vicino all'interno della Top 10 redazionale - oltretutto occupando i due gradini più alti - evidenzia ancora una volta la meravigliosa eterogeneità del nostro settore: un mercato in grado di generare così tanti universi diversi e distanti tra loro, ma tutti perfettamente in grado di coinvolgere e stimolare il giocatore, attivando e stuzzicando forme diverse di godimento e divertimento.

Animal Crossing: New Horizons è un titolo che ha rivoluzionato l'intero settore dell'intrattenimento diventando un veicolo di messaggi politici durante la lunga e complessa campagna per le presidenziali americane e durante il drammatico periodo del black lives matter. E talvolta si è persino trasformato in un mezzo per generare nuove forme di intrattenimento e coinvolgimento del pubblico diventando una sorta di matrioska della comunicazione: come quando, ad esempio, è stato utilizzato per mettere in piedi un talk show o per mettere in scena dibattiti tra personalità del mondo dello spettacolo.

Ancora una volta Nintendo è stata bravissima a centrare il bersaglio scoccando la sua freccia migliore al momento giusto. Per saperne di più sul gioco, vi invitiamo a leggere la nostra recensione di Animal Crossing: New Horizons.

Il terzo posto

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Un po' come accaduto per i precedenti due titoli, anche per il gioco che occupa il terzo posto è stato veramente detto tutto e il contrario di tutto e anche all'interno di questo articolo, in testa, è stato preso come esempio negativo di mancanza di trasparenza e di pessima gestione della community. Tuttavia, quanto avvenuto a discapito dei giocatori console e la drammatica, quasi truffaldina, gestione della comunicazione sul titolo in fase di lancio, non può cancellare tutti quelli che sono i meriti di Cyberpunk 2077, il videogioco che occupa la terza posizione della nostra Top 10 relativa al GotY 2020.

Il più recente progetto di CD Projekt, un titolo che ha avuto una gestazione complessa, ma soprattutto un lancio sul mercato maldestro e problematico, giocato su PC o su Stadia non fatica a ri-definire tutta una serie di elementi relativi agli open world, alzando ulteriormente l'asticella della densità del mondo di gioco, della sua credibilità e soprattutto dell'attenzione al dettaglio, fondamentale per la coerenza e la credibilità dell'universo messo in scena sui nostri monitor e TV. Cyberpunk 2077 è un titolo sterminato che si fregia di una componente narrativa e di una profondità nella capacità di divulgare le sue decine di sotto-trame secondarie, che semplicemente non ha eguali nel mercato dei videogiochi e che rappresenta un nuovo punto di riferimento che dovrebbe essere toccato da tutti i futuri esponenti degli open world.

E tutto questo senza tralasciare un comparto artistico visionario e straripante di idee e suggestioni, che fa risplendere un aspetto tecnico eccellente nonostante le sue mille sbavature e problematiche. Tra tutti i titoli presenti in classifica, Cyberpunk 2077 è quello di cui parleremo di più anche nel corso del 2021 proprio a causa della vastità di un mondo di gioco che dovrà essere, per forza di cose, gestito e sfruttato a dovere per mettere in scena nuove avventure. Altrimenti sarà stato tutto uno spreco di tempo e risorse e nulla potrà più lavare via l'onta che affligge, oggi più che mai, CD Projekt.

Se volete unirvi anche voi al coro di adoratori e detrattori del gioco, vi consigliamo di leggere la recensione di Cyberpunk 2077 e poi di lanciarvi tra i commenti.

La Top 10

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Le altre sette posizioni della Top 10 redazionale sono occupate da titoli che, siamo convinti, vi hanno intrattenuto per buona parte del 2020.

Al quarto posto troviamo Hades, l'unico vero outsider della nostra classifica che si porta a casa anche il premio speciale di Sorpresa dell'anno 2020. A voler essere sinceri, in fondo c'era da aspettarselo che anche stavolta i ragazzi di Supergiant avrebbero centrato il bersaglio come in fondo hanno fatto con tutti i loro titoli fin dall'esordio. Ma probabilmente nessuno, noi compresi, si sarebbe aspettato che la freccia avrebbe addirittura divelto il centro di questo bersaglio e che tra le mani ci saremmo trovati un titolo semplicemente perfetto con un gameplay pulitissimo e rifinito fino al midollo e un comparto artistico eccellente che sbalordisce per la qualità raggiunta dagli artisti del piccolo team indipendente. Per molti è addirittura l'opera migliore della software house che, in poco più di 10 anni, ha già sfornato videogiochi eccelsi come Bastion, Transistor, Pyre e, per l'appunto, questo Hades che, davvero, vi preghiamo di giocare almeno una volta nella vostra vita. Come ben evidenziato anche nella nostra recensione di Hades.

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In quinta posizione troviamo invece l'unico ex aequo della classifica, un pari merito neanche così assurdo a dirla tutta visto che in entrambi i casi si è trattato di sorprendenti conferme. Da un lato c'è Final Fantasy VII Remake, la difficilissima operazione di restauro messa in piedi da Square Enix che poteva troppo facilmente arrivare sul mercato in una forma in grado di scontentare chiunque: vecchi e nuovi fan. E invece il titolo ha saputo stupire l'intero mercato grazie all'incredibile competenza del team di sviluppo e del suo director, riuscendo là dove nessuno avrebbe mai osato scommettere, a partire da una colonna sonora maestosamente ricreata nel pieno rispetto della sua storicità, per arrivare fino alle inaspettate vette raggiunte dal comparto tecnico e da quello artistico. Un progetto che ha saputo persino osare sul fronte della storia e che, sul totale, è andato ben oltre le più rosee aspettative dei giocatori più vecchiotti. Per approfondire potete leggere la recensione di Final Fantasy VII Remake.

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Di fianco a FFVII Remake troviamo l'altra conferma sorprendente: Half-Life Alyx. Anche in questo caso si tratta di un franchise praticamente intoccabile, tra l'altro tirato fuori dalla naftalina per tentare di portare sul mercato una sorta di spin-off e, come se questo non bastasse già a generare il panico, realizzato esclusivamente per la realtà virtuale. Esattamente come per Final Fantasy VII Remake, tutto poteva assolutamente andare male, con in più l'ignominia generata dall'ipotesi di una trovata commerciale per cercare di vendere un hardware che altrimenti in troppi pochi si stanno filando. E invece Valve è riuscita nell'impresa titanica sfornando un titolo che non si è dimostrato soltanto coerente con il brand, per quanto incapace di portare realmente avanti la storia di quell'universo narrativo, ma ha saputo anche flettere i muscoli della VR evidenziando per l'ennesima volta che se ci sono le idee e le competenze, questa forma di coinvolgimento non ha eguali e può offrire davvero qualcosa di rivoluzionario. Nessuno sa bene se torneremo a dimenticarci di Half-Life per altri 16 anni, ma intanto l'esperimento è stato di nostro gradimento come ben evidenziato nella recensione di Half-Life Alyx.

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Mancando la sesta posizione per via dell'aex equo, saltiamo direttamente al settimo posto con DooM Eternal, il sequel dell'apprezzatissimo reboot firmato id Software che, sulla scia della formula del more of the same, potenzia ogni singolo aspetto della rinascita dello shooter in prima persona per antonomasia. Forse stavolta il team di sviluppo ha leggermente esagerato con un generale appesantimento delle meccaniche e qualche mancanza sul fronte del level design, ma se quello che cercate è uno sparatutto che punta tutto sulla frenesia e l'aggressività di un gameplay rifinito alla perfezione, questo è assolutamente il gioco perfetto per voi. E, tra l'altro, non appena avrete preso confidenza con i controlli e le abilità del Doomslayer, raggiungerete livelli di soddisfazione mai provati prima. Ve lo garantiamo come lo garantisce la nostra recensione di DooM Eternal.

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In ottava posizione troviamo l'unica, vera esclusiva next-gen dell'intera classifica. Stiamo parlando di Demon's Souls per PlayStation 5, remake dell'apprezzatissimo titolo per PS3 che ha avuto la capacità e l'ardore di creare un vero e proprio genere, quello dei soulslike. A realizzare quest'opera di ricostruzione è stato il team di Bluepoint Games, ormai un vero e proprio artigiano del restauro capace di far risplendere franchise del passato, modernizzandoli sia sul fronte tecnico che su quello del gameplay. A tutto questo lavoro di ricostruzione si aggiunge poi la sapiente mano di Sony che ha saputo trasformare l'uscita di Demon's Souls in un vero e proprio evento circondando il titolo di un appeal da prodotto di massa che, in realtà, non è veritiero considerato quanto questo gioco sia fedele alla brutalità del progetto originale. I giocatori hardcore ringraziano, e noi tra loro. Se volete scoprire nel dettaglio le qualità di questo titolo, vi rimandiamo alla recensione di Demon's Souls.

Ghost Of Tsushima 20200925124838

Nella penultima posizione, la nona, della Top 10 redazionale, troviamo un altro prodotto esclusivo confezionato dalle esperte mani di Sony: Ghost of Tsushima, il nuovo lavoro dei ragazzi di Sucker Punch, gli stessi di inFAMOUS. Stavolta però non si parla di PS5 ma dell'ormai vecchiotta e vendutissima PlayStation 4 che, anche nel 2020, ha saputo brillare per le sue produzioni proprietarie di altissimo livello davvero adatte a qualsiasi tipo di utenza. Tsushima, in particolare, si è da sempre caratterizzato per l'incredibile cura artistica nei confronti di un'ambientazione e uno stile narrativo così affascinanti e caratteristici di quel Giappone feudale così perfettamente ricreato su schermo. Probabilmente non ci ricorderemo in futuro di GoT come un titolo rivoluzionario o in grado di modificare sostanzialmente le dinamiche degli open world, ma mai come in questo gioco le meccaniche tipiche degli action a mondo aperto sono state rese appetibili per ogni palato e ogni tipologia di videogiocatore. E questo è sicuramente un merito di cui pochissimi possono fregiarsi. Se per qualche strano motivo non conoscete questo titolo, date un'occhiata alla recensione di Ghost of Tsushima.

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A chiudere la Top 10 redazionale c'è Ori and the Will of the Wisps, sequel dello splendido metroidvania realizzato dai ragazzi di Moon Studios. Ancora una volta a stupire di questo titolo è l'incredibile comparto artistico e la spaventosa cura per le animazioni di tutti i personaggi e gli elementi naturalistici che si muovono su schermo, per un risultato visivo semplicemente strabiliante. Uno dei pochi titoli in grado di raggiungere persino i 120 frame al secondo sulle nuove piattaforme Xbox di casa Microsoft e che rappresenta alla perfezione l'apertura mentale della casa di Redmond, ormai sempre più proiettata a diffondere il suo software e il suo ecosistema più del suo hardware. Non è infatti un caso che Ori sia disponibile anche su Nintendo Switch, e questo rappresenta sicuramente un motivo in più per provare un gioco che, pur posizionandosi all'ultimo posto della nostra classifica, non è affatto ultimo in termini qualitativi. Per saperne di più, vi rimandiamo alla recensione di Ori and the Will of the Wisps.

Premi speciali

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Oltre ai suddetti vincitori, dedichiamo le ultime righe di questo lungo articolo a due premi speciali che la redazione di Multiplayer ha scelto di distribuire per l'annata 2020. Oltre alla menzione come Sorpresa dell'anno 2020 che abbiamo voluto assegnare a Hades e di cui vi abbiamo parlato nello slot dedicato a questo gioco, abbiamo scelto di premiare due ulteriori titoli con la nomina di Più giocato durante il Lockdown. Si tratta di Animal Crossing: New Horizons, il secondo classificato della Top 10 redazionale, e di Call of Duty: Warzone l'esperimento free to play del popolarissimo shooter di guerra che nel 2020 ha letteralmente spopolato in rete unendosi alla lunga fila di titoli competitivi in stile battle royale, ma brillando per un'eccezionale cura nelle meccaniche, talmente intuitive da risultare perfettamente giocabili anche su mobile.

Ora non vi resta che farci sapere qui sotto tra i commenti se le nostre votazioni sono state di vostro gradimento o se avreste preferito vedere qualche escluso. E chiaramente non mancate di farci sapere qual è stato il vostro Gioco dell'Anno per il 2020 appena archiviato. Infine, di seguito, trovate l'elenco dei 10 classificati con i voti esplicitati.

The Last of Us 2 | 167 voti
Animal Crossing: New Horizons | 109 voti
Cyberpunk 2077 | 102 voti
Hades | 95 voti
Half-Life: Alyx | 70 voti
Final Fantasy VII Remake | 70 voti
Doom: Eternal | 61 voti
Demon's Souls | 53 voti
Ghost of Tsushima | 48 voti
Ori and the Will of the Wisps | 46 voti

Se poi per curiosità volete rinfrescarvi la memoria e dare un'occhiata ai GotY 2019, potete consultare l'articolo dedicato.