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Immortals of Aveum: 5 cose da sapere sul gioco per capire davvero di cosa si tratta

Avete ancora qualche dubbio su Immortals of Aveum? Allora date un'occhiata a questo speciale in cui vi spieghiamo nel dettaglio 5 aspetti fondamentali del gioco.

Immortals of Aveum: 5 cose da sapere sul gioco per capire davvero di cosa si tratta
SPECIALE di Pierpaolo Greco   —   23/04/2023

Qualche giorno fa ci siamo lanciati in una corposa e lunga anteprima di Immortals of Aveum e, in quell'occasione, abbiamo cercato di raccontarvi per filo e per segno questo misterioso progetto firmato Ascendant Studios ed EA Originals di cui praticamente non si è sentito nulla per anni.

Approfittando quindi del nuovissimo trailer di gameplay e, dopo aver dato un'approfondita occhiata ai commenti sui precedenti contenuti relativi al gioco, abbiamo scelto di mettere in piedi questa sorta di vademecum per cercare di spiegarvi questo prodotto così particolare e originale, quasi anomalo, che sembra aver suscitato buone vibrazioni.

Di seguito troverete quindi 5 cose da sapere che ci auguriamo vi aiutino a capire meglio questo progetto così da comprendere, una volta per tutte, di cosa si tratti, quali siano le sue caratteristiche principali e perché meriti di essere tenuto sott'occhio, almeno fino a quando non arriverà concretamente sul mercato e potremo quindi confermare (o smentire) le nostre prime impressioni. Come sempre vi invitiamo a farci sapere tra i commenti, più in basso, se qualche aspetto del gioco rimane ancora lacunoso o poco chiaro, in modo tale da poter aggiornare l'articolo e renderlo ancora più completo e dettagliato.

Che cosa è Immortals of Aveum?

Questo è Jak: il protagonista di Immortals of Aveum
Questo è Jak: il protagonista di Immortals of Aveum

Partiamo ovviamente dalle informazioni più semplici e basilari: che tipo di gioco è Immortals of Aveum? Si tratta di uno shooter in prima persona dove è la magia ad essere protagonista. Come è facile intuire dal trailer di gameplay, il titolo si presenta come una sorta di mix tra Call of Duty, Dark Alliance of Might & Magic, Bulletstorm, DooM 2016: quindi azione estremamente frenetica e molto coreografata, uso di un rampino per gestire i nemici più distanti, numerose modalità di fuoco e nemici coriacei e particolarmente aggressivi.

Chi ha qualche anno sulle spalle potrà notare anche diversi riferimenti a due grandi classici del passato, Heretic ed Hexen, ed è sicuramente interessante notare come questo preciso stile di gioco sia praticamente assente dai nostri schermi e TV ormai da tantissimi anni. Non è invece chiarissimo che tipo di esplorazione potremo aspettarci all'interno di questo gioco: non dovrebbe essere un open world, ma avere una struttura a livelli, anche in questo caso frutto dell'esperienza maturata con Call of Duty visto che alcuni degli sviluppatori, tra cui il fondatore del team arrivano proprio da lì. Tuttavia il gioco non dovrebbe proporre una linearità eccessiva (i famosi corridoi di CoD), visto che grandissimo spazio sarà dato a percorsi alternativi e soprattutto a numerosi enigmi ambientali che serviranno a sbloccare sezioni di gioco facoltative.

Dietro Immortals of Aveum c'è Ascendant Studios, un team di veterani che hanno lavorato in Visceral Games (quelli di Dead Space), Sledgehammer Games (quelli di Call of Duty: Advanced Warfare), Telltale Games (quelli della serie a episodi The Walking Dead). Il publishing è invece di Electronic Arts con l'etichetta dedicata ai team indipendenti EA Originals, la stessa che ha portato sul mercato Wild Hearts e It Takes Two.

Il gioco arriverà sul mercato il 20 luglio su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

Ci sarà il multiplayer?

Questa invece è la generale Kirkan, interpretata dall'attrice Gina Torres
Questa invece è la generale Kirkan, interpretata dall'attrice Gina Torres

Il titolo è stato annunciato come esclusivamente single player, con tanto di campagna narrativa arricchita con numerose sequenze d'intermezzo e con la presenza di svariati attori che prestano le loro fattezze fisiche e le loro voci al progetto. Bisogna però anche dire che su esplicita domanda rivolta allo sviluppatore durante una tavola rotonda, non ci è stata data una risposta secca e univoca in merito all'inclusione del multiplayer.

Considerato poi lo storico di molti membri del team di sviluppo ed i costanti riferimenti a Call of Duty non ci sentiamo di poter dire categoricamente che Immortals of Aveum non avrà il multiplayer. Magari non al lancio, oppure con semplici modalità minori per non distogliere l'attenzione dalla corposa campagna single player (si parla di una ventina di ore di gioco circa), ma siamo abbastanza convinti che se questo titolo, che di fatto rappresenta l'esordio di una nuova serie, dovesse avere successo, non ci vorrà molto per avere una modalità multigiocatore in grado di estenderne la longevità.

D'altra parte i ragazzi di Ascendant Studios sono stati molto chiari in proposito: il mondo di Aveum è ricco di leggende e il processo per la sua costruzione è stato particolarmente lungo proprio per rendere credibile l'ambientazione e offrire dei validi spunti da approfondire, magari in titoli successivi o, per l'appunto, in spin-off multiplayer.

Con quale motore è stato sviluppato?

Lo sviluppatore ha lavorato a lungo per rendere Aveum un mondo credibile e ricco di storie
Lo sviluppatore ha lavorato a lungo per rendere Aveum un mondo credibile e ricco di storie

Immortals of Aveum è potenziato dall'ultimissima versione dell'Unreal Engine a disposizione degli sviluppatori, ovvero la 5.1. Dovrebbe trattarsi della prima produzione di grande entità (il titolo si configura come un Tripla A pur essendo sviluppato da un team indipendente) ad arrivare sul mercato con alla base questa edizione del famoso motore di Epic Games. Il gioco supporterà tutte le tecnologie e feature più avanzate e, anche per questo, non sarà un progetto cross-gen, ma arriverà esclusivamente su PC, su PS5 e su Xbox Series X|S.

Nel corso della presentazione è stata fatta menzione specifica di Nanite e Lumen a sottolineare come il titolo spingerà al massimo sul fotorealismo proponendo sia scenari ad altissima conta poligonale con superfici e materiali basati sulle tecniche più avanzate di fotogrammetria, sia sfruttando una gestione dell'illuminazione particolarmente appariscente e dai tratti smaccatamente fantasy, senza che però questo mini il realismo dell'effettiva diffusione dei raggi luminosi e le conseguenti rifrazioni e riflessi.

Ad oggi non ci sono dettagli sull'eventuale implementazione del ray tracing, ma ci sentiamo di darlo per scontato, almeno su PC, insieme alla presenza di DLSS e FSR. A questo proposito non sono da sottovalutare i requisiti consigliati per giocare in 1440p a 60 FPS che parlano di un Intel Core i7 e di una NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti.

Come funzionano le magie?

Quando si inizia a combattere, lo schermo si riempie di colori, simboli, rune e scintille
Quando si inizia a combattere, lo schermo si riempie di colori, simboli, rune e scintille

La principale peculiarità di Immortals of Aveum è relativa all'idea di sostituire le bocche di fuoco tradizionali di uno shooter in prima persona con le magie che vengono lanciate dal protagonista attraverso una sorta di appendice in metallo montata su un braccio, il sigillo. Gli incantesimi appartengono a 3 differenti scuole di magia e sono rappresentati da 3 colorazioni distinte: rosso per il caos, verde per la vita e blu per la forza. Ognuno di questi tre elementi si porta in dote una specifica tipologia di attacco che sarà poi declinata in più modalità a simulare il fuoco secondario delle armi più tradizionali e non dovrebbe mancare persino una vera e propria ultimate per ogni colore.

La rossa può essere considerata la magia focalizzata sui danni con uno stile di attacco che ricorda quello dei fucili a pompa: altissimo impatto quando l'avversario è molto vicino e alta dispersione sulla media e lunga distanza. Gli incantesimi blu sono invece quelli più vicini alle peculiarità di un fucile da cecchino: sono ideali per colpire gli avversari quando sono molto lontani ma pretendono una mira molto precisa e devono fare i conti con un rateo di fuoco basso. Infine ci sono gli attacchi di colore verde che mimano la tipologia di sparo dei fucili mitragliatori, ovvero colpi a ripetizione senza badare troppo alla precisione. In realtà proprio su quest'ultimo aspetto Immortals cerca di venire incontro al giocatore visto che gli incantesimi di vita avranno una sorta di mira automatica visto che si agganceranno al nemico selezionato e tenderanno poi ad andare verso di lui anche se questo non sarà concretamente davanti alla nostra inquadratura.

Da quanto si vede nel trailer di gameplay, le tre scuole di magie, e alcuni oggetti e incantesimi aggiuntivi che potrebbero non avere una controparte offensiva, saranno anche alla base delle interazioni ambientali per risolvere i puzzle che ostacoleranno il cammino del protagonista. Ci saranno piedistalli da sollevare, cristalli da irradiare, trappole da bloccare o rallentare e così via.

Sarà possibile personalizzare il protagonista?

Una schermata di gestione dell'equipaggiamento di Jak
Una schermata di gestione dell'equipaggiamento di Jak

Anche in questo caso ci dobbiamo muovere in funzione di alcune ipotesi e stando bene attenti a quello che si vede nei trailer rilasciati fino ad ora e tenendo anche conto di quello che ci hanno detto gli sviluppatori.

A quanto pare in Immortals of Aveum, la personalizzazione di Jak, il protagonista, è parte integrante della sua evoluzione e dello stile di combattimento che vogliamo adottare. Oltre a poter gestire il sigillo infatti, l'appendice agganciata al braccio che serve a convogliare e quindi a "sparare" la magia, nel gioco sono previste importanti quantità di loot che raccoglieremo nel nostro cammino, probabilmente dai nemici uccisi o ricevendolo come premio per il completamento dei vari livelli.

Nel dettaglio si è parlato di anelli, totem e bracciali che contribuiranno a modificare sensibilmente le statistiche di attacco e difesa dell'avatar, ma anche a renderci più efficienti con determinati colori di incantesimi. Ogni oggetto avrà un livello e un valore di rarità, ma non sappiamo se sarà possibile anche acquistarli da specifici personaggi non giocanti o, magari, se sarà consentito spaccare un equipaggiamento per poter recuperare i reagenti e quindi costruire qualcosa di nuovo più confacente alle nostre necessità.

Il gioco offrirà anche un sistema di talenti che dovrebbe essere suddiviso in 4 alberi: uno per ogni scuola di magia e uno più generale relativo alla velocità, alla vita e alle competenze di Jak. Anche in questo caso non ci sono dettagli specifici su come potremo sbloccare le nuove abilità, se ci sarà cioè un sistema a livelli o un'esperienza da far crescere per acquisire punti da investire sui talenti; tantomeno abbiamo un'idea del grado di profondità degli alberi delle skill mancando specifiche informazioni e immagini, ma bisogna sempre tenere conto che non ci troviamo di fronte ad un gioco di ruolo bensì ad uno shooter in prima persona. Questo si tradurrà, probabilmente, in una buona profondità per quello che concerne la personalizzazione, ma non in stili di attacco e difesa completamente differenti a seconda di come sceglieremo di far evolvere la nostra personale versione di Jak.