Nonostante sia stato annunciato all'E3 2021 non ne abbiamo ancora parlato molto, dunque proviamo a colmare un po' di lacune con questo articolo dedicato a Jurassic World Evolution 2, gioco che si presenta come una netta evoluzione del primo capitolo. Benché non sia stato accolto con grandissimi onori dalla critica, il primo Jurassic World Evolution è stato in verità un titolo di notevole successo, raggiungendo 3 milioni di copie nel marzo del 2020 e presumibilmente giungendo anche oltre nell'anno seguente. D'altra parte, un gioco che si porta dietro il marchio ufficiale di Jurassic World ha di per sé una notevole visibilità, ma una buona risonanza è stata data anche dagli streamer, che hanno contribuito a diffondere il titolo presso un pubblico variegato, nonostante si tratti di un genere piuttosto particolare.
L'idea di un gestionale a base di dinosauri è alquanto in linea con la tradizione di Jurassic Park ed Evolution prometteva di portare questo concept verso nuovi livelli grazie alle moderne tecnologie e all'esperienza maturata da Frontier Development nell'ambito. Alla fine è venuto fuori un titolo molto interessante ma anche con varie mancanze, solo parzialmente colmate con l'uscita di numerosi DLC. Rimanevano quindi ampi margini di miglioramento, un elemento che ha spianato la strada, insieme al successo commerciale, all'arrivo di Jurassic World Evolution 2. Il secondo capitolo parte dunque da un'ottima base per arrivare, potenzialmente, alla simulazione gestionale definitiva sul parco di dinosauri e per ora le premesse sono ottime.
Evoluzione del gameplay
L'intenzione di Frontier è evolvere il primo capitolo in ogni direzione, sia dal punto di vista strutturale che in termini di contenuti, partendo dunque dalle fondamenta del primo capitolo in edizione completa e andando oltre. L'intenzione è dunque arricchire i sistemi di gioco consentendo un controllo maggiore e più esteso del parco, prendendo in considerazione un numero più ampio di elementi e una ulteriore stratificazione dei controlli, nonché ampliare i contenuti con un aumento generale delle specie di dinosauri presenti e una maggiore possibilità di personalizzazione degli ambienti. Questa, per esempio, passa attraverso il controllo della paleobotanica e la costruzione di ambienti maggiormente complessi e in linea con le esigenze degli animali.
Sono quattro le modalità di gioco principali annunciate finora da Frontier: la Campagna progressiva che racconta una storia originale posta successivamente rispetto a Jurassic World: Il Regno Distrutto, la modalità Chaos Theory che ci pone di fronte a diversi "scenari" tratti dalla serie cinematografica, ponendoci al controllo di vari elementi del parco per risolvere le emergenze dei film, le Sfide e la solita modalità Sandbox per chi vuole semplicemente concentrarsi sulla costruzione e gestione del parco a prescindere dagli elementi narrativi. Il team ha riposto una certa attenzione nella costruzione della nuova Campagna, ma in generale tutte le modalità risultano nettamente arricchite rispetto a quanto visto nel primo capitolo.
I dinosauri
I materiali video diffusi finora si concentrano soprattutto sulla materia prima principale di Jurassic World Evolution 2: i dinosauri. Questi erano presenti in una quantità limitata nel primo capitolo, in termini di varietà di specie, con molte aggiunte effettuate solo attraverso DLC. Il secondo capitolo dovrebbe rappresentare un netto miglioramento su questo fronte, non solo con l'aggiunta di ulteriori specie da gestire ma anche con un miglioramento netto di tutte le tipologie di animali presenti, sia per quanto riguarda la semplice modellazione poligonale che per i comportamenti gestiti dall'intelligenza artificiale. Per il momento abbiamo visto triceratopi, amargasauri, brachiosauri, coelophysis, stegosauri, dimorphodon e pteranodonti, ma si tratta solo di una parte della fauna prevista, oltre a quella già presente nel primo capitolo.
I modelli di comportamento più complessi vanno a influire anche sulle esigenze gestionali del parco, introducendo nuove situazioni e parametri da controllare: i dinosauri cercano attivamente cibo e ristoro in maniera logica in base ai propri istinti e richiedono un equilibrio maggiore con l'ambiente circostante. Questo porta alla necessità di modellare gli ambienti e scegliere le zone in funzione delle caratteristiche dei dinosauri, oltre a dover tenere conto delle nuove possibilità di interazione tra specie diverse che impongono di trovare nuovi bilanciamenti nell'ecosistema.
Gli erbivori, per esempio, introducono elementi di paleobotanica più avanzati: la gestione di questi aspetti era stata introdotta solo nel DLC Claire's Sanctuary, mentre nel secondo capitolo sarà parte integrante della struttura di gioco. Invece di basare tutto su un mangime vegetale generico, si tratterà dunque di studiare e gestire le piante preistoriche, posizionandole e facendole crescere in maniera organica con la struttura del parco.
Nuovi elementi gestionali
Dal punto di vista più pratico, la gestione pragmatica del parco passa attraverso una revisione generale nell'organizzazione dei ranger e delle unità di terra da utilizzare per ispezionare e tenere sotto controllo la situazione. I ranger possono essere organizzati in postazioni diverse ed è possibile impostare loro dei percorsi che creano dei veri e propri pattugliamenti organizzati delle varie aree del parco. Questo diventa particolarmente importante perché in Jurassic World Evolution 2 è indispensabile inviare le squadre ad analizzare le zone e i dinosauri per conoscere precisamente la loro situazione. Allo stesso modo, il sistema di cura dei dinosauri malati è stato modificato e richiede ora l'invio diretto di un'unità veterinaria sul posto, in modo che raggiunga la creatura e possa curarla in maniera specifica.
Diverse novità sono previste anche nella gestione delle attrazioni e del pubblico, che ora si caratterizza per gusti e tendenze differenti da tenere in considerazione. Oltre ai bisogni classici che rientrano nel pubblico standard, ci sono altre tre nuove categorie di utenti da prendere in considerazione: si tratta dei tipi attratti da natura, avventura o lusso, in base ai quali organizzare nuove attrazioni e strutture. In questo modo, il gioco costringe a rispondere a diverse esigenze e costruire le strutture del parco in modo da soddisfare anche gusti differenti. A questo si associa anche una più profonda e sfaccettata gestione delle singole strutture, che possono essere arricchite di vari elementi interni e personalizzate in varie maniere.
Il grande potenziale del gestionale Frontier potrebbe esprimersi al massimo in Jurassic World Evolution 2: il gioco parte già da una buona base, si porta dietro un franchise di enorme richiamo e sembra destinato a colmare tutte le lacune che caratterizzavano il primo capitolo. L'ampliamento dei contenuti e l'approfondimento delle meccaniche di simulazione e gestione del parco viste finora vanno proprio nella direzione che speravamo, arricchendo e completando le opzioni di costruzione e controllo, nonché ampliando la quantità di dinosauri presenti e la complessità dei loro comportamenti. Non resta che valutare se tutti i vari tasselli riescano a comporre un gioco organico e stimolante anche per chi non è proprio un grande appassionato di dinosauri o della serie Jurassic World, ma per questo dobbiamo attendere delle prove su build più complete.
CERTEZZE
- Evoluzione in tutte le direzioni, tra meccaniche di gioco e contenuti
- Nuovi elementi da gestire arricchiscono la struttura della simulazione
- Buoni avanzamenti tecnici tra grafica e interfaccia
DUBBI
- Da valutare l'implementazione delle novità e il bilanciamento generale
- Potrebbe non differenziarsi più di tanto dal primo capitolo, considerato con tutti i suoi DLC