Ricordate le vacanze estive quando eravate adolescenti? Quella settimana di mare trascorsa in un luogo cristallizzato nello spazio e nel tempo, fatta di amicizie e cottarelle che esplodevano in quei giorni ma non sopravvivevano all'estate, svanendo una volta ricominciata la scuola a settembre. Questa sensazione calda e nostalgica permea On Your Tail, il nuovo gioco di Memorable Games, team di sviluppo italiano noto in precedenza come MixedBag e che ha optato per un'operazione di rebranding in occasione dell'annuncio del suo nuovo progetto.
On Your Tail è molto diverso dai giochi sviluppati in passato dal team italiano. Si tratta stavolta di un investigativo in terza persona, con una mappa aperta e che integra in modo massiccio elementi di simulazione di vita. È come se la parte più leggera di Like a Dragon, quella in cui si va in sala giochi e al karaoke, incontrasse a metà strada le avventure del Professor Layton, ma in salsa Animal Crossing... perché tutti i protagonisti sono animali antropomorfi. In attesa dell'uscita su PC e Nintendo Switch, abbiamo recentemente provato la demo di On Your Tail durante un incontro tenutosi a Torino che ci ha permesso di passare quasi un'ora in compagnia del gioco.
Ambientazione, trama e personaggi
Abbiamo citato in apertura le vacanze estive perché l'ambientazione del gioco è una cittadina arroccata ispirata chiaramente alle Cinque Terre liguri: spiaggia e mare abbracciati da un paesino fatto di casette colorate e circondati da boschi di conifere. "Abbiamo pensato alle Cinque Terre come ambientazione perché è sicuramente uno dei tanti, bellissimi, patrimoni del nostro Paese. E tutto sommato non era poi così nota all'estero come meta", dice Mauro Fanelli, direttore creativo. "Poi dopo qualche mese che avevamo confermato internamente questa scelta, Pixar ha annunciato Luca... Se non altro adesso all'estero sanno dov'è ambientato On Your Tail", conclude con una risata. Durante la demo abbiamo esplorato una piccola porzione del borgo ma i ragazzi di Memorable Games ci assicurano che la mappa open world sarà molto più grande e comprenderà qualche zona limitrofa al paese. Ci saranno anche numerosi ambienti interni, e uno l'abbiamo visitato proprio durante la nostra sessione di prova, un ristorante in cui è avvenuto un furto.
Gli sviluppatori sono stati volutamente abbottonati circa la trama di On Your Tail, e possiamo capirlo visto che il gioco ha una componente fortemente investigativa. La protagonista è Diana, che si ritrova con la Vespa in panne nel bel mezzo del suo viaggio. Fortunatamente riesce a raggiungere Borgo Marina, un piccolo paesino con un meccanico; mentre la moto è in riparazione, la simpatica capretta farà la conoscenza delle persone del posto e rimarrà coinvolta in alcuni misteri e investigazioni. Stando alle parole degli sviluppatori, le tematiche del gioco si faranno sempre più serie e mature nonostante l'umore generale della produzione sia leggero e scanzonato, e il tema del passare del tempo sarà centrale nella trama. A noi il tono di On Your Tail ha ricordato alcuni sceneggiati italiani di successo come Il Commissario Montalbano e I Delitti del BarLume, gialli con un piglio molto ironico ma che possono cambiare registro in poche battute.
Parlando di Diana abbiamo accennato al fatto che sia una capretta, e menzionato un rimando ad Animal Crossing. Tutti i personaggi di On Your Tail infatti sono animali antropomorfi, disegnati con tratti anime, e il lavoro fatto da Imma Botti e tutto il gruppo di artisti di Memorable Games ci ha davvero colpito molto. Guardando le illustrazioni dei personaggi si potrebbe pensare a un prodotto come Beastars, ma la logica con cui sono stati scelti i personaggi è molto diversa. A livello narrativo, in On Your Tail l'appartenenza ad una specie piuttosto che un'altra non ha dei risvolti nel mondo di gioco; non esistono quindi logiche su carnivori ed erbivori ad esempio. Il team di sviluppo ci ha raccontato che l'elemento fantasy c'è stato fin dai primi prototipi, e gli animali antropomorfi sono una naturale evoluzione del concept iniziale.
La caratterizzazione dei personaggi invece nasce dalla volontà di ricreare a Borgo Marina una fauna autoctona, esemplari che si possono vedere nelle campagne italiane. Cani, gatti, lupi, ovini, bovini e piccoli mammiferi come conigli, tassi e topi sono solo alcuni dei personaggi che abbiamo visto durante la nostra prova. Per questo, e forse più corretto avvicinare la scelta stilistica non a Beastars quanto più ad Aggretsuko, dove il regno animale non ha nessuna influenza narrativa ma serve puramente come elemento caratteristico: ad esempio, ci viene raccontato che nell'avventura è presente un leone, che è un turista straniero, in quanto i leoni non sono proprio tipici delle Cinque Terre. Le illustrazioni dei personaggi sono irresistibili e anche i modelli 3D sono davvero simpatici, grazie soprattutto a delle animazioni piene di carattere; quando Diana corre la punta delle orecchie e della coda sono in costante movimento, creando quel divertente rimbalzo tipico del trotterellare animale.
Simulatore di vacanza al mare
Sebbene On Your Tail sia anzitutto un gioco investigativo, il team di Memorable Games si è divertito molto a creare una grande quantità di attività secondarie, quasi fosse davvero un simulatore di vacanza al mare. Non tutte però solo fini a sé stesse: in certi casi ci si trova davanti a minigiochi, come una partita a biglie in spiaggia o una sessione di pesca, ma altre attività sono più legate alla narrazione e hanno risvolti diretti sull'avventura. Un caso specifico è la fitta rete di conoscenze e rapporti che Diana può intrecciare nel corso della sua permanenza vacanziera, e di quanto parlare con i personaggi cambi l'esperienza del giocatore.
Da questo punto di vista On Your Tail funziona un po' come Disco Elysium, titolo che, per stessa ammissione del team di sviluppo, è stato preso a modello, ovviamente con le dovute differenze. Il mondo di gioco è "consapevole" degli eventi innescati dal giocatore e propone di conseguenza linee di dialogo e situazioni in base alla progressione degli eventi. Molti personaggi quindi reagiranno in modo diverso in base a come si è comportata Diana, con chi ha parlato, di cosa ha parlato e così via. Per certi aspetti la gestione dei dialoghi ci ha ricordato anche Hades, dove Zag può innescare diverse linee di dialogo con i personaggi in base al suo andamento nelle diverse partite.
Alcuni membri del folto cast di On Your Tail hanno un ruolo più rilevante di altri, perché è sempre possibile scegliere se affrontare l'avventura sia in solitudine che in compagnia, scegliendo personalmente il proprio Watson. Durante la nostra prova abbiamo stretto amicizia con il fotografo del paese, che ci ha accompagnato nell'esplorazione del borgo e con il quale abbiamo preso un caffè al baretto della spiaggia. I rapporti con questi compagni, non sappiamo se con tutti o solo alcuni, si evolvono poi in relazioni romantiche. Non parliamo però di storie sui grandi amori della vita, piuttosto ricordano le infatuazioni che si possono avere proprio durante le vacanze estive della giovinezza, che nascono e muoiono lì, ma che vanno esplorate solo trascorrendo del tempo con l'altra persona.
Interessante il fatto che, anticipa Fanelli, tutte le relazioni possano essere esplorate durante un'unica run di gioco, senza dover caricare salvataggi precedenti. Oltre a esserci una certa sportività da parte di tutti i compagni, data proprio dalla natura leggera di queste frequentazioni, sarà possibile "azzerare" in qualche modo certe situazioni.
Prove, carte e palazzi mentali
L'elemento misterioso e supponiamo magico dato dal reset di alcuni eventi ci porta ad analizzare il secondo grande filone di gameplay di On Your Tail. La trama principale si dipana maggiormente durante le fasi investigative, divise concettualmente in due parti: la prima dedicata alla raccolta delle prove e la seconda alla ricostruzione dei fatti. Cosa c'entra la magia? Diana porta con sé una lente incantata, attraverso la quale può vedere il passato. La meccanica di raccolta prove prevede l'equipaggiamento dell'oggetto, che porta la telecamera dalla terza alla prima persona e filtra il mondo attraverso l'incanto della lente. Questa va costantemente alzata e abbassata in modo da vedere i cambiamenti nello scenario, come oggetti fuori posto o la pulizia di tracce. Ve la ricordate la missione "Una crepa nel muro" di Dishonored 2, dove Emily e Corvo vedevano contemporaneamente il passato e il presente attraverso la Giratempo? La meccanica della lente funziona esattamente allo stesso modo, con la differenza che Diana non visita le due linee temporali ma vede solo le differenze tra "prima" e "dopo".
Quando la protagonista è vicina ad una zona di indagine il giocatore viene sempre informato dell'evento, anche quando decide di allontanarsi. Non si è mai vincolati alla risoluzione di un enigma e si può sempre abbandonare un caso per risolverlo dopo, magari decidendo di reclutare un compagno che può fornire un punto di vista unico sullo scenario. I commenti dei personaggi non sono da intendersi come aiuti o suggerimenti, ma solo esclamazioni che possono aiutare, o depistare, il giocatore. Se si vuole chiedere un suggerimento vero e proprio bisognerà spendere una moneta, collezionabili che vengono raccolti durante l'avventura e che permettono anche l'acquisto di abiti e oggetti (sì, Diana potrà anche personalizzare la sua camera da letto).
Ogni scenario ha il suo numero specifico di indizi e questa informazione è sempre nota al giocatore, che può sapere in tempo reale quanti ne mancano per passare alla fase successiva. Gli indizi raccolti vengono archiviati sotto forma di carte, così come le nozioni generali relative a personaggi, luoghi, eventi eccetera. Ogni cosa che Diana conosce e sa viene trasformata in carta e utilizzata, ad esempio, come argomento di conversazione. Le carte indizio però possono essere usate solo nel palazzo mentale, e questa è la parte di On Your Tail che ci è piaciuta in assoluto di più. Il palazzo mentale (o della memoria) è una tecnica mnemonica antichissima diventata famosa grazie a diverse produzioni letterarie e cinematografiche, su tutti i racconti di Sherlock Holmes scritti da Sir Arthur Conan Doyle.
Quello di Diana però non è una bacheca degli indizi né tanto meno uno spazio che lei può visitare liberamente, bensì un gioco da tavolo. Quando si passa alla parte di risoluzione del caso viene generata una riproduzione della scena del crimine, come se fosse la plancia di un gioco di miniature e, accanto a questa, lo spazio per una serie di carte. La mano è quindi composta da tutti gli indizi in possesso della protagonista in ordine sparso, che andranno giocati nell'ordine cronologico degli eventi. Le carte innescano gli avvenimenti riportati dalla propria dicitura a prescindere da chi sia presente nella scena. Ad esempio, nel caso provato da noi, una carta attivava l'apertura di un mobile: se giocata come prima, senza che venisse innescato l'arrivo del ladro, la credenza veniva aperta dall'unico testimone presente nella scena. Quando si indovina la posizione di una carta nella linea cronologica il gioco restituisce feedback positivo. Tutte le volte che viene commesso un errore si impara qualcosa di nuovo e, cosa ancor più importante, lo scenario può essere tentato infinite volte senza che venga addebitato alcun svantaggio.
Realizzazione tecnica e localizzazione
La demo di On Your Tail che abbiamo provato era per Nintendo Switch e, tolto qualche piccolo bug connaturato allo stato della build, il gioco è davvero piacevole da vedere. Le animazioni, come detto, sono leggere e graziose nonostante la complessità di lavorare con animali antropomorfi, che oltre a capelli e abiti hanno orecchie, code, crini eccetera. Tecnicamente il risultato raggiunto finora ci ha convinto molto e ci auguriamo che lo sviluppo continui sulla buona strada.
Ciò che ci ha davvero affascinato della realizzazione del gioco, una peculiarità che è quasi un dietro le quinte, è la scelta della localizzazione. Solitamente, un titolo che punta al mercato internazionale viene scritto in inglese e poi tradotto in tutte le altre lingue. Memorable Games invece ha deciso di scrivere l'intero gioco in italiano, per poi affidarlo a un localizzatore inglese e, a partire da quella versione, consegnarlo a tutti gli altri traduttori. Questo perché, dice Fanelli, era essenziale avere un grande controllo sulla scrittura del gioco, che ovviamente il team avrebbe avuto solo lavorando nella propria lingua madre.
Questo aspetto non è scontato perché, e su questo lo sviluppatore è molto trasparente, la localizzazione è un costo che pesa sul budget di qualsiasi produzione; eppure, era così importante avere la massima consapevolezza di ogni singola parola scritta da optare per una scelta poco consueta come questa. I dialoghi, va detto, sono scritti con una grande naturalezza, con una colloquialità che solo un madrelingua italiano può apprezzare.
Disclaimer
Memorable Games / MixedBag Srl è co-fondato da Mauro Fanelli, socio minoritario di Netaddiction Srl, la multimedia company che pubblica Multiplayer.it. Entrambe le aziende operano in modo completamente indipendente e da parte della redazione non viene prestata alcuna attenzione speciale agli annunci e ai giochi di Memorable Games.
On Your Tail è un progetto tanto intrigante quanto ambizioso che, come la protagonista Diana, gioca finora tutte le sue carte nell'ordine giusto. Il mix di investigazioni ed elementi life-sim si sposa alla perfezione con l'esplorazione su mappa libera, trasmettendo un senso generale di mistero ed avventura. Un gioco che si ispira a diversi titoli stranieri e che li sintetizza in un prodotto dall'atmosfera estremamente nostalgica che forse solo il pubblico italiano può davvero cogliere. Le potenzialità più grandi di On Your Tail secondo noi sono racchiuse nel palazzo della memoria di Diana, con la proiezione mentale della scena del crimine si trasforma nel tabellone di un gioco da tavolo e le prove in carte da giocare nel giusto ordine. Non possiamo nascondere quanto questa meccanica ci abbia davvero affascinanti e non vediamo l'ora di vedere cosa i ragazzi di Memorable Games si sono inventati per tutti gli altri casi presenti nel gioco. Forse l'ambientazione e i personaggi antropomorfi non sono per tutti, ma il motore del gioco è solido e promettente.
CERTEZZE
- La scena del crimine è un gioco da tavolo
- Dialoghi ben scritti e naturali
- Tecnicamente ben riuscito
DUBBI
- Tono generale dell'opera un po' fuorviante
- Gli animali antropomorfi non piacciono a tutti