L'accesso anticipato è un sistema di pubblicazione molto complesso e sfaccettato. Alcuni sviluppatori lo hanno utilizzato come punto di partenza per la creazione di qualcosa di grande, altri ne hanno effettivamente scoperto le potenzialità strada facendo, altri ancora non ne hanno saputo sfruttare appieno le caratteristiche principali. Quale sarà la strada che percorrerà Ravenswatch è difficile dirlo. L'action roguelite di Passtech Games, autori dell'ottimo Curse of the Dead Gods, si è dimostrato molto soddisfacente da giocare e incredibilmente ispirato dal punto di vista tecnico e artistico. Allo stesso tempo, però, i contenuti sono molto limitati in termini di numero. Vi raccontiamo quello che abbiamo scoperto durante la prova di Ravenswatch.
Una fiaba da incubo
Ciò che colpisce di Ravenswatch è sicuramente il suo stile, a metà tra Borderlands e un fumetto: il cel shading del gioco, lo stesso utilizzato per Curse of the Dead Gods, risulta sempre piacevole. Che sia di notte o di giorno, durante un'esplorazione o un frenetico scontro ricco di caos, in Ravenswatch risulta molto godibile anche grazie alla sua visuale a volo d'uccello. L'idea alla base dei quattro eroi selezionabili (sei una volta completata una prima partita) prevede un twist particolare. Passtech Games ha infatti deciso di mescolare le classi alla Diablo (Necromante, Incantatore, Rogue, Guerriero) con i personaggi delle classiche fiabe per bambini e non solo (Cappuccetto Rosso, Beowulf, La regina delle nevi, Il pifferaio magico). Il risultato è sicuramente unico, con le abilità che rispecchiano entrambe le ispirazioni e che dunque propongono un mix interessante, originale e d'impatto.
Non possiamo dire lo stesso dal punto di vista narrativo, dato che sostanzialmente una storia ancora non c'è. I nemici da affrontare, le ambientazioni e i boss non sono minimamente contestualizzati. Nella versione provata si gioca catapultati in medias res, e perciò è presto per dire se e quanto la trama potrà essere interessante. Discorso simile per il nemico principale: bello, stimolante, difficile e dall'estetica ben caratterizzata, ma non si sa niente di lui se non che è noto con il nome di Incubo.
Un gameplay punitivo
Passando al gameplay, l'esperienza di Ravenswatch funziona solo in parte: se da un lato il sistema di combattimento è stimolante e spinge ad andare avanti, dall'altro pesa la scarsità di contenuti, visto che l'accesso anticipato consiste solo in una mappa e un boss. A questo riguardo, si spera che il gioco possa arricchirsi molto di più nei prossimi mesi, perché alla base c'è una potente miscela action e roguelite che sarebbe un peccato vedere sprecata. Una sessione si compone di cinque giorni all'interno del gioco scanditi da un sistema giorno/notte (che nel caso di Cappuccetto Rosso influenza anche il gameplay) al termine dei quali dovrete affrontare il boss. La mappa sarà sempre la stessa come forma, ma i punti chiave al suo interno saranno generati casualmente ogni volta. Il vostro obiettivo sarà prepararvi al meglio per arrivare più potenti possibile allo scontro con il boss. Uccidere nemici e salire di livello vi permetterà di scegliere tra due potenziamenti proprio come nei più classici dei roguelite, così come venditori e o ricompense di attività svolte nella mappa vi aiuteranno consegnandovi bonus e oggetti. Il paniere di potenziamenti tra cui potrete scegliere aumenterà con il livello generale del personaggio. Questo non è quello presente durante la singola partita, bensì un livello globale che si può aumentare con i punti esperienza guadagnati in base alle vostre prestazioni e conteggiati al termine di ogni tentativo.
Ravenswatch non è un gioco semplice, non solo per i 10 step difficoltà, ma perché sia in solitaria che in cooperativa online fino a quattro giocatori propone un tasso di sfida pensato per far emergere strategia e abilità del giocatore. A complicare ulteriormente le cose ci pensa la scelta di dare un limite di tempo. Avere solo cinque giorni di tempo per esplorare e ottimizzare le decisioni per aumentare la propria forza è sicuramente l'elemento più ostico e forse più sottovalutato dell'esperienza. Lo scontro con il boss è poi un classico insieme di momenti bullet hell in cui si deve imparare la sequenza di attacchi e scegliere i momenti più opportuni in cui passare all'offensiva, sebbene non manchi qualche meccanica interessante che permette di stordirlo temporaneamente.
L'accesso anticipato di Ravenswatch è poco più di una demo. I sei personaggi utilizzabili sono accattivanti e molto divertenti da usare, e le premesse intraviste dall'unico livello con boss finora disponibile dimostrano come la fiducia in Passtech Games sia ben riposta. La tabella di marcia dei contenuti è già stata annunciata, e sebbene il primo aggiornamento sia dietro l'angolo, non vedremo nuove aree e nuovi nemici fino all'estate inoltrata. Forse c'è ancora troppa poca carne al fuoco per giustificare un acquisto, e ci chiediamo se in questo caso non sarebbe stato più giusto prendersi qualche mese in più di sviluppo per offrire un pacchetto più ricco ai giocatori.
CERTEZZE
- Artisticamente ispirato
- I personaggi delle fiabe come eroi funzionano
- Gameplay soddisfacente e divertente
DUBBI
- Ancora pochi contenuti
- Assente contestualizzazione narrativa