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Rematch: abbiamo provato un gioco di calcio come nessun altro

Rematch è un gioco di calcio in terza persona online dove un utente controlla un singolo giocatore e possiamo garantirvi che non avete mai provato nulla del genere.

PROVATO di Riccardo Lichene   —   10/04/2025
Rematch è un esperienza di calcio in terza persona PvP online
Rematch
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Rematch ha un livello di sperimentazione e innovazione in campo videoludico a cui non siamo più abituati non solo a livello di game design, ma anche di filosofia di sviluppo. D'altra parte parliamo di Sloclap lo studio che ha dato i natali a Sifu, un action in terza persona a base di kung fu. Ora lo studio francese è al lavoro su un videogioco calcistico in terza persona cinque contro cinque.

Chi ha provato Sifu e darà una possibilità a Rematch, si accorgerà rapidamente che i due titoli condividono alcune sezioni importanti di DNA, prima tra tutte quella relativa alla spettacolarità del movimento. Questo gioco, però, è così diverso da qualunque esperienza a lui affine che potrebbe addirittura autosabotarsi se non si presenta sul mercato con un tutorial sopraffino.

Il suo parente più stretto, che ci crediate o no, è Rocket League, perché le priorità di chi gioca sono nell'ordine: orientarsi sul campo, capire dov'è la palla, posizionarsi nel modo giusto, difenderla, mirare bene (nei passaggi e nei tiri) e tirare al momento giusto. Dopo aver passato diverse ore in compagnia del gioco possiamo raccontarvi del suo incredibile potenziale e di come Rematch potrebbe essere la risposta a chi sta cercando qualcosa di veramente nuovo nel mondo del gaming sportivo.

Nozioni di base

Rematch è un gioco di calcio online in terza persona che ha come modalità principale il 5v5 ma che, al lancio, arriverà anche con il 4v4 e il 3v3, ognuno con una dimensione scalare del campo da gioco. Il titolo non sarà free to play ma avrà un costo di 25 euro perché "non c'è un sistema di progressione, non ci sono statistiche dei calciatori, abilità o altri parametri" ci ha detto Pierre Tarno, co-fondatore e ceo di Sloclap. "L'unica cosa che conta sono le abilità di ogni utente e quelle non si possono monetizzare".

I calciatori di Rematch non sono mai, tecnicamente, in possesso della palla, la controllano, si, ma possono essere dribblati in qualunque momento
I calciatori di Rematch non sono mai, tecnicamente, in possesso della palla, la controllano, si, ma possono essere dribblati in qualunque momento

Una volta messo piede sul campo da calcio, la prima cosa che diventa immediatamente palese è la quasi totale assenza di automatismi. Se un compagno vi passa la palle e voi non premete un tasto per prenderne il controllo, passarla o tirare, questa vi volerà affianco come se nulla fosse. Il primo impatto con questo sistema è soverchiante, poi arriva l'illuminazione: Rematch è più simile a uno sparatutto in terza persona che a uno sportivo tradizionale come FC 25.

Il film di Sifu sarà prodotto con l'aiuto del regista di John Wick e di Netflix Il film di Sifu sarà prodotto con l'aiuto del regista di John Wick e di Netflix

Per prendere possesso della palla bisogna averla nel proprio campo visivo (con alcune eccezioni) e avere un ottimo tempismo, per passare bisogna inserire manualmente la direzione, in possesso palla bisogna schivare i tentativi di dribbling degli avversari con tempismo perfetto e per tirare compare un vero e proprio mirino a schermo con cui puntare alle varie zone della porta.

I vostri occhi non vi ingannano, questo stadio, grazie alla realtà aumentata, ha come sfondo l'orbita terrestre
I vostri occhi non vi ingannano, questo stadio, grazie alla realtà aumentata, ha come sfondo l'orbita terrestre

Il posizionamento sul campo, poi, è fondamentale così come la lettura dello stato del gioco: il risultato è il montare di un'adrenalina che non vedevamo da anni (forse decenni) nel mondo dei videogiochi sportivi. Le partite durano in media 6-7 minuti, ma se finiscono in pareggio entra in gioco il golden goal: la prima squadra che segna vince.

Questo vuol dire tempi aggiuntivi potenzialmente lunghi quanto se non più lunghi della partita appena terminata: in una nostra prova siamo andati avanti per nove minuti dopo il 2-2 e alla fine avevamo il cuore a mille per l'adrenalina e la concentrazione. L'emozione c'è, ed è davvero tanta.

Filosofia di gioco e sviluppo

Uno dei pilastri portanti del gioco è l'assenza totale di interruzioni, questo vuol dire niente fuorigioco, niente calci d'angolo e niente rimesse laterali. I confini del campo sono delimitati da dei muri che fanno rimbalzare la palla con metà della forza dell'impatto, per un'azione che si interrompe solo quando viene segnato un goal.

I confini del campo di calcio di Rematch sono progettati per far rimbalzare la palla: niente fuori, calci d'angolo o fuorigioco
I confini del campo di calcio di Rematch sono progettati per far rimbalzare la palla: niente fuori, calci d'angolo o fuorigioco

Il portiere, poi, è controllato da un giocatore e ha un ruolo fondamentale perché può controllare la palla e giocare ben oltre la sua area di rigore e veste un ruolo fondamentale per mantenere alta la pressione. A differenza degli altri calciatori, poi, ha resistenza illimitata per tornare in fretta in aera (l'unico posto dove può prendere in mano la palla) e ha un set di mosse ben animate e responsive. Tuffarsi è pericoloso, perché per rialzarsi ci vuole un po', ma vi permetterà di salvare molti tiri inaspettati.

Giocando per circa tre ore abbiamo capito non solo che l'abilità meccanica sarà fondamentale per dominare nella modalità competitiva, ma anche che la curva di apprendimento è più clemente di quanto si pensi, soprattutto per gli appassionati di sparatutto. Il flusso di gioco non è paragonabile a nulla che abbiate mai giocato in abito sportivo: il gameplay ha picchi e valli d'azione e frenesia a una frequenza inaudita perché chi gioca non è sempre in possesso palla come in FC o eFootball.

Chi giocherà il portiere su Rematch non potrà mai fare la bella statuina in porta
Chi giocherà il portiere su Rematch non potrà mai fare la bella statuina in porta

Quando si ha il pallone tra i piedi, invece, si diventa il bersaglio dell'intera squadra nemica e con questa filosofia sono stati raffinati i controlli di gioco. Una volta in possesso palla si ha accesso a due set di mosse, il primo è composto da quelle "offensive" e permette di muoversi dando un piccolo calcio in avanti, passare o tirare; il secondo è "difensivo" dà accesso alle opzioni di difesa e dribbling.

Nell'istante in cui la palla lascia il piede del giocatore questa entra in uno stato per cui è conquistabile da tutti, anche con le "Volley Actions", la punta di diamante di Rematch. Mentre una palla sta arrivando verso di voi, infatti, c'è una piccola finestra di tempo in cui, con il giusto tempismo, è possibile eseguire le azioni offensive menzionate prima senza controllo, al volo potremmo dire. Questo dà vita a momenti di coordinazione di squadra incredibili che portano la palla in rete o la salvano da un attacco aggressivo.

Lo spettro delle licenze

Rematch ha scelto fin da subito un'ambientazione futuristica, anche per evitare l'inferno delle licenze di club e calciatori che gonfia a dismisura il budget dei titoli tradizionali. Essendo ambientato nel 2065, il gioco non deve preoccuparsi di questo aspetto e può sbizzarrirsi dal punto di vista artistico con animazioni spettacolari in realtà aumentata per i goal e palette cromatiche davvero belle da vedere.

Partitella nel Sahara? Con la realtà aumentata tutto è possibile
Partitella nel Sahara? Con la realtà aumentata tutto è possibile

La musica, infine, è nelle mani di The Algorithm, un compositore famoso non solo per i suoi album di musica elettronica, ma anche per le sue colonne sonore videoludiche. Gli unici veri difetti che abbiamo incontrato sono la barriera economica d'ingresso, visto che si tratta di un'esperienza online che, purtroppo, il grande pubblico si aspetta free to play (cosa che non preoccupa troppo gli sviluppatori visto il successo di Helldivers), e la scalata iniziale per imparare le basi, che sarà per quasi ogni utente un'esperienza non semplice.

A livello macroscopico, però, Sloclap punta tutto sul senso di soddisfazione che regala proprio il processo di raffinazione delle proprie abilità. "Vogliamo che ci sia una differenza percepibile tra chi ha 2 ore di gioco, che ne ha 20 e chi ne ha 200" ha detto Tarno. "In Rocket League, per capirci, praticamente non c'è un tetto massimo di abilità (skill sealing), noi non ci spingeremo a quel livello, ma vogliamo che la coordinazione di squadra e la tattica siano il nostro endgame".

Rematch uscirà il 19 giugno, avrà tre giorni di accesso anticipato per chi acquista la premium edition e prima di allora avrà tre beta, una chiusa dall'11/04 al 13/04, una aperta dal 18/04 al 19/04 e una terza ancora da definire.

Se siete alla ricerca di un'esperienza videoludica sportiva completamente diversa da tutto ciò che è venuto prima di lei, allora non possiamo che raccomandarci di dare una possibilità a Rematch perché le buone idee che abbiamo incontrato sono davvero tante così come il potenziale di smuovere finalmente un panorama ancorato a formule vecchie di decenni.

Rematch è un'esperienza videoludica sportiva come non ce ne sono attualmente in commercio. Il suo parente più stretto è Rocket League, ma qui non ci sono jetpack, abilità o statistiche. Il giocatore fa affidamento solo sulle sue conoscenze (meccaniche e tattiche) in un sistema di comandi e controlli che rende il calcio in digitale davvero adrenalinico. La coordinazione è tutto, ma c'è ampio spazio per l'espressione dell'abilità personale, proprio come sui campi della vita reale. L'emozione, poi, prende il sopravvento quando la tensione di un pareggio è palpabile: le mani sudano, il cuore batte forte e la gioia della vittoria è purissima. Rematch è in grado di regalare tutte queste emozioni a chi è pronto ad affrontare la sua non proprio pianeggiante curva di apprendimento e ad aprire il portafoglio per il prezzo d'acquisto iniziale. C'è una beta per provarlo e noi ci raccomandiamo di dargli una possibilità perché come lui (almeno per ora) non c'è nessuno.

CERTEZZE

  • Adrenalina calcistica pura
  • Conta solo l'abilità: niente statistiche, numeri o parametri
  • Artwork e musica d'autore

DUBBI

  • Curva di apprendimento ripida
  • Barriera economica all'ingresso