Resident Evil 3 è ormai prossimo all'uscita. Dopo l'anteprima in quel di Londra e, più di recente, il provato della demo sappiamo quanto basta per aspettare questo remake con la giusta dose di curiosità e aspettativa: cosa ci aspetta non solo nel gioco ma, più ad ampio respiro, nell'universo narrativo della saga abbiamo provato a spiegarlo qui ma non c'è dubbio che il gioco metterà un po' più di punti fermi al lore, considerata la mancanza delle scelte multiple rispetto alla versione originale. Significa che Capcom ha deciso di stabilire una direzione precisa una volta per tutte, che certamente non andrà a stravolgere i dettagli più grandi e consolidati quanto piuttosto limare alcune incertezze che ci si trascina dietro da oltre vent'anni. In una storia, però, un ruolo significativo lo hanno i personaggi: tutti, non soltanto gli eroi e gli antagonisti, perché ognuno a modo proprio contribuisce a plasmare le vicende e, piccolo o grande, ha un ruolo. Come ogni capitolo della serie, anche Resident Evil 3 si affida a un discreto cast e, nel caso del remake, amplia un poco gli orizzonti per citare qualcuno non presente nella narrazione originale ma ugualmente coinvolto nell'epidemia di Raccoon City. Per questo abbiamo deciso di scavare a fondo nelle loro vite e presentarveli senza alcun segreto: non prenderemo in considerazione Resident Evil Resistance perché, pur introducendo personaggi canon, non è certo se avranno o meno un ruolo nella trama principale. La stessa cosa vale per Greg Mueller, uno scienziato introdotto in Resident Evil: Outbreak che sembra sia stato inserito in questo remake (a giudicare dal trailer alla fine della demo) ma non è stato ufficialmente confermato. Infine, per evitare spoiler, l'analisi si ferma all'inizio degli eventi di Resident Evil 3.
Jill Valentine
Data di nascita/morte | 1974/- |
Altezza | 172cm |
Peso | 56kg |
Gruppo Sanguigno | B |
Nazionalità | Statunitense |
Affiliazione | B.S.A.A. |
Jill Valentine è nata negli Stati Uniti da padre francese e madre giapponese. La sua è una carriera decorata fin dal servizio militare, in cui ha conosciuto Forest Spyer e in un secondo momento Chris Redfield. Il profondo senso di giustizia di Jill, assieme all'incrollabile resilienza e volontà di non arrendersi persino in situazioni disperate le hanno spianato la strada per il programma di addestramento della U.S. Army Delta Force: un corso elitario, pensato per donne alle quali altrimenti sarebbe stato negato il servizio in prima linea. Si tratta inoltre di un programma nato dalle ceneri di un'idea originariamente sperimentata negli anni '80, dove Delta ha studiato in segreto l'introduzione delle donne come agenti operativi tramite un corso modificato di selezione e valutazione che tuttavia non ebbe successo. Questo programma esclusivo l'ha resa esperta nell'utilizzo di armi da fuoco e nell'autodifesa. Si è persino specializzata nello smaltimento di ordigni esplosivi, ottenendo valutazioni molto positive dai suoi istruttori, e non c'è serratura che non sappia violare. Non soltanto, ha acquisito conoscenze sopra la media in merito a droghe e chimica in generale. Su tutto questo, però, a Jill è stato ordinato il massimo riserbo al punto da rifiutarsi di negare o confermare il suo coinvolgimento in tale addestramento speciale e l'esistenza del cosiddetto "Funny Platoon".
FUNNY PLATOON
Storicamente, uno dei distaccamenti meno ortodossi della U.S. Army Delta Force è stato soprannominato "Funny Platoon": si trattava nientemeno che dell'intelligence. Nacque a seguito di una lunga disputa fra Delta e l'Intelligence Support Activity (ISA), l'unità di spionaggio super segreta dell'esercito che mandava in ricognizione oltreoceano operativi sotto copertura con lo scopo di rilevare obiettivi sensibili. Da sempre uno dei propositi di Delta era esaminare e addestrare gli agenti ISA che si sarebbero infiltrati in un Paese in modo da procurare ai loro stessi commando informazioni prima di un'operazione. Ciononostante ISA, i cui agenti erano principalmente Berretti Verdi che erano già passati attraverso un rigoroso programma di selezione e formazione, si rifiutò. Motivo per cui Delta formò un proprio distaccamento d'intelligence i cui operativi si sarebbero infiltrati in un Paese per fornire qualunque informazione necessaria via radio. Un elemento di copertura e supporto si sarebbe occupato di preparare la documentazione falsa utile a queste operazioni di spionaggio. Altri ufficiali dell'intelligence avrebbero monitorato il mondo tramite terminali comunicanti con la CIA e la Defense Intelligence Agency. La vera particolarità del Funny Platoon, tuttavia, dipese dal fatto di essere completamente al femminile: le operazioni speciali erano prerogativa maschile, poiché le donne erano state escluse per legge dal prestare servizio in qualità di commando per le forze speciali di esercito, aviazione e marina. Ciò non impedì a Delta, negli anni '80, di sperimentare in tal senso, introducendo le donne affinché operassero sul campo grazie alla copertura marito-moglie: non essendo parte della squadra d'assalto, sarebbero andate in ricognizione e avrebbero esposto gli obiettivi. Furono in quattro a superare l'addestramento ma il progetto non ebbe successo proprio per il mix di sessi: gli uomini non si dimostrarono ancora pronti per una tale emancipazione. L'idea fu però ripresa in segreto nel 1990.
Nel 1996 Jill è stata reclutata nella S.T.A.R.S. grazie alle sue già comprovate capacità in combattimento e si è affidata alla vecchia conoscenza Chris per perfezionare le abilità di tiratrice scelta grazie a un allenamento settimanale - era l'unico a conoscenza del suo addestramento speciale ma neppure a lui ha rivelato i dettagli più delicati. Ufficialmente la sua motivazione per unirsi alla S.T.A.R.S. è stata perché non poteva tollerare che vite innocenti fossero messe in pericolo dai criminali, quando in realtà cercava "esperienze che le avrebbero davvero fatta sentire viva". In servizio, Jill indossava un giubbotto protettivo leggero per missioni sul campo e un caratteristico berretto blu in onore di suo padre. Si è integrata con naturalezza in squadra, dimostrando di non avere peli sulla lingua se si trattava di esprimere le proprie opinioni: avrebbe messo in discussione tutto, senza timore di scadere nell'assurdo se questo avesse portato alla verità. Perciò da molti è stata definita impulsiva, quando invece la calma durante le missioni e le decisioni ponderate hanno salvato la vita ai suoi compagni in più occasioni. La mancanza di emozioni e l'assenza di lamentele durante le situazioni di emergenza l'hanno mostrata coraggiosa agli occhi altrui, sebbene spesso forzasse questo atteggiamento lasciando poi affiorare il suo lato più fragile e vulnerabile. Le piaceva vivere a Raccoon City e non faceva molto durante il tempo libero, sebbene a volte andasse a fare shopping con la cugina giapponese quando le faceva visita. Gli altri suoi hobby comprendono suonare il pianoforte e andare a cavallo.
Il mondo di Jill è cambiato drasticamente nel luglio 1998, quando assieme al resto dell'Alpha Team è stata mandata sui Monti Arklay alla ricerca della dispersa Bravo Team. Una discesa in un incubo che non avrebbe mai avuto fine, tuttavia va sottolineato come quello non sia stato il primo incontro con gli zombi: lei e Chris hanno avuto la stessa spiacevole sorpresa qualche ora prima di partire in missione, vicende raccontate nel libro "Biohazard: The Beginning" distribuito nel 1998 come parte dell'edizione speciale del gioco per il Sega Saturn. In breve, premesse della peggiore epidemia nella storia americana si respiravano già a causa di aggressioni violente e misteriose prima nei boschi attorno a Raccoon City e poi occasionalmente anche più vicino al centro abitato. Una notte Chris riceve l'improvvisa telefonata di un amico, Bill, ricercatore presso l'Umbrella Corporation creduto scomparso in un incidente aereo: gli viene chiesto di incontrarsi in segreto tuttavia, lungo la strada, Chris trova una donna ferita a morte e viene egli stesso aggredito da una misteriosa creatura. Decide di mantenere il riserbo sull'accaduto ma il suo atteggiamento insospettisce Jill, alla quale infine decide di rivelare la verità: viene creduto e assieme investigano sulla vicenda, fino a subire un attacco in piena regola da alcuni zombi. Sopravvissuti, tornano al quartiere generale della S.T.A.R.S. per informare Wesker della situazione, apprendono della scomparsa della Bravo Team e si dirigono con gli altri sui Monti Arklay.
In seguito all'atterraggio nella foresta e la scoperta del cadavere di Kevin Dooley a bordo dell'elicottero precipitato, Jill ha assistito impotente mentre Joseph Frost veniva sbranato vivo dai Cerberi. Dopo essere riuscita a stento a rifugiarsi nella villa, si è unita a Barry Burton per indagare su quell'orrore. Nonostante lui l'abbia aiutata diverse volte, più passava il tempo e più il suo comportamento era sospetto agli occhi di Jill, che ha iniziato a mettere in discussione le sue vere intenzioni. Ha sfruttato tutto il suo addestramento e l'ingegno per sopravvivere alle creature che infestavano la villa, sebbene la sua compostezza sia venuta lentamente meno e si sia spezzata quando ha assistito all'omicidio del capitano Enrico Marini, è riuscita infine a trovare i laboratori sotterranei e scoprire la verità: Wesker era un doppiogiochista, ha lavorato tutto il tempo per l'Umbrella e minacciato la famiglia di Barry così che collaborasse con lui. Il compito di Wesker era tenere in vita Jill quanto bastasse perché i dati di combattimento contro le B.O.W. fossero registrati. È stata poi confermata l'esistenza del T-Virus (menzionato da Bill nel libro) ma assieme a Chris ha attivato il sistema di autodistruzione del complesso, riuscendo a sconfiggere il Tyrant 002 e fuggire poco prima dell'esplosione.
Al suo ritorno a Raccoon City, Jill ha compilato un rapporto dettagliato su quanto accaduto per il capo della polizia Brian Irons, chiedendogli inoltre di aprire un'inchiesta contro l'Umbrella in virtù del suo utilizzo di armi biologiche. In assenza di prove concrete, andate distrutte con la villa stessa, le sue richieste sono state ignorate. A Jill sono occorse due settimane per guarire da quello che possiamo definire come PTSD, nel frattempo Chris ha dato inizio a un'indagine personale senza farne parola con nessuno: è servito ancora una volta il sesto senso di Jill per capire che qualcosa non andava e, facendo visita al suo appartamento, ha scoperto frammenti di ricerche che rivelavano l'esistenza del G Virus. Dopo essersi consultata con Barry, ha deciso di partire verso l'Europa seguendo le tracce di Chris fino al quartier generale dell'Umbrella: lui ha voluto mettere prima in salvo la sua famiglia portandola in Canada, perciò Jill ha approfittato dell'occasione per fermarsi un po' di più a Raccoon City e investigare per poi raggiungere Chris in un secondo momento. La sua decisione finisce per coinvolgerla in pieno nell'epidemia che devasta la città a fine settembre e, dopo una prima fase trascorsa nel suo appartamento, capendo che non arriverà alcun soccorso si trova costretta a fuggire per conto suo. A darle la caccia arriverà Nemesis ma nella lotta per sopravvivere troverà un insolito aiuto in Carlos Oliveira.
Carlos Oliveira
Data di nascita/morte | 1977/- |
Altezza | 182cm |
Peso | 83kg |
Gruppo Sanguigno | 0 |
Nazionalità | - |
Affiliazione | U.B.C.S. |
L'esatta nazionalità di Carlos Oliveira non è nota ma possiede origini nativo-americane. Nonostante sia cresciuto in mezzo alla violenza fin dall'infanzia, è un ragazzo cordiale e spiritoso dotato di un forte senso di giustizia e senza alcuna riserva quando si tratta di lanciarsi nel pericolo. A dispetto della sua età ha molta dimestichezza con le armi del blocco orientale per via del suo passato e preferisce evitare l'uso di armi prodotte in Occidente. Da ragazzo ha combattuto nella resistenza in America del Sud, osteggiando un regime locale come parte di un'unità di guerriglia comunista antigovernativa nella quale ha trascorso gran parte della sua vita. È stato un bambino soldato e si è trovato a maneggiare armi da fuoco fin da subito. Il suo difficile passato gli ha conferito un coraggio fuori dal comune e oltre all'uso delle armi da fuoco ha affinato il suo talento nel guidare veicoli di grandi dimensioni, pilotare gli elicotteri e velivoli Cessna. Alla fine i guerriglieri sono stati decimati durante un'operazione di pulizia dalle forze militari governative locali: Carlos è stato l'unico sopravvissuto ma nel tentativo di valicare il confine è stato catturato e condannato a morte. Ha trascorso settimane in isolamento aspettando la sua ora ma è sfuggito all'esecuzione grazie a un coordinatore dell'Umbrella, giunto sul posto alla ricerca di potenziali talenti da reclutare. Colpito dalla tenacia di Carlos, gli ha offerto un posto nella U.B.C.S. e lui ha accettato per sfuggire alla pena di morte, cambiando nazionalità per lasciarsi alle spalle il suo passato. Umbrella ha inoltre pagato una chirurgia plastica per alterarne i connotati. Carlos è assegnato come caporale alla squadra A, Plotone Delta, diventandone il più giovane soldato dell'unità: il suo superiore era Mikhail Victor e le sue responsabilità includevano manutenzione e rifornimento in loco, nonché supporto nelle retrovie e servizio di guardia. È stato reclutato assieme a Murphy Seeker, con il quale ha stretto una profonda amicizia.
Il 26 settembre 1998, Carlos e il resto dell'U.B.C.S. sono schierati a Raccoon City nel mezzo del disastro biologico che ha travolto la città. Dopo l'arrivo, il suo plotone viene incaricato di mettere in sicurezza il municipio ma è presto sopraffatto dagli infetti e decimato: unici sopravvissuti sono Mikhail Victor, Nikolai Zinoviev e Carlos. Il 28 settembre, portato in salvo un ferito Mikhail, Carlos invia un segnale di soccorso che viene intercettato da Jill Valentine, rimasta in città per investigare sul Dipartimento di Polizia di Raccoon City.
Mikhail Victor
Data di nascita/morte | 1953/- |
Altezza | 178cm |
Peso | 98kg |
Gruppo Sanguigno | 0 |
Nazionalità | Russa |
Affiliazione | U.B.C.S. |
Mikhail Victor è un membro dell'U.B.C.S. e comandante del Plotone Delta. Originario di San Pietroburgo, ha scalato i ranghi fino a diventare tenente e poi maggiore nell'esercito della vecchia Unione Sovietica. Ha abbandonato i militari dopo lo scioglimento dell'U.R.S.S. per unirsi all'unità di guerriglia di cui era parte la moglie con l'obiettivo di supportarne la causa, prendendo parte a una serie di azioni terroristiche volte a liberare le minoranze etniche. Sfruttando le sue impressionanti capacità di leadership è riuscito ad avere successo in una serie di operazioni ben organizzate: si è reso in particolare responsabile per l'attacco alla residenza dell'Ambasciatore. I subordinati lo avrebbero sempre ricordato come un leader onesto al quale affidare le loro vite senza esitazione. Durante un tentativo di portare un gruppo di rifugiati oltre il confine, Mikhail è stato catturato e per risparmiare loro la vita decide di arrendersi assieme ai commilitoni. Processato con l'accusa di terrorismo e condannato a morte con una sentenza da eseguirsi il giorno successivo, si è salvato grazie all'intervento dell'Umbrella che gli ha offerto, promettendo di risparmiare anche i suoi uomini, di unirsi all'U.B.C.S. Di fronte alla morte certa e con le vite dei suoi amici e di sua moglie in gioco, Mikhail ha scelto di pagare quel piccolo prezzo e si è unito ai ranghi dell'azienda farmaceutica.
Trascorso diverso tempo con l'Umbrella è stato nominato comandante del Plotone Delta, arrivando a comandare trenta mercenari e dimostrando le sue profonde qualità da leader: la squadra che ha plasmato è tra le più leali ed efficienti dell'U.B.C.S. e con ciascuno dei soldati stringe un forte legame. A Raccoon City, il Plotone Delta viene incaricato di proteggere il municipio ma è presto circondato dagli infetti e decimato. Unico sopravvissuto del suo distaccamento, Mikhail riesce a riunirsi con Nikolai Zinoviev dell'unità B e Carlos Oliveira dell'unità A trovando poi riparo nella metropolitana. A causa delle ferite è costretto a restare all'interno del treno mentre gli altri tornano in città per riattivare la stazione. Incontra Jill Valentine non appena Carlos la porta indietro con sé, dimostrando di conoscerla per la sua fama pregressa.
Nikolai Zinoviev
Data di nascita/morte | 1963/- |
Altezza | 187cm |
Peso | 102kg |
Gruppo Sanguigno | A |
Nazionalità | Russa |
Affiliazione | Umbrella |
Nikolai Zinoviev è il sergente dell'unità B del Plotone Delta U.B.C.S. Nato a Mosca, ha servito nell'esercito e, prima della caduta dell'Unione Sovietica, come unità speciale nella Spetznatz, dove ha sviluppato un insieme unico di talenti con armi da fuoco e combattimento ravvicinato. Non esiste quasi nulla di chiaro riguardo alla sua carriera: il solo fatto evidente è che durante la Guerra Fredda ha partecipato a missioni segrete e operazioni speciali in tutto il mondo, come il sabotaggio e l'assassinio di VIP, guadagnandosi una minacciosa reputazione. Gli è stato conferito il nome in codice "Silver Wolf" e ha stretto rapporti con Sergei Vladimir, colonnello dell'esercito sovietico. La sua formazione comprende l'uso generale delle armi, la discesa in corda doppia, l'addestramento con gli esplosivi, il tiratore scelto, l'antiterrorismo, l'addestramento aereo, il CQC, l'arrampicata (tecniche di corda alpina), le immersioni, il combattimento subacqueo, tiratore scelto su lunga distanza, la medicina d'emergenza e la demolizione . Un addestramento avanzato ha spinto le sue abilità alla perfezione rendendolo capace di gestire qualunque incombenza sul campo di battaglia, che fosse in natura o nelle zone urbane, aggiungendo alle sue già eccezionali capacità le arti marziali, l'installazione e lo smaltimento delle trappole esplosive, e non ultima l'arte dell'omicidio.
Nikolai è un uomo freddo e calcolatore, e il tempo trascorso nella Spetznaz ha solo accresciuto questa sua atarassia. Con il crollo dell'U.R.S.S. è venuto meno anche il suo patriottismo e da quel momento Nikolai ha sviluppato una visione anarchica della vita, preoccupandosi solo del profitto personale e dei soldi. Si è unito all'Umbrella per il semplice fatto che coincideva con i suoi interessi: non c'è mai stata lealtà da parte sua né aveva interesse nelle promozioni, limitandosi a portare a termine un incarico per essere pagato e poi richiederne un altro. Nikolai vive in virtù della lotta e della possibilità di mettere completamente a frutto se stesso come un'arma. Ha portato Sergei all'Umbrella nel 1991 persuadendolo a concedere dieci dei suoi cloni per la ricerca sul T Virus in cambio di una posizione dirigenziale dentro l'azienda. L'ascesa di Sergei ha solo giovato a Nikolai, che è stato in seguito arruolato nell'U.B.C.S. ed è diventato un membro di "Monitor": trattasi di un gruppo di spionaggio interno progettato per osservare dipendenti e attività sospetti dell'Umbrella. Le sue eccezionali capacità e la formazione avanzata hanno portato a molti casi in cui solamente lui è tornato da operazioni in cui intere squadre U.B.C.S. sono state spazzate via, un fatto che gli ha accordato una reputazione inaffidabile e bassa all'interno dell'unità. Dall'altro lato, il suo ruolo di Monitor ha comportato compiti come la raccolta e la distruzione di prove, la sorveglianza di personale sospetto e l'assassinio. La sua attitudine alla sopravvivenza è stata rivaleggiata soltanto da HUNK, l'agente speciale dell'Umbrella Security Service, con cui si viene a creare una certa rivalità.
Il 26 settembre 1998, Nikolai viene schierato a Raccoon City con la U.B.C.S. per osservare l'unità in lotta contro gli zombi e raccogliere dati in merito a queste prestazioni, recuperarne altri specifici nonché distruggere strutture contenenti prove che implicano un coinvolgimento dell'Umbrella, come le istituzioni mediche. È inoltre parte di una unità speciale nota come "Bravo 16", nella quale si identificano appunto sedici persone fidate che operano a Raccoon City soddisfacendo una precisa agenda. L'unità B del Plotone Delta di Nikolai viene decimata dagli infetti e lui si rifugia nella metropolitana con Mikhail Victor e Carlos Oliveira, facendo inoltre più avanti la conoscenza di Jill Valentine, che giudica ovviamente come un ostacolo alle sue operazioni.
Murphy Seeker
Data di nascita/morte | 1971/- |
Altezza | 191cm |
Peso | 82kg |
Gruppo Sanguigno | B |
Nazionalità | Statunitense |
Affiliazione | U.B.C.S. |
Murphy Seeker è un mercenario U.B.C.S. facente parte dell'unità A del Plotone Alpha. Timido e amichevole a dispetto del suo fisico imponente, viene considerato un soldato eccellente. Ex Marine, godeva di un'ottima reputazione ed era un altrettanto eccellente cecchino: nel corso della sua carriera le sue incredibili qualità di tiratore scelto l'hanno ammantato di un'aura quasi divina. In un momento non precisato della sua vita, il fratello minore è stato ucciso dai membri di una gang di strada e Murphy si è preso la responsabilità di vendicarlo. Armatosi di fucile, ha ucciso almeno una ventina di uomini prima di essere arrestato, processato e poi condannato all'ergastolo. Come Carlos, deve la sua libertà all'Umbrella che vede nelle sue eccezionalità abilità una risorsa preziosa. Accetta l'offerta dell'azienda e viene reclutato nell'unità A del Plotone Alpha nello stesso periodo in cui anche Carlos ritrova la propria libertà: i due diventano ottimi amici. Il 26 settembre 1998 c'è anche la sua unità a Raccoon City, con l'obiettivo di mettere in sicurezza il municipio, ma in poco tempo l'80% viene spazzato via dagli infetti e all'alba del 28 settembre Murphy è il solo sopravvissuto.
Tyrell Patrick
Data di nascita/morte | 1966/- |
Altezza | 185cm |
Peso | 90kg |
Gruppo Sanguigno | AB |
Nazionalità | Sudamericana |
Affiliazione | Umbrella |
Tyrell Patrick è a sua volta un membro dell'U.B.C.S., impiegato nell'unità A del Plotone Beta. Dalla Repubblica del Suriname, dov'è nato, si è trasferito in Olanda per unirsi alla Legione Straniera: sebbene fosse un mercenario altamente qualificato ha sempre avuto un'ossessione per il denaro ma non la capacità di guadagnarne. Per questo a un certo punto si è dedicato al commercio illegale di armi, alcune delle quali sono state tuttavia utilizzate per commettere genocidi e hanno condotto le indagini direttamente a lui. Espulso con disonore dalla Legione Straniera, è finito alla corte marziale ed è stato condannato all'ergastolo. Durante la prigionia ha contattato uno dei coordinatori dell'Umbrella, il cui compito era trovare talenti utili all'azienda, e contrattato la sua liberazione in cambio di entrare a far parte dell'U.B.C.S.
A dispetto dell'incarcerazione la sua avidità non è venuta meno, dunque ha accettato il ruolo di Monitor per spiare i compagni e ottenere informazioni sui loro scontri con le B.O.W. Durante gli eventi di Raccoon City è mandato sul campo con il suo plotone a partire dal 26 settembre 1998 per raccogliere alcuni di questi dati, tenendo un basso profilo per non esporre la copertura.
Brad Vickers
Data di nascita/morte | 1963/- |
Altezza | 174cm |
Peso | 60,8kg |
Gruppo Sanguigno | 0 |
Nazionalità | Statunitense |
Affiliazione | S.T.A.R.S. |
Brad Vickers è un membro dell'Alpha Team nell'unità speciale S.T.A.R.S. nonché il pilota della squadra, ma la sua rara presenza in prima linea sul campo gli ha assicurato un posto nelle retrovie. È anche responsabile della protezione dagli agenti chimici e un esperto di computer, specializzato nell'elaborazione delle informazioni e nella pirateria informatica. Di contro, le sue abilità in combattimento sono mediocri e risulta il soldato di rango più basso in termini di armi da fuoco ed efficienza in combattimento. Pur non potendo mettere in dubbio le sue capacità, Brad si dimostra codardo sotto pressione e in generale una persona ansiosa, tanto da non vantare la fiducia di alcuni compagni, che sentivano di non potersi affidare a lui. Non a caso si è guadagnato, a sua totale insaputa, il soprannome "Chickenheart".
Il 24 luglio 1998, Brad è stato incaricato da Barry Burton di caricare un lanciarazzi M202A1 di fabbricazione asiatica FLASH (FLame Assault SHoulder Weapon) sull'elicottero dell'Alpha Team, inizialmente confiscato da una transazione tra due organizzazioni criminali in una precedente indagine. Solo loro due erano a conoscenza della cosa. Brad ha condotto la squadra sui Monti Arklay per indagare sulla scomparsa della Bravo Team ma, vedendo Joseph Frost sbranato dai Cerberi, si è lasciato prendere dal panico e ha abbandonato i compagni al loro tragico destino. Tormentato dai sensi di colpa, anziché tornare indietro è rimasto a sorvolare l'area circostante Villa Spencer tentando di contattare via radio una delle due squadre. La mattina del 25 luglio, ormai senza più carburante, ha tentato un'ultima chiamata prima di lasciare la zona e i sopravvissuti della villa hanno attirato la sua attenzione dall'eliporto dell'edificio. La presenza del Tyrant 002 gli ha impedito di atterrare ma ha comunque offerto supporto gettando loro il lanciarazzi grazie al quale sono infine riusciti a distruggerlo.
Dopo l'incidente, Brad non ha messo in discussione i compagni ma per timore delle rappresaglie da parte dell'Umbrella ha preferito mantenere le distanze dalle indagini della squadra, senza alcuna intenzione di mettersi in pericolo poiché non direttamente coinvolto nell'incidente: ha fatto orecchio da mercante alle disperate richieste degli agenti S.T.A.R.S., schierandosi con il capo della polizia Brian Irons nella decisione di non indagare sull'azienda. Il 28 settembre, Brad è coinvolto nell'epidemia di Raccoon City e diventa un bersaglio dell'inarrestabile Nemesis assieme all'ex collega Jill Valentine.
Marvin Branagh
Data di nascita/morte | c. 1960/29 settembre 1998 |
Altezza | 193cm |
Peso | - |
Gruppo Sanguigno | - |
Nazionalità | Statunitense |
Affiliazione | R.P.D. |
Marvin Branagh è stato un agente di polizia molto rispettato e apprezzato, operativo presso il R.PD. Era un ufficiale supervisore responsabile di diversi agenti, tra cui Kevin Ryman e Rita Philips. Affetto regolarmente da problemi gastrointestinali, aveva l'abitudine di conservare in ufficio delle compresse contro l'indigestione. All'interno del dipartimento, era fra i tanti a nutrire sospetti verso il capo della polizia Brian Irons: aveva prove fotografiche dei suoi registri contabili, da cui non si separava mai, mentre un altro collega, Fred, conservava le copie dei suoi fax. Infine, un terzo ufficiale dall'identità sconosciuta stava raccogliendo prove sulla malsana ossessione di Irons nei confronti della figlia del sindaco Michael Warren. Nel settembre del 1998 si stava preparando ad accogliere nuove reclute, tra le quali Leon Kennedy, quando l'epidemia si è riversata lungo le strade di Raccoon City. In qualità di supervisore, stava inoltre gestendo un caso riguardante un furto ai danni dell'orologio decorativo al di fuori del municipio, privato di due gemme, ma a causa dell'imminente crisi e della mancanza di agenti è stato costretto ad abbandonare l'indagine. Il 27 settembre, la gran parte degli agenti è morta e la stazione stessa non è più un luogo sicuro ma alcuni resistono ancora.
Marvin era fra questi, assieme ad Aaron, Fred, Tony e Rita. Pieno di rimorso, con il desiderio non espresso di aver voluto dare più ascolto ai suoi colleghi sopravvissuti della S.T.A.R.S., riunisce i pochi agenti in vita nel proprio ufficio per esaminare le vecchie planimetrie della stazione, quando ancora era un museo, scoprendo diversi tunnel sotterranei usati per il trasporto sicuro di opere d'arte e che loro avrebbero potuto sfruttare come via di fuga. La sola a poter passare è però Rita, che accetta il rischio promettendo di tornare da loro con un mezzo per scappare mentre Marvin si occupa di organizzare la resistenza all'interno dell'edificio. In seguito, Rita lo informa di essere sulla via del ritorno ma prima del suo arrivo rimangono tutti uccisi a eccezione di Marvin, che viene comunque ferito in un momento dove ha abbassato la guardia. Sceglie di rimanere indietro, lasciando a Rita il compito di evacuare i sopravvissuti, e si chiude nel suo ufficio aspettando la fine: viene trovato il giorno successivo da Jill Valentine, privo di conoscenza a causa della ferita.
Dario Rosso
Data di nascita/morte | - |
Altezza | - |
Peso | - |
Gruppo Sanguigno | - |
Nazionalità | Statunitense |
Affiliazione | - |
Quasi nulla è noto di Dario Rosso, se non il suo sogno di fare il romanziere: tuttavia, forzato dalla madre, l'ha abbandonato per diventare invece un venditore. Pare che lui e la sia famiglia non fossero residenti di Raccoon City, poiché Dario era registrato all'Apple Inn, a suggerire si trovasse in città per lavoro. Durante l'evacuazione di Raccoon City il 24 settembre, quando la città è consumata dall'epidemia, Dario e la sua famiglia sono costretti a difendersi da soli, tentando di sfuggire alle orde infetti lungo le strade senza aiuto. Durante o poco dopo il definitivo collasso della città il 26 settembre, la madre, la moglie e la figlia di Dario (Lucia Rosso) rimangono uccise.
Nel gioco non sono chiari il momento o le circostanze in cui questo succede ma a spiegarlo c'è BIOHAZARD 3 LAST ESCAPE. Si tratta di una serie di 26 manhua pubblicati da Tinhangse Publishing alla fine degli anni '90 che, per quanto non ritenuta canon a fronte di alcune discrepanze con il videogioco, si può prendere in considerazione per quanto riguarda un personaggio così marginale. Nel terzo volume viene dato spazio a Dario e alla sua disperata fuga assieme alla moglie e alla figlia (la madre è assente): veniamo quindi a scoprire che dopo essere incappati in uno zombi intento a divorare un altro cadavere, e una volta che questi ha allertato diversi infetti nelle vicinanze, scappando la moglie si sloga una caviglia e la figlia cerca di aiutarla. I loro sforzi non bastano, perciò chiedono aiuto a Dario poco più avanti. Troppo terrorizzato, lui chiude il cancello dietro al quale si trovava e lo blocca per impedire a chiunque di passare. Poi fugge, abbandonando le due a morire.
Essendo il solo sopravvissuto, quando infine riesce a trovare una parvenza di sicurezza all'interno di un magazzino Dario è un uomo distrutto. Qualche tempo dopo viene trovato da Jill Valentine, che gli suggerisce di correre un rischio e lasciare con lei la struttura. Dario però la rimprovera furiosamente, rinchiudendosi all'interno di un container certo che sarà un luogo sicuro.
Nemesis
Data di nascita/morte | 1998 |
Altezza | c. 221cm |
Peso | - |
Tipologia | B.O.W. |
Affiliazione | Umbrella |
Il Nemesis T-Type, chiamato anche Pursuer, è una B.O.W. (Bio Organic Weapon) sviluppata dalla divisione europea della Umbrella, precisamente quella francese, utilizzando il parassita NE-α su un ospite Tyrant per creare una B.O.W. con capacità di combattimento superiori e l'intelligenza utile sia a eseguire comandi autonomamente sia a utilizzare una varietà di armi. In aggiunta, il suo corpo secerne una sostanza chimica che induce a capacità rigenerative di gran lunga superiori a quelle di una qualunque altra B.O.W. Nemesis indossa un soprabito speciale che ne limita la potenza per non farlo andare fuori controllo e inoltre lo protegge dai proiettili e dal fuoco di armi più pesanti. Nemesis è stato liberato in una Raccoon City infetta con lo scopo di dare la caccia ed eliminare ogni membro della S.T.A.R.S. rimasto.