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Resident Evil Requiem: come gira su Nintendo Switch 2

Al Tokyo Game Show abbiamo provato Resident Evil Requiem in versione Nintendo Switch 2, scoprendo un'edizione ottima che conferma la bontà del nono capitolo.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   30/09/2025
Grace Ashcroft
Resident Evil Requiem
Resident Evil Requiem
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L'avvento di Resident Evil Requiem, il prossimo 27 febbraio 2026, segnerà un momento fondamentale per la storia del franchise di Capcom, una sorta di crocevia del destino al centro del quale tutte le diverse anime della serie sembrano destinate a convergere e a scontrarsi. Sarà allora che le due principali ispirazioni creative torneranno a fondersi sotto un unico cielo, fra la visuale in terza persona rispolverata dai remake e quella in soggettiva che ha caratterizzato i capitoli moderni, ricucendo uno strappo che per anni ha diviso il fronte del pubblico. Sempre in quella data, la narrazione della saga sembra determinata a chiudere il grande cerchio che si era aperto negli anni '90, ricongiungendo la vicenda di Raccoon City con il filone collaterale protagonista degli ultimi episodi, attraverso un'operazione estremamente delicata.

Resident Evil rimane il più importante e il più ricco fra tutti franchise di casa Capcom, il banco di prova delle nuove tecnologie nonché il principale punto di riferimento per leggere lo stato e il futuro della compagnia. Quel futuro stavolta passa per la vicenda di Grace Ashcroft, un'avventura che si prepara a debuttare in contemporanea su tutte le piattaforme esistenti con l'obiettivo di spingere al limite le risorse della casa, mescolando una volta e per sempre tradizione e innovazione.

Al Tokyo Game Show abbiamo provato Resident Evil Requiem per Nintendo Switch 2, confrontandoci ancora una volta con la bontà della formula di gameplay ma, soprattutto, toccando con mano la qualità della conversione per la nuova ibrida della Grande N.

La versione Switch 2

Non serve perdersi in chiacchiere: dato che la principale novità del TGS risedeva nel primo test in assoluto con la versione Nintendo Switch 2, possiamo affermare senza troppe esitazioni che l'esperienza è davvero notevole, senza dubbio fra le più impressionanti incontrate finora sul nuovo hardware della casa di Kyoto. Pur notando una leggera riduzione della definizione - per esempio nella resa del corpo di Grace - rispetto alle altre varianti testate, non si può far altro che rimanere sorpresi dal livello di dettaglio di questa edizione, dal grado di qualità dei materiali e delle superfici, ma soprattutto dall'impatto del sistema di illuminazione, che dovrebbe appoggiarsi in qualche misura al ray tracing e alla global illumination garantiti dalla nuova macchina.

La stanza iniziale della demo
La stanza iniziale della demo

Nelle ultime ore si è parlato di una versione a 600p upscalata a 1080p: dal canto nostro, abbiamo semplicemente potuto giocare per una mezz'oretta in modalità portatile restando seriamente sorpresi dalla fedeltà estetica, dal livello di pulizia e soprattutto dal modo in cui la spinta sul comparto grafico non intaccasse minimamente le prestazioni. La frequenza dei fotogrammi, infatti, è perfettamente stabile: è difficile fare stime certe, ma la sensazione è che fosse superiore ai 30 fotogrammi al secondo, seppur lontana dai 60. Esattamente come capitato nel confronto con la versione Switch 2 di Final Fantasy VII Remake presentata alla Gamescom, perché anche allora le dichiarazioni si sono dimostrate molto più conservative rispetto alla reale situazione tecnica.

Non abbiamo potuto testare la modalità Docked, in compenso siamo stati liberi di smanettare con le impostazioni e di mettere alla prova sia la visuale in soggettiva sia quella in terza persona, scoprendo che non hanno alcuna ripercussione sul fronte tecnico. Vale la pena menzionare il fatto che potessimo contare su delle ottime cuffie, cosa che, vista l'enorme importanza dell'audio, ha permesso di mantenere l'immersione costantemente elevata, ma è evidente che non si tratti assolutamente del titolo ideale per un viaggio in treno o una partita sulla spiaggia.

I corridoi della misteriosa struttura in cui è rinchiusa Grace
I corridoi della misteriosa struttura in cui è rinchiusa Grace

Di fatto l'unica reale "critica" che ci sentiamo di muovere riguarda l'interfaccia utente e la resa dei testi, che in certi casi rendono la fruizione davvero difficile, ma questo è un problema che sarà comune a tutte le portatili, dal momento che non possono ancora contare su adattamenti standardizzati delle UI. Nonostante la brevità della prova, è già evidente che si tratta di una fra le migliori versioni Switch 2 incontrate fino a questo momento, nonché di un'ulteriore testimonianza del fruttuoso connubio fra il RE Engine e questa famiglia di hardware ibridi. La sensazione è che Capcom e Nintendo abbiano lavorato per lungo tempo a stretto contatto, consce dell'importanza della loro partnership.

Requiem

La demo portata da Capcom al Tokyo Game Show coincideva ancora una volta con la sequenza di gameplay immediatamente successiva al trailer d'annuncio di Requiem. Assumendo il controllo di Grace Ashcroft, inizialmente imprigionata in una strana sala operatoria nella quale le sta venendo prelevato del sangue, l'obiettivo è quello di fuggire dal misterioso edificio in cui è confinata. Facendosi largo in mezzo a saloni decorati, imponenti statue di cavalli, stanzette fatiscenti e corridoi oscuri, bisogna attraversare una struttura artisticamente e architettonicamente molto vicina alla tradizione degli Arklay e del vecchio Maniero Spencer.

Ottenere l'accendino significa accedere a nuovi oggetti e informazioni
Ottenere l'accendino significa accedere a nuovi oggetti e informazioni

Per il resto non possiamo fare altro che confermare la bontà dell'esperienza, perché Resident Evil Requiem sembra quanto di più vicino si possa immaginare alla fusione fra l'immersività dei capitoli più recenti e la struttura tipica della tradizione. In buona sostanza si tratta di una miscela fra meccaniche familiari, come per esempio il ritrovamento e il successivo esame di oggetti e strumenti, la risoluzione di enigmi ambientali più o meno complessi, le fughe disperate da entità che non vedono l'ora di fare la pelle alla protagonista, che si mescolano in maniera naturale con la fedeltà grafica, la cura per il dettaglio e l'interpretazione della ricetta horror che hanno fatto la fortuna degli ultimi capitoli.

La demo, che probabilmente in un futuro non troppo lontano sarà messa a disposizione del pubblico, ha una durata di una ventina di minuti e segue Grace Ashcroft nella pura e semplice ricerca di un fusibile. Dal momento che la saracinesca automatica che la separa dal resto del complesso è rimasta senza corrente, la ragazza deve ingegnarsi per procurarsi un fusibile sostitutivo e abbandonare l'ala dell'edificio in cui si è risvegliata. Anche perché, proprio in quell'ala, si aggira un'arma biologica dotata delle fattezze di una gigantesca megera che non esita ad abbattere le pareti di legno per tentare di agguantare e divorare la protagonista.

I corridoi dell'ala dove Grace è rinchiusa
I corridoi dell'ala dove Grace è rinchiusa

Il percorso della progressione ricalca con decisione la tradizione della serie: per prima cosa bisogna procurarsi una chiave decorata con cui aprire una stanza sigillata, dopodiché tocca trovare un accendino che renda accessibili gli anfratti più oscuri dell'ambientazione ampliando le opzioni d'esplorazione, infine, con un pizzico d'ingegno, è possibile impadronirsi di un cacciavite con il quale smontare il fusibile funzionante e utilizzarlo per lo scopo di Grace. Seppur quella testata costituisca una frazione minima dell'esperienza, è più che sufficiente per svelare a fondo almeno una delle anime di questa nuova produzione, ovvero quella maggiormente radicata nell'orrore immersivo.

Che sarà?

Nel corso delle ultime settimane, tantissime indiscrezioni e ipotesi si sono rincorse l'una con l'altra. Inizialmente erano emerse le voci che volevano una rappresentazione quasi open-world per la messa in scena di Raccoon City, dopodiché si è parlato di un secondo volto "nascosto" del progetto, più focalizzato sull'azione, infine ha trovato spazio il rumor più accreditato, ovvero quello relativo al grande ritorno in scena di Leon Scott Kennedy. Ora, di notizie confermate al momento ne esistono ben poche, ma una cosa è certa: vista l'insistenza nella nascita di queste tesi, è chiaro che il pubblico si aspetta qualcosa di più rispetto alla "semplice" vicenda di Grace Ashcroft, come se Requiem dovesse per forza svelare ancora il suo più grande segreto. E se quel segreto non esistesse affatto?

Cosa succederà, davvero, in quella Raccoon City?
Cosa succederà, davvero, in quella Raccoon City?

Ormai manca davvero poco al 27 febbraio 2026 e solo allora i nodi potranno giungere al pettine. Per il momento possiamo confermare che la versione Nintendo Switch 2 di Resident Evil Requiem ha oltrepassato le nostre aspettative, ma soprattutto che la formula alla base del nono capitolo ha riconfermato quanto di buono era già emerso dai precedenti test, tanto sul fronte tecnico quanto nelle dinamiche del gameplay. La sintesi fra l'ispirazione del passato e il filone più recente della serie sembra funzionare a meraviglia, per di più la casa giapponese ha riservato al progetto il trattamento delle grandi occasioni, ma al contempo le aspettative del pubblico hanno ormai raggiunto vette altissime, quasi toccando le stelle. E, come Capcom ha recentemente imparato sulla sua stessa pelle, una situazione di questo genere può rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio.

Resident Evil Requiem ha confermato tutte le buone sensazioni emerse dai confronti precedenti: mescolando la filosofia dei capitoli originali con quella alla base degli episodi in soggettiva, questo progetto mira a realizzare un nuovo genere di horror immersivo, per certi versi più vicino alla tradizione. La principale notizia dal Tokyo Game Show è che la versione Nintendo Switch 2 è davvero sorprendente, senza dubbio fra le migliori edizioni dedicate al nuovo hardware della Grande N, con prestazioni di tutto rispetto e un livello di dettaglio pressoché impeccabile. Per tutto il resto, tuttavia, dovremo aspettare il 27 febbraio 2026, momento in cui si potrà fare chiarezza su diversi elementi rimasti ancora nell'ombra: la struttura e la natura dell'ambientazione, il cast di personaggi, l'effettiva ambizione dietro un progetto che si ritrova molto carico di responsabilità.

CERTEZZE

  • La versione Nintendo Switch 2 è ottima nella grafica e nelle prestazioni
  • Il gameplay del passato si mescola con l'horror immersivo moderno
  • È un videogioco impressionante da vedere in movimento, anche su Switch 2
  • Lo sfruttamento dell'illuminazione lascia il segno

DUBBI

  • Interfaccia utente difficile da leggere su una portatile
  • Ci sono ancora tantissime cose che non sappiamo del progetto