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Retrospettiva 2018, uno dei migliori anni di sempre

Il 2018 fu un anno di grandi giochi: con PS4 e Xbox One nel pieno della maturità arrivarono Red Dead Redemption 2, God of War, Forza Horizon 4 e Celeste

SPECIALE di Luca Forte   —   29/12/2020

Con il 2021 alle porte, abbiamo deciso di ripercorrere gli ultimi anni dell'industria dei videogiochi in modo da riscoprire le annate più significative dell'ultimo decennio. Senza dubbio il 2018 è uno di quegli anni che gli appassionati amano ricordare: con Xbox One e PS4 nel pieno della maturità, infatti, arrivarono sul mercato giochi del calibro di Red Dead Redemption 2, God of War, Forza Horizon 4, Celeste, Super Smash Bros. Ultimate e Monster Hunter: World. Capolavori assoluti, in grado di soddisfare qualunque genere di palato.

In questo articolo di retrospettiva dell'anno 2018 andremo a riscoprire quello che è successo in questi meravigliosi 12 mesi, nella speranza che il 2021 sia all'altezza di questo anno.

Battle Royale

Nonostante i grandi giochi appena nominati, impossibile parlare del 2018 senza cominciare con Fortnite e ai battle royale in generale. Nonostante Fortnite Battaglia Reale sia stato pubblicato il 26 settembre del 2017 su PC, è col nuovo anno che il gioco di Epic Games diventa un vero e proprio fenomeno in grado di travalicare i confini dell'industria, cambiandola per sempre.

Perché se è vero che sotto il profilo del gameplay Epic Games ha tratto chiara ispirazione da PlayerUnknown's Battleground, il modo nel quale lo studio che ha creato l'Unreal Engine ha integrato elementi da world builder, ma soprattutto l'idea di portare gratuitamente e indiscriminatamente il gioco su tutte le piattaforme, sono stati fattori determinanti per il successo.

Da giocatori competitivi come Shroud e Pow3er al ragazzino che chiede in prestito il telefono dei genitori: tutti possono partecipare alla Fortnite-mania. La forza e la trasversalità del battle royale hanno consentito ad Epic Games, per esempio, di forzare la mano a Microsoft, Sony e Nintendo per implementare il cross-play e il cross-save tra tutte le piattaforme, ma anche di avere sufficienti soldi per e potere contrattuale per andare a sfidare altri monopoli. Il cross-play, infatti, è stata solo la prima delle battaglie vinte dal colosso di Tim Sweeney, ancora oggi impegnato su più fronti: dall'Epic Games Store alla guerra commerciale con Apple e Google, passando per l'ingresso nel mondo del publishing, sono tutte operazioni possibili grazie ai soldi e all'influenza di Fortnite.

Un gioco che potrà indispettire per la marea di ragazzini che lo giocano o per i fenomeni da baraccone che sono diventati famosi grazie ad esso, ma che ha scardinato diverse regole e tendenze considerate ormai ineluttabili come i DLC a pagamento, le meccaniche pay-per-win e i season pass. Fortnite, da una parte, ha dimostrato che per fare i soldi non è necessario mettere un prezzo ad ogni singolo elemento di gioco e dall'altra ha reso palese che i ritmi creativi dei vari Destiny, Call of Duty e PUBG erano quelli vecchi del passato. La gente è portata a spendere solo se si trova davanti a contenuti sempre aggiornati, nuove sfide, elementi cosmetici da comprare, eventi da vivere. Fortnite si è trasformato velocemente in una piattaforma in grado di fare cose che Second Life si è solo sognato e di raggiungere artisti, brand e collaborazioni senza precedenti per il mondo dei videogiochi.

Il ritorno del Single Player

Red Dead Oline Commercianti 800 450

Mentre il successo di Fortnite e il debutto in pompa magna della Overwatch League sembravano dare ragione a EA e a tutte quelle compagnie che pensavano che il futuro dei giochi fosse online, Sony, Rockstar e molte altre si stavano preparando a dimostrare il contrario.

Grazie all'arrivo di God of War e Red Dead Redemption 2, infatti, i giochi in single player non solo furono acclamati dai vecchi fan e dalla stampa, ma divennero anche dei casi commerciali, capaci di vendere milioni di copie in pochissimo tempo. Certo, è facile ottenere risultati eclatanti con due capolavori di questo calibro, in grado di riscrivere le regole e gli standard del settore, ma restano comunque due prodotti adulti, complessi, che per un motivo o per un altro potevano fallire.

God of War, per esempio, è stato il completo stravolgimento di una saga molto amata a e conosciuta. Dall'essere un action game lineare, violento e un po' volgarotto, Sony Santa Monica ha trasformato il suo gioco in un'avventura più libera, imperniata su un improbabile rapporto padre e figlio e ha persino abbandonando le doppie lame che hanno reso famoso Kratos in tutto il mondo.

Red Dead Redemption 2 è, invece, una lunga epopea western, con tante cavalcate e momenti morti, che parla della strada per la redenzione di un uomo sicuramente non buono, anzi piuttosto scorbutico e scostante. Una discesa nell'inferno che per i suoi ritmi e le scelte di design di Rockstar potrebbe essere decisamente poco commestibile per molti, ma così toccante e tecnicamente scintillante da essere considerata un capolavoro da tutti.

Giochi notabili

Spider Man Miles Morales 4

Oltre a questi due capolavori nel 2018 sono usciti altri giochi sicuramente degni di nota. Per esempio Among Us è stato pubblicato per la prima volta nell'estate di quest'anno, nonostante avrebbe avuto un successo planetario solo due anni dopo.

Un'altra hit mobile è Brawl Stars, mentre Beat Saber è sicuramente uno dei giochi più famosi e amati dagli amanti della realtà virtuale. In ambito sparatutto la lotta fu tra Battlefield V e Call of Duty: Black Ops IIII.

Come non citare il bellissimo platform indie Celeste, il capolavoro di Quantic Dream Detroit: Become Human o l'eccellente picchiaduro 2D Dragon Ball FighterZ?

Una delle più grandi delusioni dell'anno fu sicuramente Fallout 76 (assieme a Metal Gear Survive), ma il 2018 fu anche l'anno dell'eccellente Forza Horizon 4, forse il gioco di corse migliore della generazione, Far Cry 5 e Into the Breach. Ci sono anche i bellissimi, ma atipici Judgment, forse l'ultimo "Yakuza classico", e Kingdom Come: Deliverance, il gioco di ruolo medioevale senza magia e fantasy.

Monster Hunter World ha definitivamente sdoganato la serie di Capcom in occidente, mentre Return of the Obra Dinn è l'ennesimo capolavoro di Lucas Pope. Sempre in ambito marinaresco come non citare Sea of Thieves, ma il 2018 è stata l'anno di Shadow of the Tomb Raider, Soulcalibur VI, Super Smash Bros. Ultimate, Assassin's Creed Odyssey e Marvel's Spider-Man .

In altre parole è stato un anno nel quale si è giocato tanto, ma soprattutto si è giocato bene su tutte le piattaforme.

Eventi da ricordare

Retrospettiva 2018, uno dei migliori anni di sempre

Come dicevamo, il 2018 è stato l'anno di Fortnite. Grazie al battle royale, Epic Games ha potuto varare l'Epic Games Store e potersi permettere di regalare i giochi gratuiti che settimanalmente vengono offerti dal servizio. Fortnite è stato il grimaldello che ha aperto il Playstation Network al cross-play, ma anche il gioco che ha reso Twitch così popolare e personaggi come Ninja, Shroud o il nostro Pow3r delle vere e proprie star.

È stato anche l'anno delle retro-console. Nonostante la strada fosse stata indicata da Nintendo l'anno precedente, nel 2018 uscirono: NEOGEO mini, THEC64Mini, Atari Flashback 9, Go! Retro Portable e PlayStation Classic. È stato anche l'anno di Oculus Go, la piattaforma VR stand alone di Facebook.

Il 2018 fu l'anno nel quale Microsoft iniziò la campagna di acquisizioni con Undead Labs, Playground Games, Compulsion Games, Ninja Theory, InXile Entertainment e Obsidian Entertainment. Oltre ad aver fondato The Initiative. Gettando, quindi, le basi della sua attuale strategia di mercato. A distanza di anni, oltretutto, sappiamo che le sue acquisizioni non sono ancora finite. All'E3 di quell'anno fu mostrato per la prima volta anche Halo: Infinite, ovviamente come gioco di lancio per la prossima generazione di Xbox. Grande spazio fu data anche a Mixer, la piattaforma di streaming che avrebbe dovuto fare concorrenza a Twitch. Due progetti che non sono andati come Microsoft prevedeva ai tempi.

Sony, dal canto suo, all'E3 presentò giochi che avrebbero definito gli anni successivi come Death Stranding, Ghost of Tsushima, Marvel's Spider-Man e The Last of Us Parte II. Giochi che le avrebbero consentito di cementare la sua supremazia in questa generazione di console e di prepararsi alla nuova con la sicurezza di avere cento milioni di clienti PlayStation soddisfatti.

Nintendo, come al solito, prosegue sulla sua strada. Una strada fatta di comunicazione mirata, grandi giochi per Switch e diversificazione del suo portfolio. Tutte mosse che le consentiranno di recuperare il valore sul mercato che aveva 20 anni fa, quando dominava il mondo con Wii.