Con oltre vent'anni di esperienza nel settore, Insomniac Games può ormai considerarsi uno studio navigato. Dopo gli esordi avvenuti con la saga di Spyro a fine anni '90, gli innumerevoli capitoli di Ratchet & Clank e la breve parentesi su Xbox One con la pubblicazione di Sunset Overdrive, la compagine californiana è riuscita a crearsi un certo seguito soprattutto tra gli appassionati delle piattaforme Sony. Marvel's Spider-Man è l'ultimo tassello nell'esperienza lavorativa del team di Burbank, ma può anche considerarsi la migliore avventura vissuta nei panni del simpatico arrampica muri di quartiere. Le qualità dell'opera sono state puntualmente premiate dalle vendite: nella settimana di lancio il gioco è andato sold out sul mercato giapponese, con risultati che si sono rivelati molto positivi anche in Occidente, in particolare nel Regno Unito - dove è diventato il titolo venduto più rapidamente del 2018 - ma anche negli Stati Uniti. Chiaramente il grande successo conseguito da Insomniac è stato reso possibile anche dalla forza mediatica che il marchio Marvel ha acquisito negli ultimi anni, nonché dalla brillante collaborazione con alcuni degli sceneggiatori che in precedenza avevano già avuto modo di lavorare ai fumetti dell'Uomo Ragno.
Storia: Peter Parker, Mary Jane Watson e un ampio roster di antagonisti
Contrariamente a quanto si sarebbe potuto pensare, la storia di Marvel's Spider-Man non prova a ripercorrere la nascita e l'ascesa di Peter Parker nelle vesti di supereroe. Il dinamico protagonista si è già messo da tempo alle spalle le tristi vicende che lo hanno portato alla dolorosa perdita dello zio Ben. Otto anni di lotte con i peggiori criminali di New York gli hanno permesso di raggiungere una maggiore padronanza delle proprie capacità e l'importanza di mettere i propri poteri al servizio della città. All'inizio del gioco lo abbiamo trovato alle prese con il massiccio e altrettanto pericoloso Kingpin, ma nel frattempo Spidey ha già avuto modo di vedersela con nemici di ogni risma, facendo di necessità virtù anche per merito delle sue spiccate abilità ingegneristiche. Doti che gli permettono di mettere a punto gadget e altri oggetti molto utili a levare le castagne dal fuoco anche nelle situazioni apparentemente più ingarbugliate. Come da tradizione non sono mancate le figure di supporto; a partire dalla tenera zia May, impegnata a tempo pieno nel sostenere i più bisognosi presso alcune strutture di soccorso della metropoli. Il rapporto di Peter con Mary Jane Watson è altalenante, ma a causa degli ultimi eventi che stanno accadendo in città i due personaggi finiscono per riavvicinarsi, condividendo informazioni e dandosi man forte per provare a sventare gli inquietanti piani di Mr. Negativo e della sua milizia di uomini mascherati. Non manca nemmeno il buon vecchio Norman Osborne, padrone della Oscorp e primo cittadino della Grande Mela, accompagnato da una ricca schiera di altri nemici storici tratti dai fumetti: da Rinho a Electro, passando per il Dr. Octopus e Scorpion.
Gameplay: combat system vario e interazione parkour molto riuscita
Marvel's Spider-Man si è lasciato apprezzare specialmente per la ricostruzione dell'isola di Manhattan, cuore pulsante di New York, con i suoi distretti, le ampie distese verdeggianti di Central Park e quella verticalità diventata ormai una sorta di marchio di fabbrica nella rappresentazione delle funamboliche abilità in possesso del nostro scanzonato supereroe in calzamaglia. L'area di gioco liberamente esplorabile, sensibilmente più ampia rispetto a quella messa sul piatto ai tempi di Sunset Overdrive, è stata impreziosita da un gameplay frenetico e divertente, caratterizzato da una piacevolissima fluidità delle dinamiche parkour utilizzate per spostarsi da un capo all'altro della città, passando dai grattacieli del distretto finanziario ai ricchi isolati dell'Upper East Side, fino ai sobborghi di Harlem. Il piacere dell'esplorazione acrobatica è stato uno degli aspetti più riusciti dell'opera, merito di alcuni accorgimenti che hanno permesso ai giocatori di concatenare con armonia le oscillazioni tra i palazzi, le folli corse verticali sulle pareti degli edifici e i salti verso l'alto con i quali superare ogni ostacolo e non perdere mai slancio.
Marvel's Spider-Man però ha convinto un po' tutti anche per quanto riguarda la struttura del sistema di combattimento, basato su un ampio spettro di tecniche da imbastire durante la lotta al crimine organizzato: mosse corpo a corpo e attacchi dalla distanza, colpi messi a segno con l'ausilio di gadget tecnologici all'ultimo grido, o il celebre senso di ragno con cui schivare proiettili e altre minacce assortite giocando d'anticipo. E poi ancora gli elementi dello scenario utilizzabili come trappole o strumenti d'attacco, le schivate e le combinazioni di colpi sospesi a mezz'aria gestiti da un pratico indicatore delle combo, contrapposti alle fasi di attacco furtive. Non mancano peraltro alcuni margini di miglioramento in chiave futura, specialmente per quanto riguarda la varietà degli scontri con i boss, la profondità delle missioni secondarie e le sequenze interattive vissute nei panni di altri personaggi. Tutti elementi destinati senz'altro ad essere limati in un sequel che, a giudicare dal livello di gradimento del pubblico, sembrerebbe essere quasi scontato. Per ripercorrere più nel dettaglio tutte le caratteristiche di gioco vi rimandiamo alla recensione di Marvel's Spider-Man, realizzata da Rosario Salatiello. Vi ricordiamo inoltre che Insomniac Games ha supportato la sua ultima fatica con una serie di contenuti narrativi aggiuntivi: al momento è possibile acquistare i primi due pacchetti, intitolati La Rapina e Territori Contesi, ma proprio questa settimana è atteso il debutto del terzo e ultimo DLC, intitolato Silver Lining.