The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom è uscito il 12 maggio 2023 - qui trovate la nostra recensione, foste vissuti negli ultimi mesi su un altro pianeta - e al momento, nonostante stia ottenendo grandiosi risultati commerciali, malgrado sia un ovvio candidato a gioco dell'anno e vanti una media Metacritic di 96, non è stato annunciato alcun DLC. Per fare un paragone, si sapeva già, appena prima della sua uscita, che The Legend of Zelda: Breath of the Wild avrebbe avuto due DLC, entrambi in arrivo entro la fine del 2017 (il capolavoro Nintendo venne lanciato il 3 marzo dello stesso anno).
Forse perché il direttore creativo del progetto non era Hidemaro Fujibayashi, forse perché il DLC non era ambientato dopo la conclusione del gioco, ma prima di affrontare la Calamità Ganon (pur dopo i quattro Colossi Sacri), quei DLC non si rivelarono all'altezza del titolo originale: paradossalmente quello estivo, che pareva più debole, fu più appagante del previsto. Quello autunnale invece, che era maggiormente atteso, nonostante un bellissimo Colosso Sacro aggiuntivo, sembrò una conclusione sottotono per un'opera epocale come quella.
Il fatto che il DLC di Tears of the Kingdom non sia stato ancora annunciato, non significa affatto che non esista. Dal 2017 sono cambiate parecchie cose, portata dei DLC compresi, e da un titolo d'eccellenza come The Legend of Zelda è lecito aspettarsi il massimo. Per stare in casa Nintendo, Xenoblade Chronicles 3 è stato pubblicato a luglio 2022, il suo DLC ("Un futuro riconquistato") annunciato a febbraio 2023 e lanciato due mesi dopo. Volendo invece citare il recente videogioco - come magnitudo - più simile a Tears of the Kingdom, ovvero Elden Ring, il suo DLC (Shadow of the Erdtree) è stato annunciato a febbraio 2023 - il titolo originale risale a dodici mesi prima - e ancora non si sa quando sarà pubblicato (difficilmente entro la fine dell'anno, comunque). Per Tears of the Kingdom c'è un altro fattore a complicare le cose: il successore di Nintendo Switch. Non sappiamo ancora come sarà, né quando arriverà: abbiamo preso in considerazione varie ipotesi sulla data di pubblicazione, diciamo che ci sorprenderemmo se l'uscita dovesse avvenire prima di marzo 2024 (praticamente è impossibile), ma anche dopo marzo 2025.
È possibile che, non potendo ovviamente contare su un The Legend of Zelda esclusivo per Switch 2 (non all'inizio, almeno), Nintendo possa pubblicare una versione tecnicamente migliorata dell'opera, proprio assieme al futuro - eventuale - DLC. Lasciando momentaneamente da parte la questione hardware, ecco cosa ci aspettiamo.
Cosa ci aspettiamo dal DLC di The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, sebbene ingrandisca il mondo di Hyrule, ne diversifichi identitariamente le mappe e le riempia in modo barocco, è un gioco che strutturalmente si basa in tutto e per tutto su Breath of the Wild. È presto per dire se sia nata una nuova formula, come quella che fondò A Link to the Past, ereditò in tre dimensioni Ocarina of Time, e che venne replicata a lungo prima che se ne perdessero di vista perfino le finalità; non sappiamo quindi se il futuro The Legend of Zelda, e questa sarà la tematica calda dei prossimi anni, sarà ancora basato non solo sull'engine e le vocazioni, ma anche sull'ordine di Breath of the Wild (tutti i poteri fondamentali fin da subito, un ordine ideale da seguire ma libertà totale nell'infrangerlo). Sicuramente, Tears of the Kingdom ha ripetuto precisamente questa formula.
Per cui, e da qui in poi vi consigliamo di proseguire a leggere soltanto avendo concluso la missione principale dell'opera, è lecito attendersi che anche il DLC ripercorra le orme di quelli di Breath of the Wild. Una modalità Master a rendere tutto più difficile, e un sesto Tempio ad accompagnare i cinque già presenti. Il finale di Tears of the Kingdom rappresenta forse la miglior conclusione dell'intera saga, e ci lascia pochissimo spazio per sperare che il DLC possa essere ambientato dopo lo scontro con Ganondorf: come creare un'altra minaccia paragonabile?
Quello che ci aspettiamo dall'eventuale DLC è esattamente questo, ovvero un sesto Tempio da raggiungere e affrontare, magari senza un nuovo Saggio, ma con una ricompensa finale simile: in questo senso non sapremmo proprio cosa potrebbero inventarsi, anche perché il Golem di Mineru è già molto diverso dagli altri Saggi, tuttavia ci aspettiamo che il DLC, oltre alla modalità Master, aggiunga proprio un altro tassello alla missione principale, magari in una zona regionale non particolarmente toccata dalle missioni principali.
Se Tears of the Kingdom ha potuto reiterare la struttura di Breath of the Wild ambendo comunque all'eccellenza, le due cose non possono andare di pari passo riguardo al DLC. Se sarà in linea con la Ballata dei Campioni, sarà un episodio minoritario. Nintendo, quindi, potrebbe osare di più.
Cosa vorremmo
La verità è che ci piacerebbe un DLC ambientato dopo la conclusione dell'avventura. Non potendo creare un nuovo nemico o una minaccia rapportabile a quella rappresentata da Ganondorf, né tantomeno un'area segreta più inquietante di quella finale (si scende praticamente all'Inferno, con un pezzo musicale meraviglioso ad accompagnare la sezione), la soluzione migliore forse sarebbe quella di creare un'avventura del tutto secondaria, meno eroica, ma perfino più difficile e impegnativa di quella originale.
In Tears of the Kingdom c'è un grande assente: ci riferiamo a uno dei personaggi simbolo dell'opera precedente, il bardo Kass. Questo Rito era anche alla base del DLC del gioco, per cui, nell'ottica di reiterare (almeno parzialmente) la struttura precedente, potrebbe essere anche il protagonista del secondo. Ormai possiamo escludere che sia nascosto da qualche parte in Tears of the Kingdom: ci fosse stato, qualcuno lo avrebbe scovato. Al villaggio dei Rito ci sono i suoi figli, e Penn, il giornalista volante, accenna a un leggendario bardo durante uno dei suoi dialoghi. In sostanza, Kass non si sa dove sia. Che sia scomparso, e la nuova avventura di Link consista nel ritrovarlo?
Questa ci sembra una credibile base di partenza per dire cosa vorremmo, ovvero una missione, magari ben integrata alla mappa come quella del quinto Saggio, che comprenda nuovi territori. In Tears of the Kingdom non è impossibile che accada: è molto più semplice inserire nuovi contenuti che in Breath of the Wild. Si potrebbe sbloccare un'Isola Celeste precedentemente invisibile, e anche una porzione di Sottosuolo, con una mappa - ipotizziamo - da trovare proprio in cielo per scoprirne l'entrata. Da lì magari si troverà una di quelle rare colonne che conducono dal Sottosuolo in superficie, entrando in una caverna dov'è nascosto, rapito da un boss spaventoso, proprio Kass. Insomma le possibilità sono davvero molte, questa è solo una che piacerebbe a noi.
Altre aggiunte
Oltre alla "missione di Kass", e alla potenziale Modalità Master, Nintendo potrebbe aggiungere nuove quest secondarie, tutte ambientate dopo la conclusione dell'avventura principale. Sarebbe un notevole passo avanti rispetto alla Ballata dei Campioni, che aggiungeva "soltanto" una nuova "main" relativa a un altro Colosso Sacro. In questo caso, una delle possibilità più interessanti sarebbe relativa al ripopolamento di Hyrule. Già nell'avventura principale Link aiuta a liberare i villaggi occupati, e a iniziare una parziale ricostruzione; il tutto potrebbe essere esteso a diverse sezioni. La stessa casa dell'eroe, vicino al Villaggio Daccapo (sempre che resti lì, una volta tornata Zelda...), potrebbe essere ampliata con maggiori possibilità di personalizzazione.
Qualche secondaria potrebbe approfondire le creazioni Zonau: è vero che alcune parti dell'avventura richiedevano abilità nell'utilizzare Ultramano, ma le competenze supposte dal gioco sono lontane, estremamente lontane, dai titanici sforzi creativi che i fan hanno tirato fuori. Quindi, anche se non riusciamo a immaginare come, sarebbe carino se Link fosse costretto - in delle missioni secondarie - a costruire veicoli particolarmente complessi, per poi donarli in maniera definitiva ai singoli abitanti; chissà, magari un trattore per arare un campo a Calbarico.
Infine potrebbero arrivare delle migliorie riguardo l'utilizzo dei Saggi, sempre che i Saggi siano ancora presenti se il DLC fosse ambientato dopo la sconfitta di Ganondorf. Si tratta di una delle scelte più raffazzonate mai fatte da Nintendo: è vero che il sistema di controllo del gioco è già molto complesso, ma troppo spesso si vuol fare un'azione e si finisce per attivare il potere di un Saggio (non casualmente, si possono disattivare). La soluzione più diffusa tra i fan sarebbe quella di attribuire uno dei Poteri a questa capacità, per poi associare ogni Saggio a un bottone della croce direzionale: a noi sembra ancora più macchinoso (perché il d-pad è sempre occupato, e perché quelle dei saggi sono azioni contestualizzate, difficilmente attivabili da un menu), e soprattutto è palese la volontà Nintendo di rendere queste abilità contemporanee, e non alternative, ai poteri di Link.
Ci potrebbe essere un discreto problema narrativo nel voler ambientare il DLC dopo la conclusione di Tears of the Kingdom: il braccio di Link al termine dell'avventura torna normale, e non abbiamo capito se a scomparire sia stata soltanto la maledizione di Ganondorf, o anche i poteri di Raul. In ogni caso, non attendete trepidanti: come abbiamo scritto all'inizio, il DLC - sempre che esista - potrebbe non essere dietro l'angolo.