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The Precinct, abbiamo giocato l’anti-GTA alla Gamescom

Fai le multe, arresta i cattivi, sventa le rapine: tutto questo è The Precinct il gioco che ricorda i vecchi GTA, ma che ne ribalta completamente la prospettiva.

PROVATO di Lorenzo Kobe Fazio   —   31/08/2024
L'artwork di The Precinct in cui si può ammirare il volto del protagonista
The Precinct
The Precinct
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Dopo anni di crimini, scontri armati, inseguimenti, rapine, sabotaggi e furti di ogni tipo, può darsi che qualcuno di voi si sia anche stancato. La carriera del fuorilegge, del resto, non è tutta rose e fiori. Bisogna mantenersi in forma, essere pronti a tutto, vivere il costante stress di essere braccati e ricercati. Tommy Vercetti era il padrone delle strade e di tutti i racket possibili in GTA Vice City, ma qualcuno si è mai fermato a chiedergli come stesse? Cosa provasse? Se non ne avesse abbastanza di quella vita?

The Precinct nasce proprio da questa esigenza. Dal desiderio di darsi una ripulita e dalla curiosità di scoprire cosa si prova dall'altra parte della barricata. Non è certo la prima volta che vestiamo i panni del poliziotto nel mondo dei videogiochi. Eppure, anche scavando nella memoria e ricordando titoli come True Crime: Streets of LA, è difficile trovare qualcosa con lo stesso piglio e struttura ludica di The Precinct.

Alla Gamescom abbiamo avuto la possibilità di giocare per mezz'ora con la piccola creatura di Fallen Tree Games Ltd, scoprendo un prodotto che ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult, un titolo indigesto per alcuni, apprezzatissimo da un pubblico ben selezionato.

Un misterioso omicidio

The Precinct strizza furbescamente l'occhiolino a GTA. Guai a pensare alle ambientazioni di San Andreas, alle complessità tematiche toccate nel quarto capitolo, alle dimensioni titaniche del più recente, si fa per dire, GTA V. Il gioco di Fallen Tree Games Ltd guarda alle origini della saga di Rockstar, muovendosi nei pressi dei primi due capitoli della saga. Per i più giovani, ma anche questo è un eufemismo visto che parliamo di un gioco del 2009, il più diretto termine di paragone è GTA: Chinatown Wars, gioco pubblicato originariamente su Nintendo DS.

La telecamera isometrica dall'alto, il vago ricorso al cel shading, alcune caratteristiche del gameplay, come vedremo, riportano alla mente il convincente gioco per la console portatile della Grande N. L'inevitabile richiamo, come già detto, è anche attivato dal ribaltamento totale operato da The Precinct nei confronti della saga di Rockstar Games. Nel gioco, difatti, vestirete i panni di un giovane poliziotto, figlio di un ufficiale misteriosamente ucciso mentre svolgeva il suo lavoro per le strade di una non meglio specificata città americana negli Anni '80.

L'epoca storica è scandita non solo dall'abbigliamento degli abitanti della metropoli, dalla tipologia di mezzi che intasano le arterie cittadine, ma anche dalla splendida colonna sonora composta da musiche originali in stile synthwave e new retro wave. Muovendo la testa a tempo, e complimentandoci con i ragazzi del team di sviluppo per essersi affidati ad un compositore così talentuoso, siamo stati immediatamente colpiti dallo stile di The Precinct che palesa una vicinanza visiva a certe serie TV che andavano fortissimo negli Anni '80: A-Team, Supercar, Miami Vice, ovviamente Magnum P.I., non è difficile ritrovare in qualche angolo della città una lontana e tenue citazione.

Durante i dialoghi di The Precinct potrete ammirare i volti dei vari personaggi coinvolti nella conversazione
Durante i dialoghi di The Precinct potrete ammirare i volti dei vari personaggi coinvolti nella conversazione

L'avventura di Nick Cordell Jr. può essere divisa in due fasi che trovano nel distretto di polizia il loro comune denominatore. Il gioco è scandito in giornate che iniziano nella sala riunioni dell'edificio, con un piccolo briefing del capitano. Liberi di muoversi per la struttura, nel gioco si avrà una duplice scelta da compire: dedicarsi alla missione principale, che vi condurrà a fare luce sul misterioso omicidio del padre del protagonista; oppure affrontare una comune giornata da poliziotto che sorveglia le strade della sua città?

Fai una multa, arresta il criminale

Nella demo a disposizione, abbiamo avuto la possibilità di testare entrambe le anime di The Precinct. Le missioni legate alla trama, che terrà il videogiocatore occupato per una decina di ore, a detta degli sviluppatori ostenteranno un certo livello di complessità e spettacolarità, infondendo varietà e adrenalina al gioco.

Pad alla mano abbiamo immediatamente ravvisato una certa macchinosità nel sistema di controllo. Nick risponde con un minimo di ritardo ai comandi impartiti e non è troppo difficile incastrarsi in qualche spigolo. Nulla di così preoccupante, beninteso, ma bisogna farci un l'abitudine e accettare il compromesso di un controllo non così fluido.

Il distretto di The Precinct, luogo in cui inizierà e terminerà ogni giornata virtuale di gioco
Il distretto di The Precinct, luogo in cui inizierà e terminerà ogni giornata virtuale di gioco

Dopo aver chiacchierato con i colleghi, abbiamo raggiunto il nostro compagno di pattugliamento nel piazzale del distretto. Ci siamo così diretti in un quartiere dove era stata segnalata la presenza di sospetti intorno ad una banca. Ai comandi dell'auto permane la sensazione di non avere il totale controllo della situazione, ma si tratta solo di imparare a dosare al meglio il freno a mano nelle curve più strette, visto che nelle normali sterzate la risposta è tutto sommato soddisfacente.

Nemmeno il tempo di raggiungere il luogo designato, che dalla radio ci hanno avvisato che la banca è stata svaligiata. Attivando sirena e lampeggianti, zigzagando tra il traffico, siamo riusciti ad intercettare il furgone dei fuggiaschi. In questa situazione ha iniziato a palesarsi il sistema di moralità che sottende l'intero gioco.

Fermando i sospettati sarà possibile identificarli e scoprire eventuali precedenti
Fermando i sospettati sarà possibile identificarli e scoprire eventuali precedenti

Stando alle calcagna del furgone, inizialmente il nostro intento è stato quello di far sbandare il mezzo per costringerlo a fermarsi. Non appena i ladri hanno sfoderato i mitra, aprendo il fuoco nella nostra direzione, abbiamo avuto il permesso di rispondere al fuoco, rendendo più efficace la progressiva distruzione della macchina inseguita.

Costretti all'inseguimento appiedati, il medesimo concetto si è ripetuto immutato. Puntando la pistola verso uno dei banditi, intimandogli di fermarsi, questo ha optato per la resa, consentendoci un facile arresto. Al contrario, gli altri suoi colleghi hanno preferito affidarsi alle loro bocche di fuoco per evitarsi la galera. Messi con le spalle al muro, dopo un breve inseguimento, il trio di malviventi ha trovato riparo dietro a colonne e muri, costringendoci a fare lo stesso. Il sistema di coperture è estremamente elementare e la mira è sostanzialmente automatica, spingendo l'utente a direzionare sommariamente la linea di tiro verso l'avversario, quel tanto che basta per consentire al mirino automatico di entrare in funzione. Nella sua semplicità, abbiamo apprezzato l'immediatezza di un gameplay così strutturato, scelta di design che rende ogni scontro armato fulmineo e immediato.

Il menu contestuale con cui effettuare le varie azioni possibili non è particolarmente facile da navigare, contrariamente a quanto ci saremmo aspettati
Il menu contestuale con cui effettuare le varie azioni possibili non è particolarmente facile da navigare, contrariamente a quanto ci saremmo aspettati

Completata la missione, abbiamo dato il via ad una seconda giornata nel distretto, scegliendo questa volta di dedicarci ai comuni compiti da poliziotto. Sempre a bordo della volante di polizia, abbiamo potuto muoverci liberamente per le strade della città. Il sistema morale a cui accennavamo poco sopra, in queste fasi si farà sentire tantissimo.

Controllando le macchine parcheggiate è possibile fare una multa se non hanno pagato il biglietto o in caso di sosta vietata. Beccando qualcuno nell'atto di eseguire un graffito su un muro possiamo intimargli di smetterla e decidere in un secondo momento sul da farsi. Sparargli, difatti, conduce al game over, perché la reazione non è comparabile al tipo di crimine in atto. Colpirlo senza preavviso si tradurrà in un decurtamento dello stipendio. Approcciarlo con fermezza e solo in caso di fuga gettarsi all'inseguimento e al conseguente arresto è invece una strategia meritevole di lodi.

La volante del protagonista di The Precinct, procede spedita tra le strade della città
La volante del protagonista di The Precinct, procede spedita tra le strade della città

In The Precinct, insomma, dovrete sempre comportarvi a norma di legge. Potete ignorare i semafori rossi, gli sviluppatori hanno scartato l'idea dopo averla testata perché rendeva il gioco fin troppo lento, ma non potrete in alcun modo comportarvi come dei criminali equipaggiati di distintivo e manette.

Se sulle prime avremmo scommesso che ci saremmo immediatamente annoiati a fare multe, quando in realtà ci siamo appassionati e non poco a questo tipo di attività. La soddisfazione che si trae dal vedere incrementare il proprio gruzzoletto beccando i furbetti è palpabile, anche se bisognerà valutare l'attrattività di queste fasi sul lungo periodo, quando magari dopo ore di pattugliamenti ci saremo annoiati di dare la caccia a crimini di poco conto.

The Precinct sembra un gioco dalle ambizioni relativamente modeste, ma con tutte le carte in regola per farsi amare da un pubblico ben definito, incline a vivere esperienze a loro modo uniche e caratteristiche. Da quello che abbiamo potuto vedere, la mappa della città non sarà particolarmente estesa, né le missioni principali promettono decine e decine di ore di intrattenimento. Ciò, tuttavia, potrebbe anche costituire la forza del gioco che, consapevole dei suoi limiti e di un gameplay che tende alla ripetitività, potrebbe optare per un'esperienza più contenuta, ma al tempo stesso densa e per questo coinvolgente e divertente. Nella prova effettuata alla Gamescom, al netto di qualche problema nel sistema di controllo, ci siamo divertiti e non poco a inseguire criminali, sparare, leggere i diritti alle persone appena arrestate, fare multe. Il gioco è previsto entro i prossimi mesi su PC, PlayStation 5 e Xbox. Solo allora sapremo dirvi se una struttura del genere è in grado di reggere sul lungo periodo, almeno quanto lo ha fatto nella piacevolissima mezz'ora passata in sua compagnia.

CERTEZZE

  • Stilisticamente valido
  • Tanti modi diversi di approcciare al crimine
  • Fare le multe è insospettabilmente divertente

DUBBI

  • Sistema di controllo tutt'altro che preciso
  • Fare le multe ci divertirà anche sul lungo periodo?