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Towa and the Guardians of the Sacred Tree: Bandai Namco presenta un Hades in stile giapponese

Abbiamo provato Towa and the Guardians of the Sacred Tree, nuovo roguelike originale di Bandai Namco che prende la formula di Hades e la proietta in Giappone.

PROVATO di Lorenzo Mancosu   —   14/06/2025
La key art di Towa

Presentata in fretta e furia durante il caotico showcase della Summer Game Fest - il trailer ha riempito lo schermo per meno di due minuti, senza ulteriori commenti - Towa è una nuova IP originale sviluppata da Brownies Inc. ed edita da Bandai Namco che mira a posizionarsi in uno spazio molto preciso e ben definito: per riassumerlo in poche parole potremmo raccontarlo come un "piccolo Hades" ambientato nel cuore della mitologia giapponese che prende tantissima ispirazione dalle esperienze roguelike isometriche, prima di aggiungere alla ricetta alcune variazioni sul tema molto interessanti e orientate alla natura cooperativa.

Probabilmente, se non ci fosse capitata la possibilità di provarlo, questo titolo si sarebbe perso nel mare magnum di piccole produzioni presentate durante l'evento di Geoff Keighley, ma fortunatamente, oltre la patina dei colori pastello, abbiamo avuto occasione di scoprire un piccolo videogioco artigianale realizzato con amore che ha tantissima voglia di portare sopra il palcoscenico fiabe e leggende del paese del Sol Levante. In occasione dei Play Days abbiamo provato Towa and the Guardians of the Sacred Tree, un roguelite d'azione tanto accogliente quanto ostico sul fronte delle meccaniche.

Towa

L'elemento narrativo ricopre un ruolo molto importante in questo progetto di Brownies Inc: tutto ha inizio proprio da Towa, una sacerdotessa e "bambina degli dei" che ha vissuto per anni proteggendo il villaggio Shinju, un pacifico insediamento costruito attorno alle radici di un albero vivente considerato sacro dalle strane creature che abitano i paraggi. Un giorno, tuttavia, la tranquillità viene spezzata dalla comparsa di Magatsu, una divinità maligna che rilascia un miasma maledetto nella regione portando all'emersione di creature demoniache note come Maga Oni, che in men che non si dica conquistano molte delle terre conosciute fino ad assediare i cancelli del villaggio Shinju.

Il villaggio Shinju al centro di Towa
Il villaggio Shinju al centro di Towa

Così, in un disperato tentativo di salvare la situazione, Towa recluta otto abitanti del villaggio - alcuni dei quali apparentemente da sbloccare con l'incedere dell'avventura - con il compito di affrontare la minaccia demoniaca, per certi versi strizzando l'occhio alla tradizione cinematografica del Giappone. Nel corso del viaggio ci sarà l'occasione di accedere a dialoghi e a storie pensate per arricchire la caratterizzazione del mondo e dei personaggi, in maniera simile a quanto accade nel già citato Hades, con l'obiettivo finale di abbattere Magatsu e riportare la tranquillità nella vita della gentile Towa e dei suoi protetti.

Tsurugi e Kagura

La più grande differenza rispetto ai tradizionali roguelite isometrici sta nel fatto che Towa dà la possibilità di scegliere tra otto personaggi differenti: ciascuno di essi è dotato di uno stile di combattimento unico e di meccaniche dedicate, ma mette sul piatto un'ulteriore differenziazione che diventa centrale in fase di gameplay. In questo titolo, infatti, durante la partita si controllano due personaggi contemporaneamente e ognuno di essi deve ricoprire uno di due ruoli: lo Tsurugi e il Kagura.

Gli otto guardiani possono ricoprire due ruoli ciascuno
Gli otto guardiani possono ricoprire due ruoli ciascuno

Il ruolo dello Tsurugi incarna la fantasia dello spadaccino, in buona sostanza è il personaggio principale che si controlla in battaglia e che - grazie alla coppia di lame equipaggiate - si trova a fronteggiare a muso duro gli avversari Maga Oni. Il Kagura, invece, impugna un bastone da mago e ricopre una funzione di supporto, utilizzando magie per danneggiare i nemici, aiutare il compagno o mantenere la situazione sotto controllo. Tsurugi e Kagura sono entrambi presenti simultaneamente sul campo di battaglia, possono danneggiare i demoni o incassare i loro colpi e richiedono una piena padronanza dei rispettivi kit di abilità per arrivare alla vittoria.

La cosa interessante è che ciascun guardiano può ricoprire indistintamente il ruolo di Tsurugi o di Kagura mettendo sul piatto una serie di capacità uniche, dunque, pur essendocene otto in totale, è come se in Towa fossero presenti sedici varianti dei personaggi caratterizzate da uno stile di combattimento del tutto personale. Le dinamiche di gameplay rimangono sempre le stesse, fra attacchi corpo a corpo, varianti caricate e ovviamente anche magie, ma ogni Guardiano mette in scena un archetipo specifico che si potrebbe tranquillamente accostare all'arsenale di armi infernali incontrato in Hades.

Tsurugi e Kagura in azione
Tsurugi e Kagura in azione

Per fare un esempio, il guerriero-pesce Nishiki, se utilizzato nel ruolo di Tsurugi, sfrutta uno stile di combattimento con la katana basato prevalentemente su attacchi in salto e fendenti con uno scatto integrato, mentre come Kagura ha la possibilità di scagliare fulmini dal cielo o di spruzzare acqua contro i Maga Oni. L'affascinante Origami, invece, impugna la spada da Tsurugi lanciando colpi circolari e aprendo a varianti caricate che coprono un'area molto estesa, mentre nelle vesti di Kagura si affida a incantesimi quasi esclusivamente orientati al danno che facilitano molto la vita al compagno.

Gameplay roguelite

Lo scheletro del gameplay ruota interamente attorno al binomio Tsurugi-Kagura, i mezzi con cui s'interagisce con il mondo sfruttando il sistema di combattimento d'azione nei confini di un'inquadratura isometrica. I punti fermi del genere, infatti, rimangono immutati: i protagonisti si affidano ad attacchi leggeri e pesanti, colpi caricati, schivate, fendenti dalla distanza e magie d'ogni genere, mentre le truppe dei Maga Oni sapranno metterli a dura prova con colpi rapidi e varianti telegrafate sul terreno.

Mid boss e boss sono molto ben realizzati
Mid boss e boss sono molto ben realizzati

Ci sono giusto un paio di dinamiche originali di cui tener conto, su tutte l'affilatura dell'arma: lo Tsurugi utilizza due diverse katane e deve alternarle costantemente per mantenere la lama in buone condizioni, facendo affidamento su una combo specifica che consente di estrarre rapidamente la variante riposta; allo stesso modo, il Kagura può sfruttare le sue tecniche magiche sulla base del riempimento di un'apposita barra. L'elemento più interessante sta nel fatto che ciascuno dei personaggi sul campo può contare su una barra della salute dedicata, dunque non bisogna preoccuparsi solamente del posizionamento dello Tsurugi, ma anche del Kagura, e la possibilità di controllarne i movimenti in maniera disgiunta apre a diverse soluzioni creative durante l'approccio alle battaglie.

Towa and the Guardians of the Sacred Tree annunciato con trailer e data di uscita: è un roguelike stile anime Towa and the Guardians of the Sacred Tree annunciato con trailer e data di uscita: è un roguelike stile anime

Ovviamente una struttura di questo genere si piega perfettamente all'approccio in compagnia, dunque sarà disponibile sia una modalità co-op locale in schermo condiviso sia una variante online. Per il resto, lasciando il villaggio Shinju tocca passare attraverso i biomi circostanti inondati dal miasma di Magatsu, ripulendo una serie di arene generate proceduralmente e invase da orde di Maga Oni prima di conquistarsi il diritto di affrontare gli avversari più pericolosi: avendo a disposizione solamente una quindicina di minuti siamo riusciti a esplorare solamente un paio di aree, ma anche in questo caso l'esperienza si può sintetizzare nel paragone con Hades, perché le similitudini sul fronte della struttura sono davvero tantissime.

Si vede che Towa è stato realizzato con amore dal team di Brownies
Si vede che Towa è stato realizzato con amore dal team di Brownies

Lo stesso discorso rimane valido per il sistema di potenziamento: al completamento di ogni stanza si ottiene una ricompensa che modifica il comportamento delle capacità di Tsurugi e Kagura, magari aggiungendo effetti elementali aggiuntivi, incrementando i danni di determinate varianti o premiando particolari stili di gioco, aprendo dunque a un classico sistema di creazione della build che, tuttavia, per il momento si è presentato abbastanza superficiale. Quando l'arena è totalmente ripulita al giocatore sono offerti diversi percorsi associati a una ricompensa esplicita, dunque prendendo dimestichezza con la struttura diventerà sempre più facile progettare la personalizzazione dei personaggi.

Prime impressioni

L'opera di Brownies Inc. è stata indubbiamente costruita con amore, tanto per quel che concerne le dinamiche di gameplay quanto soprattutto per l'ambientazione e la caratterizzazione dei personaggi: molte delle energie si sono indubbiamente focalizzate sul design dei Guardiani, che mirano a incarnare diverse fantasie, sono tutti quanti doppiati con cura e invitano a cercare il proprio preferito. Certo, non si tratta di un titolo volenteroso d'innovare il genere, anzi, ma ha dei ritmi molto piacevoli e potrebbe trovare il suo maggiore punto di forza nell'appeal della modalità cooperativa, che dal canto suo si presenta in maniera davvero originale grazie alla dicotomia fra Tsurugi e Kagura.

Si tratta di un roguelite d'azione con inquadratura isometrica super classico
Si tratta di un roguelite d'azione con inquadratura isometrica super classico

Per il resto è inevitabile sollevare il parallelismo con Hades, perché - nonostante la brevità della versione demo - le similitudini sono evidenti sin dai primi istanti in cui si prende controllo dei Guardiani, non fosse per la fitta atmosfera giapponese che avvolge l'interezza della produzione. A questo proposito, la colonna sonora è stata realizzata da Hitoshi Sakimoto, un ulteriore tassello nel mosaico dell'identità del progetto: è la prima volta che Bandai Namco sceglie di produrre un roguelite di questo genere e per l'occasione ha scelto di trasformarlo in un palcoscenico interamente ricamato attorno alla sua tradizionale ispirazione creativa.

Towa and the Guardians of the Sacred Tree è il primo roguelite prodotto da Bandai Namco e si presenta esattamente come si potrebbe immaginare da questa definizione: optando per l'inquadratura isometrica e la struttura d'azione riprende e reinterpreta molte delle dinamiche tipiche di produzioni come Hades, ma avvolge l'intera esperienza in un'atmosfera che sprizza Giappone da tutti i pori. Lo stile artistico, la narrazione, il design dei protagonisti e le musiche di Sakimoto trasmettono pienamente le intenzioni del publisher, mentre sul piano del gameplay l'unica grande novità è rappresentata dalla presenza di Tsurugi e Kagura, binomio di personaggi che bisogna manovrare contemporaneamente sul campo di battaglia. Al momento è molto preso per emettere qualsiasi genere di giudizio: ci siamo trovati di fronte a una sessione di gameplay divertente e curata che speriamo in futuro sappia rivelare delle sorprese.

CERTEZZE

  • Meccaniche di Tsurugi e Kagura molto interessanti
  • La modalità cooperativa promette bene
  • L'intero design è in pieno stile giapponese

DUBBI

  • Abbiamo solo grattato la superficie dell'esperienza