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Valorant è disponibile su console: Riot Games ci spiega come è nato

Dopo un lavoro di traduzione degli input durato anni, Valorant è ora disponibile su console e noi abbiamo intervistato il suo game director per andare dietro le quinte

SPECIALE di Riccardo Lichene   —   02/08/2024
Il nuovo logo e la nuova illustrazione di VALORANT per il suo debutto su console
Valorant
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"Noi crediamo che i giocatori siano competitivi indipendentemente dalla piattaforma, sia essa PC o console, e il nostro gioco è pensato per loro", così Arnar Gylfason, director of game production di Valorant ha spiegato la scelta di Riot Games di portare il suo sparatutto tattico su console. "Dal suo lancio nel 2020", continua Gylfason, "Valorant ha aperto a molti la porta degli sparatutto tattici competitivi. Ora puntiamo a raggiungere lo stesso obiettivo su console, una piattaforma dove sappiamo esserci un pubblico di interessati e una storia di competizione agguerritissime".

Dopo un periodo di beta di qualche settimana, esattamente come per il lancio originale arrivato a sorpresa per il pubblico mondiale, ora Valorant è disponibile su Playstation 5 e Xbox Series X|S in (quasi) tutto il mondo. Il viaggio per tenere viva l'identità del gioco tanto con la precisione millimetrica di mouse e tastiera quanto con gli stick di un controller è stato lungo e tortuoso e ha richiesto l'introduzione di una modalità di mira completamente nuova.

La Modalità Concentrazione

La difficoltà maggiore riscontrata dagli sviluppatori nel portare Valorant su console è stata "la mira, senza alcun dubbio la mira" ha detto Gylfason. "Il problema è che nel gioco bisogna fare principalmente due cose, scansionare un ambiente molto in fretta, cosa che il mouse fa molto bene, e poi, centrare un pixel dove si trova la testa del nemico, un'azione da fare con molta precisione".

La Modalità Concentrazione è un'innovazione indispensabile per Valorant perché permette di avere due sensibilità diverse su un controller
La Modalità Concentrazione è un'innovazione indispensabile per Valorant perché permette di avere due sensibilità diverse su un controller

Le velocità a cui bisogna portare a termine queste due operazioni sono molto diverse e su PC sono dettate dal movimento del braccio di chi gioca. Gli stick di un controller, invece, si muovono a una velocità fissa, spesso molto lenta: per questo è stata introdotta la modalità Concentrazione (Focus Mode). Premendo il grilletto sinistro, infatti, la mira passa a uno stato intermedio tra il fuoco d'anca (hip fire) e il mirino metallico.

L'intuizione di Riot Games è stata di assegnare due sensibilità diverse al fuoco d'anca e alla Modalità Concentrazione, la prima piuttosto alta per scannerizzare gli ambienti, e la seconda medio-bassa per andare a centrare il pixel dove si trova la testa del nemico. Come abbiamo scritto nella nostra prova, questa soluzione non solo funziona, ma lo fa davvero bene e riesce a restituire il passo di gioco dell'esperienza PC controller alla mano.

La modalità concentrazione azzera anche il rumore dei passi quindi è ottima per tentare l'ingresso di soppiatto in un sito
La modalità concentrazione azzera anche il rumore dei passi quindi è ottima per tentare l'ingresso di soppiatto in un sito

"La Modalità Concentrazione" continua Gylfason "è stata la nostra preoccupazione principale ma è stato fatto molto altro lavoro di traduzione: abbiamo dovuto mappare ogni eroe sui controller, scegliere con che logica assegnare le abilità ai diversi pulsanti e gestire tutte quelle piccole interazioni tra equipaggiamento e agenti che fanno parte del cuore di Valorant".

La mira assistita c’è

L'eterno dibattito che ruota attorno alla mira assistita quando si usa un controller in uno sparatutto competitivo non è rimasto fuori degli uffici degli sviluppatori di Valorant per console. Il risultato di tante discussioni e di "centinaia di migliaia di ore di test con i pro player non solo di Valorant, ma anche di altri titoli competitivi su console", ci ha detto Gylfason, è stato di inserire nel gioco una forma di mira assistita "estremamente leggera e pensata solo ed esclusivamente per compensare la differenza nell'accuratezza degli input".

Il sistema di comandi per la versione console di Valorant
Il sistema di comandi per la versione console di Valorant

Il game director ci ha detto che, come è facilmente immaginabile, inserire questo elemento è stata una decisione complessa e che, inizialmente, non era nemmeno sul tavolo vista la controversia che il discorso si porta dietro. Dopo aver consultato i professionisti, però, è emerso che c'era ancora una differenza di accuratezza nell'input percepibile che ne ha reso necessario l'inserimento.

"I giocatori più attenti se ne accorgeranno, lo posso immaginare", continua Gylfason, "ma questa funzione non sarà il centro dell'esperienza". La decisione di affidarsi a dei giocatori professionisti ha dato i suoi frutti visto quanto è bello da giocare Valorant su console. La forma scelta dagli sviluppatori per questo aiuto è quella del cosiddetto attrito: quando il mirino incrocia la hitbox di un personaggio avversario, infatti, questo si muove più lentamente, come se il corpo del nemico facesse resistenza, per dare a chi gioca qualche frame in più per interrompere il movimento e premere il grilletto.

Anche in modalità Concentrazione è presente un aiuto alla mira nella forma dell'attrito
Anche in modalità Concentrazione è presente un aiuto alla mira nella forma dell'attrito

"Loro (i pro player ndr) ci hanno detto cosa funzionava e cosa no, ci hanno aiutato a capire se il gioco prendeva troppo il controllo per compensare la velocità dei controlli. Il giocatore per noi è al centro di tutto, insieme alle sue abilità e alle sue difficoltà. Quando abbiamo capito appieno il problema che risolveva e come lo faceva, allora inserire un minimo di mira assistita è diventato una scelta naturale". Aiuterà non poco a sedare ogni potenziale dibattito anche il fatto che il cross play tra PC e console non è abilitato quindi i due pubblici giocheranno sempre ad armi pari.

Un account, due bilanciamenti

Valorant su console avrà un bilanciamento leggermente diverso rispetto alla versione PC, questo, però, avrà un impatto minimo e servirà a compensare ancora una volta la differenza di input. Gylfason ha fatto questo esempio: "Alcune abilità a cui è possibile sparare come gli occhi di Reina o le creature di Gekko avranno una salute ridotta su console rispetto al PC. Questo perché a livello di gameplay, in un momento concitato, scegliere se sparare a un'abilità o all'agente che l'ha lanciata è più complesso con gli stick vista la differenza di velocità, anche con la Modalità Concentrazione e gli aiuti alla mira".

Su console, se avete già un account con cui giocate a Valorant su PC, ritroverete tutti i vostri agenti sbloccati e i cosmetici ottenuti
Su console, se avete già un account con cui giocate a Valorant su PC, ritroverete tutti i vostri agenti sbloccati e i cosmetici ottenuti

La filosofia dietro al bilanciamento separato è quella di dare priorità alla "scelta" del giocare: chi ha in mano il controller deve vedere le sue decisioni avere lo stesso impatto che hanno su PC. "Non abbiamo mai voluto creare due giochi diversi, per questo la nostra filosofia di bilanciamento per le console sarà sempre quella di avere la stessa qualità di gioco su entrambe le piattaforme. Guardare qualcuno giocare sui due hardware deve dare l'idea di stare vedendo lo stesso identico gioco, così sentiremo di aver fatto un buon lavoro".

Essendo l'account Riot lo stesso su tutte le piattaforme, poi, chi ha già provato il gioco su PC e ha sbloccato o acquistato cosmetici o agenti, se li ritroverà immediatamente su console dove, proprio in virtù dell'account condiviso, i prezzi dello shop saranno gli stessi che su PC. "Avere prezzi diversi o sistemi di ricompensa diversi non avrebbe avuto senso" ha specificato Gylfason "non c'è un luogo dove è meglio giocare, la scelta della piattaforma è solo una questione di comodità".

L'ultima questione in sospeso su questa conversione, che ora è disponibile per tutti, riguarda l'ecosistema competitivo. Valorant ha, da diversi anni, un circuito (il VCT) che, nonostante qualche problema, continua ad avere un buon seguito. Con l'arrivo della versione console in molti si sono chiesti se arriverà un ecosistema separato per competere al top o se a chi gioca controller alla mano è preclusa la possibilità di arrivare ai massimi livelli.

Quando lo abbiamo chiesto a Gylfason lui ci ha risposto così: "Dobbiamo imparare insieme ai giocatori cosa vogliono e di cosa hanno bisogno. Valorant su console è una novità assoluta per Riot: questo è il primo live service per console dell'azienda. Dobbiamo ancora capire dove gli utenti vogliono che il gioco si diriga. Non posso fare promesse, ma non togliamo niente dal tavolo a priori".