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Animal Crossing: New Horizons bloccato in Cina, ma Joshua Wong ci gioca sfidando il governo

L'attivista Joshua Wong non si arrende al ban di Animal Crossing: New Horizons in Cina: continua a giocare, posta le foto sui social, e fa discutere tutti.

NOTIZIA di Simone Pettine   —   15/04/2020

La situazione di Animal Crossing: New Horizons in Cina è attualmente molto, molto complicata. Il titolo ora disponibile in esclusiva su Nintendo Switch praticamente in tutto il mondo è stato bloccato dal governo, perché i giocatori avevano cominciato ad utilizzare gli strumenti di gioco per realizzare delle proteste virtuali contro lo stesso. Ma qualcuno non si arrende, e questo qualcuno è Joshua Wong.

Il ragazzo in questione, attivista e videogiocatore, è stato uno dei primi ad utilizzare Animal Crossing: New Horizons per protestare contro il governo; qui non scenderemo nei particolari e non vi ricorderemo perché in Cina si continui a protestare giorno dopo giorno a favore della libertà di stampa e del rispetto dei diritti umani, non ne avremmo lo spazio o la possibilità. Ma che Animal Crossing: New Horizons fosse a rischio nel paese era già noto da alcune settimane.

Le minacce sono arrivate quasi subito: prima verso Demosisto, un'organizzazione pro-democrazia che sostiene l'autodeterminazione per Hong Kong; e poi nei confronti di Wong stesso, accusato persino da altri videogiocatori di essere il responsabile del ban del titolo di Nintendo in Cina. In tutta risposta, Wong ha deciso di continuare imperterrito a sfidare il governo e la sua "decisione assurda", postando nuove foto in cui gioca tranquillamente ad Animal Crossing: New Horizons (importato dall'estero, naturalmente).

Questi eventi, nati come provocazione da parte di alcuni giocatori cinesi, potrebbero avere dei risvolti anche sul piano internazionale, o quantomeno favorire una sorta di sensibilizzazione. Per esempio è già cominciata una battaglia a colpi di meme tra gli internauti della Cina e quelli della Thailandia.