Apple Arcade ha finalmente un prezzo ufficiale, che è di certo quello giusto: 4,99 euro al mese, più o meno quanto cinque mobile game a basso costo, ma con una differenza sostanziale: avremo a disposizione un catalogo composto da oltre cento titoli e saranno tutte esperienze premium, senza acquisti in-app.
Disponibile a partire dal 19 settembre, Apple Arcade sembra insomma porsi come una vera e propria killer application: un servizio in abbonamento dal prezzo accessibile, che peraltro è possibile condividere fra sei utenti e che permette di giocare anche offline.
Oltre a questi vantaggi, che già di per sé rappresenterebbero un ottimo motivo per aderire all'offerta, ce ne sono anche altri, ad esempio una funzionalità cross-play completa che consente di iniziare una partita su iPhone e proseguirla senza intoppi su iPad, Apple TV o Mac.
Se consideriamo alcune recenti novità, come il supporto per i controller per PS4 e Xbox One via Bluetooth introdotto in iOS 13 e iPadOS, appare chiaro come Apple stia cercando di rilanciare in maniera importante il mobile gaming sulle proprie piattaforme.
Ieri, durante l'evento Apple, abbiamo visto Konami, Capcom e Annapurna Interactive presentare tre giochi che troveremo appunto su Apple Arcade, due dei quali in esclusiva: una rivisitazione del classico Frogger, un gioco di esplorazione sottomarina chiamato Shinsekai: Into the Depths e il mix di rhythm ed endless run Sayonara Wild Hearts.
A questi tre titoli se ne aggiungeranno tanti altri, ad esempio ChuChu Rocket! Universe, Exit the Gungeon, Rayman Mini, Shantae and the Seven Sirens, tutti caratterizzati dalla medesima impostazione premium e in molti casi realizzati appositamente per la piattaforma digitale della casa di Cupertino.
Apple Arcade promette insomma di dare uno scossone all'intero panorama del mobile gaming, e sarà interessante capire cosa succederà alle produzioni che sceglieranno di non aderire al progetto. Una volta provate le esperienze prive delle limitazioni del formato freemium, infatti, sarà dura tornare indietro.
Allo stesso tempo, tuttavia, le poche produzioni a prezzo pieno potrebbero avere ancora più difficoltà a ritagliarsi un proprio pubblico, dovendo non solo contrastare lo strapotere delle applicazioni free-to-play ma anche quello del catalogo di Apple Arcade.
Come pensate che andranno le cose? Avete intenzione di abbonarvi ad Apple Arcade? Parliamone.
