Lo sviluppatore del popolarissimo deck builder Balatro, LocalThunk, non ama il gioco d'azzardo. Anzi, lo detesta proprio. Non sappiamo se il suo odio nasca dal fatto che Balatro fu rimosso da alcuni negozi digitali a causa di un fraintendimento delle sue meccaniche, ma è evidente che non voglia vederci accostata la sua opera in alcun modo. Per evitare ogni possibile intreccio futuro, è arrivato a far scrivere sul suo testamento che la proprietà intellettuale del gioco non venga mai venduta o concessa in licenza a nessuna società di gioco d'azzardo o casinò, nemmeno dopo la sua scomparsa. Se questa non è lungimiranza.
L'odio per il gioco d'azzardo
LocalThunk ha svelato questo dettaglio in risposta a un utente complottista di X, che aveva parlato di Balatro come di un gioco pensato per attirare le menti più deboli, in particolare quelle dei più giovani, verso il gioco d'azzardo. La sua era solo un'ipotesi velenosa, evidentemente, ma lo sviluppatore ha voluto rispondergli per evitare i nuovi fraintendimenti che una simile teoria potrebbe generare. Su internet si sa che le affermazioni più stupide e strampalate diventano facilmente oggetto di dibattito, con molti che arrivano addirittura a prenderle sul serio.
"Da un punto di vista esterno, potrebbe non avere molto senso" ha scritto LocalThunk su X, per poi continuare: "ma odio così tanto l'idea che Balatro diventi un vero gioco d'azzardo che quando di recente ho redatto il mio testamento, ho stabilito che la proprietà intellettuale di Balatro non possa mai essere venduta o concessa in licenza a nessuna società di gioco d'azzardo o casinò."
Insomma, non c'è il rischio che Balatro si sporchi con il gioco d'azzardo, almeno non finché sarà LocalThunk a decidere.
