In un'interessante intervista di IGN a Todd Howard, creative director di Bethesda, sono emerse alcune caratteristiche su cui il team, ora all'interno di Xbox Game Studios, sta attualmente puntando in maniera particolare, ovvero l'intelligenza artificiale e la creazione di NPC complessi, caratteristiche che potremmo vedere forse in Starfield e The Elder Scrolls 6, anche se ovviamente Howard non ha fatto nomi precisi.
La questione è partita già con The Elder Scrolls 5: Skyrim, ma Howard ha riferito che lo sviluppo del gioco, in quel caso, non è potuto andare troppo in profondità su questi aspetti anche a causa delle limitazioni tecniche delle piattaforme di lancio.
Tuttavia, la ricerca sull'IA e sugli NPC è proseguita negli anni, all'interno di Bethesda.
Da una parte si tratta di incrementare le possibilità di interazione all'interno del mondo di gioco, e dall'altra la questione da affrontare riguarda inevitabilmente l'intelligenza artificiale e il modo in cui i personaggi non giocante reagiscono e interagiscono con il giocatore.
"Quando penso a quello che vogliamo dai giochi del futuro parliamo soprattutto di sistemi e della profondità che possiamo raggiungere", ha affermato Howard, "L'altra parte importante è il modo in cui intelligenza artificiale e NPC possono veramente reagire nei confronti del giocatore. Abbiamo fatto una lunga strada su questi aspetti, penso, e credo che siano i due elementi principali".
Howard non ha menzionato giochi in maniera precisa, ma viene ovviamente da pensare che alcuni effetti di questa ricerca continua possano vedersi in Starfield e in The Elder Scrolls 6. Dalla medesima intervista è emerso anche che Bethesda ha già delle idee su Fallout 5 e che i giochi single player fanno parte di Bethesda e del suo DNA.