Non si è fatta attendere troppo a lungo la video analisi di Clair Obscur: Expedition 33 di Digital Foundry, che ha messo sotto la lente d'ingrandimento l'acclamato GDR di Sandfall Interactive prendendo con riferimento le versioni console PS5, Xbox Series X|S e PS5 Pro.
In generale il verdetto sul comparto tecnico è generalmente positivo e Digital Foundry ha lodato il lavoro fatto dal team francese nell'utilizzare l'Unreal Engine 5 e il suo trittico di tecnologie proprietarie Lumen (illuminazione globale), Nanite (gestione delle mesh) e le Virtual Shadow Maps (ombre realistiche).
Risoluzione e framerate su console
Non tutto è perfetto, ad esempio sono stati notati degli artefatti di compressione e problemi di sincronizzazione del labiale nelle cutscene, che tra l'altro girano a un massimo di 30 fps a prescindere dalla piattaforma, nonché un aliasing evidente in alcune circostanze dovuto all'upscaling tramite TSR.
Per quanto riguarda le modalità grafiche, troviamo i due classici preset Quality a 30 fps e Performance a 60 fps. Su PS5 Pro la risoluzione nativa è dinamica, con valori medi di circa 1440p in modalità qualità e 1080p in modalità performance. Oltre a framerate e risoluzione, l'altra differenza tra le due modalità e un'illuminazione indiretta meno accurata nella modalità Performance.
PS5 e Xbox Series X sono fondamentalmente alla pari. Nel loro caso la risoluzione nativa in modalità Performance scende intorno agli 864p e in modalità Qualità a 1224p. Su Xbox Series S sono stati necessari per forza di cose dei compromessi. Troviamo un unico preset con risoluzione nativa che sia assesta mediamente sui 900p, framerate bloccato a 30 fps e Lumen sostituito con SSR per i riflessi e un'illuminazione globale semplificata.