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Cyberpunk 2077: la class action contro CD Projekt RED per il lancio del gioco è conclusa

CD Projekt RED ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la chiusura della class action intentata dopo il lancio di Cyberpunk 2077.

Cyberpunk 2077: la class action contro CD Projekt RED per il lancio del gioco è conclusa
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   30/11/2023

La redenzione di Cyberpunk 2077 è in qualche modo certificata anche in termini legali dalla chiusura della class action che era stata intentata contro CD Projekt RED all'epoca del lancio, da parte di investitori e utenti, per come gli sviluppatori avevano presentato il gioco in maniera fuorviante rispetto alla qualità effettiva del titolo all'uscita, anche se questa è stata raggiunta comunque attraverso un compenso.

All'epoca eravamo nel pieno del famoso fiasco di Cyberpunk 2077: nonostante il gioco sia stato valutato positivamente, in linea generale, dalla stampa, al lancio emersero una serie di problemi decisamente rilevanti. Tra livello qualitativo estremamente basso delle versioni per la generazione precedente e grandi mancanze nel gioco rispetto alle caratteristiche annunciate, l'arrivo di CD Projekt RED sul mercato fu disastroso.

I tanti problemi portarono il team a consentire rimborsi totali agli utenti che ne facevano richiesta, cosa che portò anche alla rimozione del gioco dal PlayStation Store e a un momento di profonda crisi per CD Projekt RED, che si è riflesso anche nello stato finanziario della compagnia.

Chiusa la class action con il pagamento di 1,85 milioni di dollari

Cyberpunk 2077, una visuale di Night City
Cyberpunk 2077, una visuale di Night City

Tutto questo adesso sembra decisamente superato, visto il successo ottenuto con i vari aggiornamenti e miglioramenti e la quantità di copie vendute per l'espansione Phantom Liberty. Tra i segni di questo ritorno di forma c'è anche la chiusura della class action che era stata avviata contro il team.

Non si tratta peraltro di un superamento senza spese da parte di CD Projekt RED: la causa era andata avanti e il team ha comunque dovuto pagare ben 1,85 milioni di dollari per poter raggiungere un accordo, ma attraverso tale patteggiamento la causa è stata chiusa di recente, come annunciato questa settimana dalla compagnia.