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Cyberpunk 2077 è mozzafiato, ma per mille ragioni diverse e non tutte positive

Come promesso da Keanu Reeves sul palco dell'E3 2018 Cyberpunk 2077 è davvero un gioco mozzafiato, ma per sua e nostra sfortuna non sempre lo fa in modo positivo.

NOTIZIA di Luca Forte   —   14/12/2020

Cyberpunk 2077 è sicuramente un gioco polarizzante, nato per colpire e stupire. Il più grande progetto di uno studio estremamente ambizioso. Un gioco che ha portato Keanu Reeves sul palco dell'E3 2018 a presentare il sue personaggio, Johnny Silverhand. Un episodio che è rimasto nell'immaginario collettivo con il suo "You are breathtaking", Tu sei mozzafiato, che è rimasto un po' appiccicato al gioco. E in effetti ora che lo abbiamo tra le mani Cyberpunk 2077 mozzafiato lo è. È un gioco che colpisce coi suoi estremi, e toglie il fiato per la sua cura in certi elementi, ma lo fa anche per tanti motivi sbagliati.

Il tutto è, chiaramente, figlio di un trattamento privilegiato di cui ha goduto CD Projekt RED finora. Era lo studio venuto su dal nulla, in grado di rendere un romanzo fantasy polacco, sconosciuto al di fuori dell'ex cortina di ferro, un bestseller mondiale e una Serie TV multimilionaria. E questo risultato lo ha ottenuto riprogettando da zero il primo The Witcher, distribuendo l'Enhanced Edition gratuitamente a tutti coloro che possedevano il gioco. Ma lo stesso è successo anche con The Witcher 2 in versione PC. Inoltre possiedono GoG, il negozio digitale che da una parte consente di recuperare i grandi classici dei videogiochi per pochi spiccioli, dall'altra li propone senza DRM, ovvero senza quei sistemi di protezione malvisti da molti utenti PC.

Era normale averli in simpatia e aspettare con ansia il loro ultimo progetto. Erano i Golden Boys dei videogiochi, lo studio che per qualche settimana è valso persino di più di un colosso come Ubisoft.

L'idillio aveva cominciato ad incrinarsi durante lo sviluppo di Cyberpunk 2077. Le voci di una gestione del lavoro e del crunch poco coerente con quello che era stato promesso pochi mesi prima, la gestione superficiale di alcuni account social, i tanti rinvii, il minimizzare gli sforzi chiesti ai dipendenti. Ecco, diciamo che gli ultimi mesi di CD Projekt RED non verranno studiati nei manuali della comunicazione di impresa, se non come esempio negativo.

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Era quindi piuttosto scontato che migliaia di persone sarebbero state lì pronte col coltello tra i denti ad aspettare il minimo passo falso. Figuriamoci se i passi falsi hanno del clamoroso. Si va dalla versione per PS4 e Xbox One standard che viene definita oscena da parte di qualche utente a bug che vanno dallo spassoso al grottesco.

Parliamo di peni che bucano i pantaloni e chiappe esposte, manco fossimo in un film di Boldi e De Sica. Elementi che tolgono il fiato per i motivi sbagliati e che rischiano di oscurare quanto di buono c'è nel gioco.

Pierpaolo Greco non è però impazzito nella recensione di Cyberpunk 2077: Night City è affascinante, tentacolare e bellissima. Mozzafiato per tutti i motivi giusti. Ma per ora lo è solo su PC e un po' sorprendentemente su Stadia.

Perché è vero che certe cose lasciano basiti (F5), è anche vero che centinaia di migliaia di persone, in questo momento, sono troppo impegnate a giocare all'opera di CD Projekt RED per commentare sui forum o sui social. Perché Cyberpunk 2077 sarà meno "gioco del popolo" di prima, la fiducia in CDPR è venuta meno per colpa di una comunicazione poco limpida, che ha portato alle scuse pubbliche, ma Night City resta sempre breathtaking. E lo sarà probabilmente di più nelle prossime settimane con l'arrivo delle prossime patch.

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